(DATA ESCURSIONE: 07/09/2024)
Partiamo dall'ampio parcheggio (417m) posto all'inizio del paese, presso una decisa curva della strada provinciale 10. Il borgo di Marciaso si trova di fronte a noi, posto su un poggio che domina la Valle del Bardine e del Canale Pesciola, suo tributario. Il paese è circondato da modeste alture boscose tra cui domina la Torre di Monzone.
[Marciaso è un borgo fortificato già esistente nel XII secolo e ha subito molti danni durante la guerra. Forse qua avvenne la disfatta dei romani, comandati da Quinto Marcio, contro gli apuani (Saltus Marcius). Nel borgo numerose sono le icone marmoree sui muri delle case. La vecchia chiesa (XIII secolo), fuori del borgo, fu demolita per far posto al cimitero. L'attuale chiesa di San Bartolomeo (XVII sec) fu distrutta durante la guerra e poi ricostruita. Nel Borgo di Sopra esiste un campanile che è ciò che rimane della Chiesa di Santa Maria Assunta (XVI sec) anch'essa distrutta durante la guerra. Nel Borgo di Sotto esisteva un piccolo hospitale.]
Attraversiamo la strada ed entriamo nel borgo che visiteremo alla fine dell'escursione. Subito, sulla sinistra, presso il Bar Trattoria da Lino, si stacca la carrozzabile per Posterla che percorreremo fino ad arrivare a questo borgo. Pochi metri e siamo a un bivio: a destra si va a Posterla e a sinistra al vicino Cimitero di Marciaso. Il sentiero è sempre il 299 (Cimitero Marciaso-Posterla, 3,1 km) curato dal Cai Sarzana. Il tratto verso il cimitero fa parte del Sentiero dei Ducati SD (tratto proveniente da Cecina e in buona parte sulla provinciale).
[Il Sentiero dei Ducati, articolato in 12 tappe e 5 varianti, inizia da Reggio Emilia e termina a Sarzana per uno sviluppo di 201 km. La tappa 10 è Casola-Monzone e la tappa 11 Monzone-Fosdinovo.]
Noi saliamo per la strada poco frequentata da automobili, ma procediamo con la necessaria prudenza. Sulla destra scorgiamo l'Appennino e le alture boscose vicine a Marciaso. La strade sale, ma poi pianeggerà e a tratti scenderà, infatti il dislivello tra Marciaso e Posterla è di poche decine di metri. A 22' scorgiamo sulla destra il borgo di Cecina, anch'esso arroccato su un'altura a dominare la valle, con in basso le case di Bardine. Iniziamo a vedere il Pizzo d'Uccello e continuiamo a vedere Marciaso e dietro la Torre di Monzone.
A 40' c'è uno stradello sterrato, che trascuriamo, che va verso sinistra, forse a un traliccio dell'alta tensione. Scendiamo un po' e troviamo un altro sterrato che sale a sinistra (segni rossi) che trascuriamo anch'esso. A 45' siamo al cartello stradale di Posterla. La strada asfaltata prosegue verso sinistra diretta a Bardine di San Terenzo e a San Terenzo. Il nostro sentiero prosegue su stradello asfaltato verso destra per il borgo di Posterla. A sinistra scorgiamo in basso il borgo di San Terenzo.
[Posterla è un piccolo borgo circondato da colline boscose. È formato da due frazioni: Olmo e la Costa. Le prime notizie risalgono all'XI secolo. Nella parte alta di Olmo si trova il campanile isolato presso i ruderi dell'Oratorio di San Rocco (XVI sec). La chiesa parrocchiale (XVI secolo) si trova più in basso ed è intitolata a San Bartolomeo e a San Rocco. Presso questa chiesa si trovava un seminario. Sulle mura delle case si sono numerose icone marmoree e bei portali di marmo o di pietra.]
In pochi minuti siamo alla Torre, che è il campanile del paese, presso cui si trovano i ruderi dell'Oratorio di San Rocco (XVI) distrutto nell'ultima guerra. Poco sotto, lungo la via dell'Olmo, sulla sinistra, si trova un albero secolare. Si tratta della Quercia dell'Olmo (un esemplare di Quercia pubescens cioè una roverella). È alta 20 m, ha una circonferenza di 5,1 m e una chioma di 17 m. L'albero è riconosciuto come uno degli alberi monumentali della Toscana ed è stimato avere 350 anni. Scendiamo per lo stradello e dopo pochi metri siamo a un trivio (465m). Infatti il sentiero 299 si innesta nel Trekking Lunigiana (TL), tappa 12, a destra va a Bardine e Cecina, mentre a sinistra a Pulica e Fosdinovo.
[Il TL è un percorso escursionistico costituito da 14 tappe principali e numerose varianti. Il tracciato è interamente a mezza costa nell’Alta e media Val di Magra. Esso fu inaugurato nel 1986 e si snoda lungo antichi tracciati della Lunigiana, tra borghi, pievi e castelli. È lungo in tutto 238,5 km (di cui 151 km sterrati) ed è segnato in bianco e rosso con a volte un triangolo con la sigla TL, le tappe variano da 11 a 20 km e i posti tappa offrono possibilità di pernottamento.]
Noi proseguiremo verso destra, ma prima scendiamo a vedere un po' il borgo. Passiamo sotto un arco e subito siamo alla chiesa di San Bartolomeo e San Rocco che rimane sulla sinistra. La scritta sul portale in marmo ricorda la ristrutturazione della chiesa del 1862. Sugli edifici vicino alla chiesa ci sono lapidi che ricordano i morti in varie guerre. Presso la chiesa si trova l'edificio del Seminario. Torniamo indietro e a 01h 03' siamo nuovamente all'indicazione del sentiero per Bardine. Passiamo sotto un arco e siamo subito fuori del borgo. Sulla destra si trova in sentiero con una vecchia indicazione e di fronte abbiamo una bella vista sull'Appennino e in primo piano delle colline su cui spicca il borgo di Gallogna. Il primo tratto del sentiero è un po' degradato, ma poi si svilupperà sempre evidente nel bosco in discesa. Stiamo percorrendo l'antica mulattiera che univa Posterla con Bardine.
A 01h 17' passiamo presso dei ruderi (Casa Mannara) e scorgiamo il borgo di Cecina con dietro la Torre di Monzone. Presso questo rudere dovrebbe esserci un'icona marmorea, ma la vegetazione ci impedisce di vederla. Una decina di minuti dopo siamo a un bivio e dobbiamo proseguire sulla destra.
A 01h 31' superiamo un modesto guado di un canale che andrà poi ad alimentare il torrente Bardine e, subito dopo, a un altro bivio dobbiamo andare a sinistra. Poco più avanti c'è un rudere (Caprigliora), con poco più avanti due pilastrini, poi si deve evitare la deviazione verso destra. Al successivo bivio andiamo a sinistra. Il percorso è piuttosto evidente, ma i segni sono pochi e piuttosto vecchi. In ogni modo dobbiamo sempre scendere e le deviazioni che troviamo non dovrebbero trarre in inganno. Adesso percorriamo un tratto un po' più ripido e poi segue un altro guado.
A 01h 50' costeggiamo alcune recinzioni di terreni coltivati e poco dopo siamo presso le sponde del Torrente Bardinello, qua ci sono alcune case abitate e, poco distante, un ricovero per cavalli. Tra le case c'è anche un vecchio mulino. (Alcune cartine dicono che questa è Casa Caprigliora e altre invece Mulino, in realtà Caprigliora è il rudere presso cui siamo passati in precedenza) Andiamo a destra e superiamo il torrente su un ponte e proseguiamo verso destra per tratto aperto su stradello carrozzabile. Costeggiamo il torrente, che rimane a destra, per circa 200 metri, poi saliamo decisamente a sinistra per stradello cementato. Lasciamo dei ruderi a destra e poco dopo, a 02h 06', siamo sulla strada asfaltata (283m) che a sinistra porta al borgo di Cecina. Invece di scendere per la strada stessa saliamo la rampa cementata, di fronte a noi, che entra nel piccolo borgo di Bardine di Cecina.
[Bardine di Cecina è un gruppo di case, molte fatiscenti, nato dall'esigenza dei contadini di Cecina di lavorare vicino all'acqua del torrente Bardine. Nel borgo ci sono alcune icone marmoree e un piccolo oratorio. Esso è intitolato a Maria Madre della Gioia (XVII secolo o anteriore) ed è stato restaurato pochi anni fa. Alcuni portali in pietra sono pregevoli.]
Seguiamo la stretta Via San Giovanni fino ai vecchi lavatoi e da qua all'Oratorio (290m) dove siamo a 02h 14'. Qua c'è una fontana. Sulla destra sale il SD/TL diretto alla vicina Cecina (ricordiamo che nel borgo i due percorsi si dividono: il TL per Via San Giovanni sale a Posterla, mentre il SD scende alla strada, ma si riuniranno prima di Pulica). Noi seguiamo la strada in discesa e in 5' recuperiamo la strada che scende da Cecina. Subito dopo c'è il ponte sul Canale della Croce.
A 02h 26' siamo sulla strada provinciale (271m). Ora la percorreremo fino al punto di partenza. Essa è ampia e sale verso Marciaso. Subito scende, verso destra, uno stradello che porta a una costruzione che fino a qualche anno fa era adibita a punto di ristoro. Saliamo per alcuni lunghi tornanti e possiamo vedere Bardine, Cecina e Marciaso in alto.
A 03h 03' concludiamo l'escursione. Poi andiamo a vedere il borgo di Marciaso. Saliamo per la strada principale fino alla vicina Chiesa di San Bartolomeo, notando pregevoli icone marmoree sulle pareti delle case. Di fronte alla chiesa c'è un piccolo spiazzo con lapidi che ricordano i morti in guerra, un'icona della Madonna di Loreto e uno stemma dei Malaspina. Poi saliamo per il Borgo di Sopra, lasciando a destra la deviazione per il Borgo di Sotto. Arriviamo poi sotto il campanile (1819) che raggiungiamo salendo alcuni scalini. La zona è panoramica sulla Torre di Monzone e sulla cima del Pizzo d'Uccello, ma è piuttosto degradata. Poi giriamo e mediante i vicoli del borgo torniamo al punto di partenza. Molte case sono fatiscenti, ma hanno portali di pregio e belle icone marmoree. Il paese dovrebbe essere valorizzato.