(DATA ESCURSIONE: 14/09/2024)
Partiamo dall'ampio parcheggio (410m) posto di fronte al paese, presso una decisa curva della strada provinciale 10. Il borgo di Marciaso si trova di fronte a noi, posto su un poggio che domina la Valle del Bardine e del Canale Pesciola, suo tributario. Il paese è circondato da modeste alture boscose tra cui spicca la Torre di Monzone.
[Marciaso è un borgo fortificato già esistente nel XII secolo e ha subito molti danni durante la guerra. È improbabile che Marciaso sia il Saltus Marcius dove avvenne la disfatta dei romani, comandati da Quinto Marcio, contro gli apuani). Nel borgo numerose sono le icone marmoree sui muri delle case. La vecchia chiesa (XIII sec), fuori del borgo, fu demolita per far posto al cimitero. L'attuale chiesa di San Bartolomeo (XVII sec) fu distrutta durante la guerra e poi ricostruita. Nel Borgo di Sopra esiste un campanile che è ciò che rimane della Chiesa di Santa Maria Assunta (XVI sec) anch'essa distrutta durante la guerra. Nel Borgo di Sotto esisteva un piccolo hospitale.]
Attraversiamo la strada ed entriamo nel borgo che merita una visita, magari alla fine dell'escursione. Subito, sulla sinistra, presso il Bar Trattoria da Lino (oggi circolo Arci/Trattoria Spera con spettacoli e presentazione libri), si stacca la carrozzabile per Posterla che percorreremo fino ad arrivare a questo borgo. Pochi metri e siamo a un bivio: a destra si va a Posterla e a sinistra al vicino Cimitero di Marciaso. Il sentiero è sempre il 299 (Cimitero Marciaso-Posterla, 3,1 km) curato dal Cai Sarzana. Il tratto verso il cimitero fa parte del Sentiero dei Ducati SD (tratto proveniente da Cecina e in buona parte sulla provinciale) e lo percorreremo al ritorno per chiudere l'anello.
[Il Sentiero dei Ducati, articolato in 12 tappe e 5 varianti, inizia da Reggio Emilia e termina a Sarzana per uno sviluppo di 201 km. La tappa 10 è Casola-Monzone e la tappa 11 Monzone-Fosdinovo.]
Noi saliamo per la strada poco frequentata da automobili, ma procediamo con la necessaria prudenza. Sulla destra scorgiamo l'Appennino e le alture boscose vicine a Marciaso e in particolare il borgo di Cecina anch'esso arroccato su un'altura a dominare la valle . La strade sale, ma poi pianeggerà e a tratti scenderà, infatti il dislivello tra Marciaso e Posterla è di poche decine di metri. Procedendo, vedremo, sempre a destra, oltre al borgo di Cecina, con in basso le case di Bardine, anche Gallogna e poi lo stesso Marciaso. Poi vedremo il Pizzo d'Uccello, la Cresta Garnerone e la Torre di Monzone.
A 39' c'è uno stradello sterrato, che trascuriamo, che va verso sinistra, forse a un traliccio dell'alta tensione. Scendiamo un po' e troviamo un altro sterrato che sale a sinistra (segni rossi) che trascuriamo anch'esso, forse esso recupera la traccia che percorreremo tra un po'. A 43' siamo al cartello stradale di Posterla. La strada asfaltata prosegue verso sinistra diretta a Bardine di San Terenzo e a San Terenzo. Potremmo anche seguire la strada che, al vicino Cimitero, recupererà il nostro sentiero, ma preferiamo passare dal borgo. Il nostro sentiero prosegue su stradello asfaltato, verso destra, per il borgo di Posterla. A sinistra scorgiamo in basso il borgo di San Terenzo.
[Posterla è un piccolo borgo circondato da colline boscose. È formato da due frazioni: Olmo e la Costa. Le prime notizie risalgono all'XI secolo. Nella parte alta di Olmo si trova il campanile isolato presso i ruderi dell'Oratorio di San Rocco (XVI sec). La chiesa parrocchiale (XVI secolo) si trova più in basso ed è intitolata a San Bartolomeo e a San Rocco. Presso questa chiesa si trovava un seminario. Sulle mura delle case si sono numerose icone marmoree e bei portali di marmo o di pietra.]
In pochi minuti siamo alla Torre, che è il campanile del paese, presso cui si trovano i ruderi dell'Oratorio di San Rocco (XVI) distrutto nell'ultima guerra. Poco sotto, lungo la via dell'Olmo, sulla sinistra, si trova un albero secolare. Si tratta della Quercia dell'Olmo (un esemplare di Quercia pubescens cioè una roverella). È alta 20 m, ha una circonferenza di 5,1 m e una chioma di 17 m. L'albero è riconosciuto come uno degli alberi monumentali della Toscana ed è stimato avere 350 anni. Scendiamo per lo strada e dopo pochi metri siamo a un trivio. Infatti qua il sentiero 299 si innesta nel Trekking Lunigiana (TL), tappa 12, a destra va a Bardine e Cecina, mentre a sinistra a Pulica e Fosdinovo.
[Il TL è un percorso escursionistico costituito da 14 tappe principali e numerose varianti. Il tracciato è interamente a mezza costa nell’Alta e media Val di Magra. Esso fu inaugurato nel 1986 e si snoda lungo antichi tracciati della Lunigiana, tra borghi, pievi e castelli. È lungo in tutto 238,5 km (di cui 151 km sterrati) ed è segnato in bianco e rosso con a volte un triangolo con la sigla TL, le tappe variano da 11 a 20 km e i posti tappa offrono possibilità di pernottamento.]
Verso destra dopo un tratto voltato si esce dal borgo e tramite mulattiera/TL si arriva a Bardine di Cecina (vedi relativa relazione). Noi scendiamo, seguendo i segni, passiamo sotto un arco e subito (51') siamo alla chiesa di San Bartolomeo e San Rocco (428m) che rimane sulla sinistra. La scritta sul portale in marmo ricorda la ristrutturazione della chiesa del 1862. Sugli edifici vicino alla chiesa ci sono lapidi che ricordano i morti in varie guerre. Presso la chiesa si trova l'edificio del vecchio Seminario e anche un'utile fontana. Seguiamo i segni e usciamo dal borgo, passando da una volta. Subito c'è uno stradello asfaltato che si innesta nella strada principale. A 54' sulla destra c'è una piazzola pavimentata con baracche, usata per le feste. S
aliamo e, dopo 2', a una curva, lasciamo la strada e seguiamo i segni. Poco sopra c'è il locale cimitero. Adesso andiamo a sinistra per evidente e ampia traccia in discesa, che si sviluppa nel bosco. Poco dopo a 01h 03' evitiamo la traccia che scende a destra e saliamo a sinistra (indicazioni) nei pressi di una vecchia frana. Poi il sentiero pianeggia o sale lievemente (questa è la pista di Poceta). Adesso passeremo per le pendici settentrionali del modesto e boscoso Monte Tomaggiora (670 m).
A 01h 11' saliamo un po' di più tra vecchi castagneti abbandonati. Dopo 5' da sinistra arriva una traccia segnata di rosso e, poco dopo, a un altro bivio andiamo a sinistra (segni). Qua siamo al punto più alto dell'escursione (479 m). Adesso scendiamo e poco dopo superiamo un canale che scende da sinistra. Subito dopo un altro canale e un bivio segnato. A 01h 34' poco più in basso c'è un traliccio dell'alta tensione e il panorama si apre su San Terenzo e sull'Appennino. Scendiamo per una zona conosciuta come Fredana e a 01h 45' siamo a un modesto guado (Fosso di San Terenzo) subito dopo un altro e per qualche metro l'acqua scorre anche sul sentiero. Dopo 10' un altro bivio dove dobbiamo andare a sinistra.
A 01h 59' siamo all'ennesimo bivio e proseguiamo ancora a sinistra in discesa. A 02h 06' incrociamo una pista forestale carrozzabile (412m) che prendiamo verso destra in discesa. Fatti pochi metri una scorciatoia in discesa, sulla destra, ben segnata, ci porta su un'altra pista che seguiamo verso sinistra (la quale confluisce comunque su quella che stavamo percorrendo). Questa zona è la località Zuccheletto. A 02h 15' sulla destra scende la traccia segnata del TL diretta a Pulica (mancano le indicazioni). Noi seguiamo adesso lo sterrato principale che è diretto a Marciaso. Fatti pochi metri si stacca verso destra una traccia per la Ca' Rossa.
Seguiamo l'ampio sterrato carrozzabile, scorgendo verso destra il borgo di Pulica, e a 02h 32' siamo presso alcune costruzioni tra cui una casa, orti e recinzioni (la quota è 475 m) e poi cominciamo a scendere) Dopo la casa del signor Stefano andiamo a sinistra, evitando la traccia che va a destra.
A 02h 42' siamo in una zona con ulivi da cui si stacca verso destra una evidente traccia che presumiamo sia il sentiero 298/SD che dal Cimitero di Marciaso porta presso l'abitato di Posterla. Purtroppo mancano evidenti indicazioni. Scendiamo e cominciamo a vedere le case presso il borgo di Marciaso, la Torre di Monzone e, dietro, il Pizzo d'Uccello. A 03h 04' siamo presso una casa isolata e proseguiamo alla vicina strada provinciale. Siamo vicino al Cimitero che rimane a destra. Sulla sinistra c'è una marginetta con bella icona marmorea della Madonna col Bambino del 1760 (Madonna del Buon Consiglio). Volendo potremmo tornare al parcheggio seguendo la strada provinciale, ma preferiamo seguire il sentiero. Le indicazioni fanno salire per Via delle Capanne circondata da case e orti con bella vista sul borgo di Marciaso e su quello di Cecina.
A 03h 13' lasciamo la strada che sale e andiamo a destra (indicazioni) per tratto degradato tra capanne e rifugi per animali. Arriviamo poi a un uliveto dove dobbiamo andare a sinistra per traccia all'inizio infrascata. Poi scende tranquilla fino a arrivare al borgo a 03h 26'. Qua chiudiamo l'anello e dopo 3' siamo al parcheggio dove concludiamo l'escursione.