(f.f.) questo sentiero si sviluppa nelle Apuane garfagnine, nei pressi del Monte Penna. Passa per i borghi di Cardoso e di Vallico Sopra e termina all'alpeggio di San Luigi. È possibile, con breve deviazione, visitare la Grotta di Casteltendine. Non presenta difficoltà.
SENTIERO 111
Il sentiero è di competenza del Cai sezione Barga.
Tragitto
Cardoso (385 m) – La Piazzola (726 m) [bivio sentiero 136] - Tana di Casteltendine - La Scaletta (702 m) - Vallico Sopra (654 m) - San Luigi (870 m) [innesto sentiero 136]
Il tratto iniziale fino alla Piazzola è comune con il sentiero 136.
Informazioni sulla zona di partenza
Indicazioni stradali per Cardoso
Da Lucca si segue la SS 12 direzione Ponte a Moriano, si passa presso Borgo a Mozzano (22 km), poi si prosegue con la SP 20 in direzione Gallicano. A 31,9 km si curva a sinistra per Cardoso che si raggiunge a 35,8 km. Da Castelnuovo Garfagnana si segue la SR445 fino a Campia (7,2 km), poi la SP20 per Gallicano e Bolognana, dopo le quali c'è il bivio a destra per Cardoso (15,4 km). Dalla costa è preferibile raggiungere Lucca in autostrada e seguire il percorso descritto.
Indicazioni stradali per San Luigi
Da Lucca si segue la SS 12 direzione Ponte a Moriano, si passa presso Borgo a Mozzano (22 km), poi si prosegue con la SP 20 in direzione Gallicano. La si lascia a 31 km per andare a Fabbriche di Vallico (SP37) 37,6 km. Si prosegue poi per Vallico Sotto (40 km) e Vallico Sopra (42,6 km). La strada termina a San Luigi (45,5 km). La strada per Fabbriche costeggia
il lago artificiale simile a un fiordo e supera tre brevi gallerie molto strette dove passa un'auto alla volta. Da Castelnuovo Garfagnana si segue la SR445 fino a Campia (7,2 km),
poi la SP20 per Gallicano e Bolognana, dopo le quali c'è il bivio a destra (16,4 km) per Fabbriche di Vallico e San Luigi (34,1 km).
Dalla costa è preferibile raggiungere Lucca in autostrada e seguire il percorso descritto.
Descrizione del percorso
Difficoltà: E (sentiero facile). Si supera un dislivello di 500 m, quindi serve allenamento, ma non ci sono difficoltà.
Stato del sentiero: il sentiero è ben segnato e ci sono le necessarie indicazioni ai bivi.
Tempi: salita 02h 30'; discesa 02h (tempi che possono
essere ridotti per giovani escursionisti allenati che fanno poche soste).
Il percorso
Sintesi: Superato il borgo di Cardoso il sentiero entra nel bosco. Incontra un castagno centenario e poi costeggia il versante sud-est del Monte Penna. Incontra la strada asfaltata che segue fino a Vallico Sopra da cui, come mulattiera, sale all'alpeggio di San Luigi.
Il sentiero inizia dal borgo di Cardoso nel Comune di Gallicano. Alla fine della strada c'è un ampio parcheggio panoramico sull'Appennino (in particolare sulla Cima dell'Uomo, il Monte Giovo, il Rondinaio e l'Alpe delle Tre Potenze) e sul Monte Penna, estrema propaggine orientale delle Apuane, con le sue pareti degradanti.
Dal parcheggio ci portiamo alla vicina piazzetta con bar dove, sulla destra, iniziano, e sono ben segnalati, i sentieri 136 e 111 (presente indicazione per la Chiesa di San
Genesio). Il sentiero 136 è diretto a San Luigi, Foce Palodina e termina a Foce Pompanella. Il 111 invece è diretto a San Luigi, passando dalla Scaletta e da Vallico Sopra. Il
tratto iniziale fino alla Piazzola, è comune ai due sentieri.
Saliamo per la strada Dante Alighieri, ampia e lastricata, superiamo una fontana sulla sinistra, e, a 2', siamo presso un palazzotto denominato Rifugio La Dante (16 posti
letto).
Continuiamo per la strada, con i segni sempre evidenti, come sarà del resto per tutto il percorso. Più avanti scorgiamo in alto sulla
sinistra la Chiesa di San Genesio e poi passiamo presso l'Oratorio di San Giuliano situato in una piazzetta sulla sinistra.
Saliamo e voltiamo a destra e poco dopo a sinistra uscendo dal borgo a 8'. Superiamo alcune case isolate e saliamo nel bosco tra radi alberi.
A 11' siamo a un incrocio con una sterrata e il sentiero prosegue, ben segnalato, di fronte a noi. Più avanti diventa una larga mulattiera, mentre il bosco si fa più denso. A destra
qualche buon panorama sul borgo di Cardoso e sull'Appennino.
A 19' sulla sinistra c'è un appostamento fisso per la caccia. Proseguiamo la salita e, a 33', un cartello indica una sorgente a 20 metri. Il sentiero prosegue salendo a sinistra.
Dopo 5' c'è un altro appostamento per la caccia. Tra le fronde scorgiamo le ripide pareti del Penna.
A 59' arriviamo presso il castagno del Diavolo, questo è il tronco di un castagno centenario (il cartello dice 400 anni) che è ancora vivo per la presenza di polloni laterali. Dopo
il castagno prendiamo a salire ripidamente e a 01h 12' siamo al bivio tra i sentieri 111 e 136 (il cartelli dice La Piazzola, 720 m). Il sentiero 136 sale verso destra diretto a San
Luigi (a circa 20' c'è un balcone panoramico dove c'è una croce metallica che dà il nome alla zona).
Proseguiamo verso sinistra in lieve discesa seguendo il versante sud-est del Monte Penna e costeggiando le pareti degradanti dello stesso. Dopo 5' un cartello segnala la Tana cioè
la Grotta di Castelvenere o Casteltendine da cui fuoriesce un ruscello la cui portata dipende dall'andamento delle piogge. Per accedere alla grotta bisogna salire per la ripida
traccia verso destra. Proseguendo si sale e, a tratti, sulla sinistra scorgiamo Cardoso.
Proseguiamo poi con saliscendi con prevalente discesa con bella vista sulle pareti del Penna che stiamo costeggiando. Superiamo dei ruderi e a 01h 45' siamo sulla strada asfaltata
in località La Scaletta presso una curva. A destra la strada prosegue per San Luigi mentre da parte opposta scende per Vallico Sopra e costituisce il sentiero. Scendiamo per la
strada e in 5' siamo alla Chiesa di San Michele Arcangelo, con annesso piccolo cimitero, che si trova fuori del borgo di Vallico Sopra. Poi c'è il cartello stradale e a 01h 55' il
sentiero lascia la strada (presenti le indicazioni) e sale sulla destra. Subito sulla destra c'è una bella fontana con acqua freschissima e poi usciamo dal borgo.
Il percorso è una mulattiera in salita con tratti nel bosco o all'aperto, qualche tratto è anche ripido. A 02h 08' siamo presso un gruppo di vecchie case, poco dopo, a 02h 15',
incrociamo uno stradello che trascuriamo. A 02h 23' altri ruderi sulla sinistra con icona marmorea (1867) che promette 100 giorni di indulgenza, segue un tratto tra muretti e dopo
5' siamo sulla strada asfaltata che da Vallico Sopra porta a San Luigi (indicazione e cartello stradale). Saliamo per la strada con case sparse sia a destra che a sinistra, alcune
sono ruderi, altre sistemate e abitate. Di fronte abbiamo il boscoso monte Palodina. A 02h 27' siamo presso la Cappella di San Luigi Gonzaga dove il sentiero termina. Qua arriva il
sentiero 136 da Cardoso che prosegue in salita per Foce Palodina e Foce Pompanella.
Aspetti di rilievo del sentiero
Cardoso di Gallicano
Cardoso (l'antico Castrum Cardosi), a quota 373 m, si trova nel Comune di Gallicano. Esso è già citato nel X secolo e fu sede di un antico castrum demolito nel XVI secolo per vicende belliche. Il paese mantiene un tipico aspetto medievale con vie strette, scalinate in pietra e bei portali di arenaria. La chiesa parrocchiale, intitolata a San Genesio, risale al XIII secolo e fu poi rimaneggiata. Nei pressi della chiesa c'è la torre di guardia oggi campanile. Nel borgo c'è poi l'Oratorio privato di San Giuliano. Fuori del paese c'è l'Oratorio di San Doroteo (XVIII secolo) con vicino fonte di acqua ritenuta miracolosa. Il paese è panoramico sul vicino Monte Penna e sull'Appennino. Dal borgo iniziano i sentieri 111 e 136, con tratto iniziale comune, il primo diretto a San Luigi e il secondo a Foce Pompanella.
Monte Penna
Il Monte Penna è un modesto rilievo boscoso (990 m) della catena che dal Monte Croce si dirige verso nord-est in territorio garfagnino. Quindi si trova all'estremità orientale delle Alpi Apuane. La radice del toponimo Pen, di origine pre-indoeuropea, è riferita alle montagne in generale (esempio Penna, Appennino, Alpi Pennine, Apuane, Pania, etc.). Il dio Pen era, appunto, un dio preromano legato al culto delle vette. Il monte si affaccia, a nord, verso il Serchio e, a sud, verso la Turrite Cava. I fianchi boscosi sono interrotti, qua e là, da ripide pareti rocciose. Nella zona che degrada verso Vallico ci sono ancora terrazze coltivate. A settentrione si apre la Grotta delle Fate, mentre a est la Tana di Casteltendine.
Tana di Casteltendine
Denominata anche tana (o grotta) di Castelvenere, quest'ultima denominazione è più antica. Per quanto riguarda la denominazione ricordiamo che, nelle antiche carte, la zona immediatamente sopra la grotta era conosciuta come Coste o Caste Tenere, da cui forse origina, per corruzione, Casteltendine. . La grotta si trova alle pendici est del Monte Penna e vi si accede con una traccia segnalata dal sentiero 111, subito dopo il bivio con il 136. Servono pochi minuti per arrivare all'ingresso a 750 metri. La grotta si presenta con un'ampia apertura con davanti terrazzamenti calcarei formati dai depositi del ruscello che esce dalla grotta stessa. A valle dell'ingresso si trova un muraglione in pietra forse costruito per motivi militari. Il primo tratto della grotta, di circa 50 m, è percorribile con la luce naturale. Poi c'è una biforcazione: a sinistra fuoriesce il ruscello (questo tratto è stato esplorato dagli speleologi per circa 1700 m), mentre a destra un tratto asciutto si sviluppa per 140 m. La grotta riveste interesse archeologico e in essa sono stati trovati bronzetti di origine etrusca, probabilmente legati al culto delle acque, ma la stessa fu abitata già in epoca preistorica. Gli scavi scientifici iniziarono nel 1975, ma, in precedenza, furono effettuati scavi clandestini, tanto che i locali vociferano di scoperta di un tesoro nella grotta che rese ricca una famiglia di Cardoso.
Vallico Sopra
Vallico Sopra è un borgo agro-pastorale citato sin dal X secolo, anche se la zona era certamente abitata in epoca pre-romana. Fa parte del Comune di Fabbriche di Vergemoli, nella valle della Turrite Cava. Si trova su terrazze luminose alle falde sud-ovest del Monte Penna. La posizione di confine tra la Garfagnana Estense e la Lucchesia ne fece poi un borgo murato. Ci sono due chiese, la parrocchiale di impianto romanico, intitolata a San Michele Arcangelo (forse XII secolo), con piccolo cimitero, che si trova fuori del paese e l'Oratorio di San Rocco (XVII secolo) nel borgo. Da Vallico Sopra passa il sentiero 111 e arriva una mulattiera da Vallico Sotto che si innesta nello stesso.
San Luigi
San Luigi (870 m) è un villaggio agro-pastorale ben soleggiato, formato da case sparse tra faggi, castagni e terrazzamenti coltivati. Era, in passato, alpeggio dei borghi sottostanti. Oggi l'attività agricola e pastorale è ridotta, ma rimane qualche famiglia che la porta avanti e diverse abitazioni sono state restaurate. Esso si trova alle falde del Monte Palodina a est e del Monte Penna a ovest. Fa parte del Comune di Fabbriche di Vergemoli e vi arriva la strada asfaltata che passa per Vallico Sotto e Vallico Sopra. È collegato a quest'ultimo anche da mulattiera, oggi sentiero 111. Presso il lavatoio si trova la Cappella di San Luigi Gonzaga (XVIII secolo). La stessa è stata restaurata dal Parco delle Apuane nel 2010 ed è destinata a bivacco e punto di orientamento per gli escursionisti. Oltre al sentiero 111 qua transita il sentiero 136 proveniente da Cardoso e diretto a Foce Pompanella. È punto di partenza per salite al Monte Palodina e al Penna.
Deviazioni e possibilità di escursioni
Proponiamo due escursioni.
Cardoso - San Luigi - Vallico - Cardoso. Da Cardoso si va a San Luigi con il sentiero 136, poi si sale alla vetta del Monte Penna. Si torna a San Luigi e con il sentiero 111 si torna a Cardoso passando dalla Scaletta. È possibile visitare anche la Grotta di Casteltendine. Servono circa 7 ore e il percorso non è difficile.
Vallico Sotto - Vallico Sopra - San Luigi - Palodina - Foce Pompanella - Vallico Sotto. Con mulattiera da Vallico Sotto si sale a Vallico Sopra e con il sentiero 111 da qua si sale a San Luigi poi con il sentiero 136 si va a Foce Palodina con salita alla vetta del Monte Palodina. Si continua per Foce Pompanella da cui si scende per ampio stradello. Servono circa 5 h 30' e l'escursione non è difficile.
Itinerari relativi al sentiero CAI 111
Commento
Il sentiero 111 non è difficile, anche se serve allenamento per superare il dislivello di circa 500 m.
Interessanti i borghi di Cardoso e di Vallico Sopra che meritano una visita non frettolosa. Inoltre è possibile visitare la Tana di Casteltendine di grande interesse storico e
naturalistico, naturalmente evitando di farlo in caso di piogge abbondanti. Anche l'alpeggio di San Luigi merita una sosta.
Il percorso non offre grandi panorami sulle Alpi Apuane.