(DATA ESCURSIONE: 26/07/2015)
Superato il Passo del Cerreto si segue la strada in direzione di Cerreto Laghi per circa un chilometro.
Presso un'ampia curva della strada si trova l'edificio dell'ex Albergo Ristorante Belvedere con ampio spazio per parcheggiare di fronte.
La zona è conosciuta anche come Passo della Crocetta. Ci fermiamo presso questo edificio, la zona è estremamente panoramica su Monte Alto, Alpe di Succiso e Casarola.
Sulla destra dell'edificio inizia il sentiero 00-GEA diretto al monte La Nuda e al Passo di Pradarena, da parte opposta il sentiero si dirige al vicino Passo del Cerreto (passando dal Passo del Gatto) per poi proseguire verso il Lagastrello.
Il primo tratto è uno stradello diretto a costruzioni uso vacanze.
A 5' sulla sinistra troviamo una traccia diretta a Cerreto Laghi, seguono poi altre costruzioni e a 7' siamo su un sentiero vero e proprio (vecchia mulattiera a uso dei carbonai), esso si sviluppa in una bella faggeta e, inizialmente, è ameno e in leggera discesa, poi prende a salire.
La valle che saliamo è la Valle dell'Inferno (anticamente Vallone di Pezzalunga) ed è la testata della Valle del Torrente Rosaro, tributario della Magra.
La faggeta che percorriamo ricopre i depositi morenici del ghiacciaio che si trovava in questa valle. A 21' si stacca a sinistra il sentiero 649A diretto a Cerreto Laghi [qua troviamo l'indicazione Passo del Gatto, esso si trova tra il Passo del Cerreto e quello della Crocetta, presso il Passo del Gatto si trova il pennone della Marina Militare].
Continuiamo a salire e a 30' vediamo sulla sinistra un masso staccatosi dai monti circostanti che ha distrutto alcuni alberi, un paio di minuti dopo ne troviamo un altro che aggiriamo seguendo la nuova traccia, segnata, del sentiero.
Segue una radura in cui prosperano i lamponi, poi rientriamo nel bosco, ma seguiranno altre radure prima di uscire definitivamente dal bosco stesso.
A 49' troviamo una deviazione a destra (sentiero 96 per la Casa cantoniera situata sulla strada statale del Cerreto circa 1,5 km dopo Casa Giannino, esso si innesta nel 98 per il borgo di Sassalbo).
Adesso il sentiero si fa più ripido con vista sulla cresta del monte Scaloccchio a destra, tra la vegetazione, mentre a sinistra vediamo le pendici della Nuda. Sulla nostra destra scorre un modesto rio che va a formare il torrente Rosaro tributario del Lago Padule che più avanti potremo vedere in basso verso la zona del Passo del Cerreto. Salendo, nei tratti aperti, il panorama si apre ulteriormente su Nuda e Scalocchio e dietro noi possiamo rivedere la zona Alto-Casarola.
A 01h 08' il sentiero si sviluppa tra rocce e faggi.
A 01h 22' siamo definitivamente fuori dal bosco a circa 1600 metri in un ampio catino prativo con folta vegetazione e predominio della prateria a mirtilli. Sulla sinistra c'è il Forame che fa parte della cresta NE del massiccio della Nuda, a destra c'è la cresta dello Scalocchio e di fronte a noi è ben evidente la sella verso cui siamo diretti con l'asta del cartello segnaletico. In un paio di minuti troviamo una traccia che porta al vicino Bivacco Rosario che si trova dietro a un cordone morenico.
A 01h 27' siamo al Bivacco e troviamo indicazioni in discesa verso sinistra per una fonte. Il bivacco, risalente al 1983, è proprietà della sezione Cai di Fivizzano, è sempre aperto, fornito di stufa e di un tavolaccio per dormire, al massimo può ospitare quattro persone (strette).
Si raccomanda il massimo rispetto.
Torniamo indietro e a 01h 34' siamo nuovamente sullo 00, continuiamo qualche minuto a percorrere la conca in leggera salita e poi a 01h 39' prendiamo a salire ripidamente con bei panorami di fronte e dietro a noi.
A 02h 18' arriviamo alla sella tra la Nuda e il Gendarme. La sella è molto panoramica sull'intero massiccio delle Alpi Apuane e sulla cresta del Belfiore e le valli lunigianesi verso le Apuane. I cartelli indicano verso destra il sentiero 94 per il Gendarme e Casa Giannino e da parte opposta il monte la Nuda e il monte Belfiore e il Passo di Pradarena (sentiero 00). Ci spostiamo quindi verso sinistra in salita e lasciamo lo 00 per salire alla vetta della Nuda dove arriviamo a 02h 29'.
Il monte La Nuda è una vetta panoramica posta sullo spartiacque appenninico, essa è caratterizzata dalla presenza di una cabina in muratura con antenna sul tetto in parte distrutta, essa era una stazione radio risalente agli anni '20 del secolo scorso ed è ormai in stato di abbandono.
In passato era chiamata Alpe della Piella e Nuda della Piella, per l'abbondante presenza di abeti bianchi nel suo versante settentrionale. Dalla vetta scende la cresta NE (del Forame) verso il Passo del Cerreto a dividere il versante toscano da quello emiliano. In quest'ultimo versante proliferano costruzioni e impianti sciistici attorno al lago Cerretano.
Il panorama poi si apre sul gruppo dell'Alpe di Succiso, sull'Appennino emiliano, tra cui il monte Ventasso e la Pietra di Bismantova in lontananza; sulle Apuane; sulla Valle dell'Inferno e lo Scalocchio e sulla zona del monte Belfiore che andremo a percorrere.
A 02h 35' torniamo indietro e in un paio di minuti recuperiamo lo 00 prendendo verso sinistra. Il sentiero segue una traccia erbosa a mezzacosta per poi deviare verso sinistra in discesa a 02h 44'. Scendiamo e a 02h 49' troviamo i cartelli dello 00, a sinistra scende una traccia per le piste da sci fino a Cerreto Laghi.
Noi ci fermiamo qualche minuto e poi continuiamo sullo 00 seguendo un'ampia traccia che diventa poi erbosa avendo di fronte il massiccio Belfiore che andremo a costeggiare a mezzacosta.
A 03h 04' riprendiamo a salire su roccette e poi per praterie di mirtilli.
Costeggiamo prima l'antecima di Borra Grande (1857 m), a 03h 22' scendiamo e poi raggiungiamo il colletto a 1752 metri a 03h 36'. Continuiamo a scendere, sempre nel versante emiliano e costeggiamo la vetta principale (Cima Belfiore 1810 m) e poi l'antecima SE (Termine Tre Potenze) posta a 1777 metri.
Il sentiero è sempre a mezzacosta, nel versante emiliano e panoramico sull'Appennino. Un ultimo tratto in leggera salita ci porta a 03h 59' al Passo Belfiore.
Dal passo è possibile salire alle diverse vette del Belfiore seguendo un itinerario di cresta. Noi sostiamo un attimo e poi continuiamo una cinquantina di metri e troviamo a 04h 04' il sentiero 649 che scende verso sinistra, mentre lo 00 continua per il Passo di Pradarena.
Il sentiero si sviluppa in una densa faggeta e all'inizio è piuttosto ripido per poi scendere più tranquillo. Ogni tanto ci sono radure dove prospera il mirtillo.
A 04h 21' arriviamo a un bivio: il sentiero 649 va a sinistra mentre il 649C va a destra. Entrambi arrivano a Cerreto Laghi con un tempo uguale. Noi seguiamo il 649C, esso si sviluppa ameno nella faggeta e i segni sono utili per non perdere l'orientamento, invece più avanti la traccia del sentiero sarà più evidente sviluppandosi a mezzacosta.
A 04h 33' superiamo un paio di guadi di modesti ruscelli che andranno ad alimentare il torrente Riarbero, più avanti ne seguiranno altri. A 04h 39' facciamo una breve sosta per alimentarci e a 04h 59' riprendiamo il cammino.
A 05h 07' attraversiamo una sassaia per poi entrare nuovamente nel bosco adesso ricco di massi morenici e a 05h 20' guadiamo il Fosso dei Fontanini.
A 05h 29' ci innestiamo in uno stradello proveniente dal Costone. Esso è ampio e ben presto prende a salire. A 05h 43' a destra si stacca il sentiero 647 per Rioarbero, noi continuiamo sul 649C e a 05h 49' iniziamo a costeggiare un tratto dove il bosco viene tagliato.
A 05h 55' a destra si stacca il sentiero 649D diretto al vicino Monte Maccagnino.
Poco dopo iniziamo a scendere e a 06h 03' siamo alle prime case del Cerreto dove il sentiero inizia, c'è anche un cartello giallo di una pista di sci di fondo.
Adesso scendiamo per la strada asfaltata e a 06h 12' siamo al Lago Cerretano, facciamo una breve sosta.
Attorno al lago Cerretano si sviluppa una stazione sciistica (Cerreto Laghi) con ristoranti e alberghi oltre a numerosi condomini proprietà di sciatori e di villeggianti.
Poi seguiamo la strada asfaltata in direzione passo del Cerreto e arriviamo a 06h 44' a chiudere l'anello presso il Ristorante Belvedere.