(f.f.) la Fumana procumbens è un piccolo arbusto che vegeta nelle zone più basse delle montagne apuane. Non è pianta protetta e diventa molto interessante durante la fioritura.
IL GENERE FUMANA
Famiglia Cistacae
Fumana (Dunal[1] Spach[2] fu classificato da Édouard Spach nel 1836.
Il nome generico Fumana deriva dalla voce dotta latina fūmāna che a sua volta deriva da fūmus (= fumo)
poiché la sua linfa fa lacrimare gli occhi come il fumo e perchè il sapore è simile a quello della fuliggine e del fumo. Etimo simile ha anche il genere Fumaria della famiglia delle Papaveraceae.
È un genere di piante che, per lo più, crescono come arbusti in luoghi aridi e su terreni calcarei. Esso comprende una quindicina di specie distinte con circa 60 tra sottospecie, varietà e cultivar.
Esse hanno foglie strette, da ovate-lanceolate a lineari, di solito alterne e di rado opposte. I fiori hanno petali gialli e il frutto è una capsula.
FUMANA PROCUMBENS
Fumana procumbens (Dunal) Gren.[3] et Grodon[4]
Classificata da Jean Charles Grenier e da Dominique Alexandre Grodon nel 1847.
Conosciuta anche come: Helianthemum fumana Mill.; Fumana vulgaris Spach.
Conosciuta volgarmente come: erba fumana, fumana comune, fumana sdraiata.
Il nome specifico procumbens deriva dal verbo latino prōcumbĕre (= prostrarsi, distendersi) in riferimento al portamento della pianta.
La Fumana procumbens ama i luoghi aridi delle regioni mediterranee, quelli sub-montani e di rado quelli montani.
Gli si riconoscono proprietà astringenti e vulnerarie.
Così riporta il botanico apuano Pietro Pellegrini[5]:
156. – Helianthemum fumana – (L.) Mill.
= Cistus fumana – L.
= Fumana vulgaris – Spach.
= Helianthemum procumbens – Dun.
= Fumana procumbens – Gren. et Godr.
(luoghi in cui è stata osservata:) Alle Sorgenti del Frigido, alle cave di Miseglia presso Carrara e nel litorale di Massa a S. Giuseppe (Bert.). Oltre che in tutti i luoghi arenosi marittimi trovasi a Massa in località sopra la Rocca, nelle colline di Candia, al colle Pianamaggio, nei colli calcarei tra Mirteto e la foce di Carrara, al M. Brugiana e alle cave di Renara, a quelle del Fondo, della Rocchetta e degli Alberghi. In comune di Carrara alle cave del Canal Bianco e ai Fantiscritti, tra Gragnana e Castelpoggio, a Fontia, al Castello di Moneta, a Fossone alto. Frequente altresì nei monti di Fosdinovo, a Fivizzano, nei colli di Bibola, di Vecchietto, al Castello di Aulla e a Podenzana. A Montignoso al Castello.
Fiorisce quasi tutto l’anno. Pianta legnosa.
LA PIANTA
Classificazione: Superdivisione: Spermatophyta; Divisione: Magnoliophyta (Angiospermae); Classe: Magnoliopsida; Sottoclasse: Dillenidae; Ordine: Violales; Famiglia: Cistaceae; Genere: Fumana; Specie: Fumana procumbens
Forma biologica: Camefita suffruticosa (simbolo: Ch suffr). Camefita (simbolo Ch): piante perenni e legnose alla base, con gemme svernanti poste ad un'altezza dal suolo tra i 2 ed i 30 cm. Suffruticosa (simbolo: suffr): le parti erbacee seccano ogni anno e rimane in vita la parte legnosa.
Descrizione: è una pianta alta da 5 a 20 cm con rizoma legnoso ramificato. Forma bassi cespugli, il fusto è legnoso e peloso con rami erbacei ascendenti. Le foglie sono alterne, lineari e lunghe fino a 12 mm con peli marginali. I fiori sono solitari, ricurvi e nascono all’ascella delle foglie, sono gialli con 5 petali e presentano numerosi stami. Il frutto è una capsula a tre valve.
Antesi: maggio – giugno.
Tipo corologico: è specie euro-mediterranea. In Italia è presente in tutte le regioni.
Habitat: praterie aride, macchie, spiagge su terreno calcareo dal livello del mare fino a 800 metri.
Conservazione: la specie non è compresa nella LRT (Lista Rossa Toscana) delle specie vegetali protette dove è presente la congenere Fumaria scoparia Pomel.
Altre foto relative a questa specie, presenti su questo sito possono essere consultate qui
Attenzione: le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimentari eventualmente indicati sono a puro scopo informativo. Decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro uso a scopo alimentare, curativo e/o estetico.
1 Michel Félix Dunal (1789-1856) fu medico, botanico e micologo francese. Insegnò all’Università di Montpellier, sua città natale, e studiò in particolare il genere Solanum della famiglia delle Solanaceae.
2 Édouard Spach (1801-1879) fu botanico francese che lavorò essenzialmente a Parigi al Muséum national d’histoire naturelle dove si dedicò alla classificazione del materiale dell’erbario del Museo.
3 Jean Charles Grenier (1808.1875) fu botanico francese. Svolse la sua attività all’università di Besançon. Classificò moltissime piante, in particolare insieme al collega Grodon.
4 Dominique Alexandre Grodon (1807-1880) fu medico e botanico francese. Lavorò in particolare all’Università di Nancy dove riorganizzò il locale Orto Botanico. Insieme a Grenier pubblicò Flore de France e classificò molte nuove specie vegetali.
5 Pietro Pellegrini “Flora della Provincia di Apuania ossia Rassegna delle piante fanerogame indigene, inselvatichite, avventizie esotiche e di quelle largamente coltivate nel territorio di Apuania e delle crittogame vascolari e cellulari, con la indicazione dei luoghi di raccolta”, Stab. Tip. Ditta E. Medici, Massa, 1942. Il testo è stato ristampato in copia anastatica nel maggio 2009 dalla Società Editrice Apuana di Carrara per conto della Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara. Pag. 44.