(LU-Seravezza) LE GOBBIE–FOCE DEL FRATE (1307 m)–PASSO DEGLI UNCINI (1366 m)-MONTE ALTISSIMO (1589 m)-PASSO DEL VASO TONDO (1382 m)-CAVE FONDONE-MARMIFERA-LE GOBBIE [in parte ANELLO]
Loc. di partenza: Parcheggio Le Gobbie (1038 m)
Loc. di arrivo: Parcheggio Le Gobbie (1038 m)
Dislivello mt.: 579 m
Tempo totale: 5h
Difficoltà: EE
Punti d'appoggio: Bar Ristorante le Gobbie
Rifornimento acqua: nessuno
Tratti di ferrata: No
Sequenza sentieri: 33/41; 41; 143; 142; 31; marmifera; 33; 33/41
(DATA ESCURSIONE: 25/07/2021) [IXLK]https://www.facebook.com/Escursioni.Apuane/photos/a.1985769234777600/1993017807386076/?type=3&theater[FXLK][TYLK]

[ILK]MonteAltissimo.html[FLK]Qui[TLK]un approfondimento sul Monte Altissimo.

L'escursione inizia dall'ampio spiazzo delle Gobbie (1044m) situato da parte opposta rispetto all'omonimo albergo ristorante. Provenendo dalla Galleria del Vestito si trova poche centinaia di metri dall'imbocco della stessa.
Prendiamo sulla sinistra il sentiero 33/41 che percorre il Canale di Grotta Giuncona (sulle cartine Giancona) che divide la zona del monte Pelato da quella del Monte Altissimo. Questa è una zona carsica con presenza di numerose grotte di interesse speleologico. Il tratto iniziale è una mulattiera agevole e fresca, all'ombra di una giovane faggeta. Questa mulattiera fu costruita durante la seconda guerra mondiale per agevolare il raggiungimento del crinale e le strutture difensive della Linea Gotica da parte dell'esercito tedesco.
Saliamo un paio di tornanti e a 7' incrociamo una via di lizza ben conservata presso un tratto aperto. Qua torniamo nel bosco spostandoci verso destra, pochi minuti dopo c'è un bivio: la traccia a destra porta verso le cave del monte Pelato, mentre il nostro sentiero prosegue diritto. Poco più avanti troviamo l'ingresso di una grotta coperto da rami.
A 12' il sentiero si apre e diventa panoramico, in particolare sui monti Sella e Macina. Saliamo per alcuni tornanti scorgendo anche una peonia sfiorita e a 17' siamo sulla via di lizza che viene da destra dalle cave del Vestito. In zona scorgiamo alcuni esemplari di Epipactis helleborine (una orchidea). Proprio di fronte a noi c'è il bivio (1122m) tra 33 e 41. Il sentiero 33 (Pasquilio-Arni) prosegue qualche metro sulla sinistra seguendo la marmifera per poi salire nel bosco diretto al Passo degli Uncini, da cui scenderà al Pasquilio. Noi seguiremo invece il sentiero 41 (Canevara-Le Gobbie) fino al Passo dell'Angiola (o Foce del Frate) da cui, con il sentiero 143, ci porteremo al Passo degli Uncini. Ci vuole un po' di più per andare al Passo degli Uncini rispetto al sentiero 33, ma il percorso è panoramico e interessante.
Il sentiero 41 si sviluppa ombroso nel bosco, ed è, come già detto, una bella mulattiera a tratti molto ben conservata, a 19’ troviamo l’ingresso di un’altra grotta. Verso 30’ la salita si fa più ripida con tornanti fino a 42’ quando inizia il tratto finale per il passo fuori dalla mulattiera.
A 49’ siamo al Passo dell’Angiòla o Foce del Frate (1305m) così chiamato per un monolite di pietra che ricorda, con un po’ di fantasia, appunto un frate. Qua il sentiero scende al Passo della Tecchia. Sulla destra una traccia di sentiero agevole, ma non numerata, portano alla vetta del Monte Pelato (vedi la relativa escursione). Il passo è molto panoramico sulla costa, sul monte Fiocca e sul Sumbra; in primo piano, verso mare, abbiamo il Monte di Antona.
Adesso andiamo a sinistra e seguiremo il sentiero 143 (Foce del Frate-Passo del Vaso Tondo) che quindi percorreremo interamente. Esso costeggia a est la catena degli Uncini, il sentiero è molto panoramico sulle Apuane, dal Sagro al Grondilice, Contrario, Cavallo, Tambura, Sella, Macina, Fiocca e Sumbra, fino alle Panie. Il primo tratto è su facili roccette in discesa, poi il sentiero entra nel bosco e ogni tanto ci sono finestre panoramiche sulla zona a mare e saliscendi. Troviamo diversi esemplari di Astrantia pauciflora con il bel fiore bianco a forma di stella, è un endemismo apuano. Altri esemplari li troveremo più avanti lungo il sentiero 143, inoltre ci sono molte fioriture di Aquilegia Bertoloni, altro prezioso endemismo.
Poi il sentiero sale nel bosco e a 01h 28’ siamo al Passo degli Uncini (1367m). Qua, come già detto, arriva anche il sentiero 33 che poi prosegue per il Passo della Greppia e il Pasquilio. Il passo è panoramico sulle Apuane settentrionali dal Sagro al Sumbra, sull'Altissimo, sul Picco di Falcovaia e le Apuane meridionali. Inoltre permette la visione delle marmifere dell'Altissimo e della vecchia Cava dei Colonnoni e di Cava della Tela (dove transita il sentiero 32, vedi relativa escursione).
Dopo una breve sosta seguiamo il 143 sulla sinistra, iniziando a salire sulla cresta che ben presto lasciamo per poi riprendere, l’ambiente è tipicamente apuano e il percorso è molto panoramico. I segni sono stinti, ma la traccia è evidente, comunque una rinfrescata dei segni renderebbe più agevole il cammino dell'escursionista.
A 01h 51’ siamo presso un bellissimo faggio contorto da cui riprendiamo a salire in cresta. Poco dopo dobbiamo salire la parete, il percorso è poco segnato, ma aiutano alcuni ometti. Procediamo in obliquo avendo sulla sinistra il monte Pelato e tutte le Apuane settentrionali. Il percorso non è lungo e richiede un minimo di concentrazione e sono di aiuto anche le mani. A 01h 58’ finisce il tratto più impegnativo e il sentiero continua aggirando il monte, con qualche tratto esposto che richiede un minimo di attenzione.
A 02h 07’ inizia la salita per tratti erbosi e rocciosi che ci porta alla cresta sommitale a 02h 17’. Il tratto di cresta è molto divertente e panoramico sul versante a mare e su quello interno e ci porta, a 02h 34’, in vetta all’Altissimo (1587m) dove svetta una enorme croce. Il pianoro sommitale è ampio e permette di sostare e godere del panorama meraviglioso su tutte le Apuane settentrionali e Centrali e sul mare.
Sostiamo solo 5' e poi scendiamo seguendo ancora il 143 verso il Passo del Vaso Tondo. Il primo tratto, sempre ben segnato, è su marmo e sfasciumi ed è molto agevole, poi il sentiero curva verso mare e sempre in decisa discesa. A 02h 47' siamo in un tratto in moderata discesa con a sinistra la zona delle cave del Fondone e dietro Fiocca e Sumbra. Ci sono delle postazioni di guerra dei tedeschi (linea Gotica) e altre ne troveremo più avanti. All'inizio di questo tratto c'è anche un vecchio tubo di ferro che portava l’acqua alle cave.
Il sentiero poi scende, di fronte abbiamo la cava delle Cervaiole che ha mangiato il Picco di Falcovaia. Poi torna in falsopiano e saliscendi e a 03h siamo presso una caverna artificiale sulla destra, anch'essa fatta dai tedeschi per protezione. Proprio qua arriva il sentiero 32 (Azzano-Cava Fondone) è questa è la zona della Foce dell'Onda (rimandiamo alla relativa escursionei).
Ancora un po' di discesa e a 03h 20' siamo al Passo del Vaso Tondo (1395m). Qua da destra arriva il sentiero della Cava della Tacca Bianca, intagliato nella roccia ed estremamente esposto. Di fronte abbiamo il Monte delle Tavole (1463 m) propaggine sud-est dell'Altissimo. Al passo arriva anche il sentiero 142 (Cave Cervaiole-Passo del Vaso Tondo-innesto sentiero 31).
Adesso scendiamo verso le cave sottostanti per tratti agevoli su roccia, a volte scalinati, e arriviamo alla zona di cava a 03h 35.' Adesso seguiamo la via di cava che si sviluppa con diversi tornanti e, a 03h 55’ siamo presso un gruppo di vasconi a uso delle cave. Qua vive, ed è possibile vederlo facilmente, il tritone alpestre apuano (Ichthyosaura alpestris apuana) interessante sottospecie del tritone alpestre che merita protezione.
Ci fermiamo qualche minuto poi scendiamo per la marmifera e a 04h 02' ci innestiamo nella marmifera (1212m) che porta da Arni alle Cervaiole. Essa è parte del sentiero 31 (Cervaiole-Passo Sella-Arnetola). Adesso andiamo verso sinistra per recuperare il sentiero 33. Subito troviamo sulla sinistra un antro frutto di un tentativo di cava.
A 04h 10' il sentiero 31 va a destra (1178m) diretto alla strada sottostante, noi proseguiamo per la marmifera molto panoramica, in salita. A 04h 20' incontriamo un'altra cava dove di recente è ricominciata l'estrazione del marmo. Poi la marmifera scende e a 04h 37' siamo al punto dove il 33 sale a sinistra nel bosco diretto al Passo degli Uncini (1138m). Dopo 3' chiudiamo l'anello recuperando il sentiero 33/41 che seguiamo fino al piazzale delle Gobbie dove siamo a 05h.
Da Massa, passando per Altagnana e Antona (8,4 km) si supera la galleria del Vestito che porta in provincia di Lucca. Fatti pochi metri si trova uno spiazzo sulla destra (19 km), di fronte al bar ristorante Le Gobbie, dove è semplice parcheggiare. Da Seravezza si segue la strada provinciale di Arni (strada del Cipollaio), si lascia sulla destra il bivio per Ponte Stazzemese, e si arriva poco dopo alla deviazione per Retignano e poi a quella per Levigliani (12 km), si supera il bivio per Terrinca. Poi si continua fino alla Galleria del Cipollaio (20 km) e presso la località Tre Fiumi (20 km) si prosegue a sinistra per Arni (22,9 km), si supera una galleria e si arriva alle Gobbie (24,6 km). Provenendo da Castelnuovo Garfagnana servono 16,7 km per arrivare a Tre Fiumi e 21,5 per arrivare alle Gobbie.
L’Altissimo è monte non alto, come vorrebbe il nome, ma è estremamente panoramico. L’itinerario proposto è vario e sempre molto panoramico, con qualche passaggio da fare con un po’ di attenzione dal Passo degli Uncini alla vetta. Sicuramente è più agevole salire e scendere per il tratto di sentiero dalle Cave Fondone. Il sentiero proposto è sicuramente da evitare con il ghiaccio per le insidie che presenta, ma anche con fondo scivoloso per la pioggia.
Nella bella stagione ci sono bellissime fioriture in particolare abbonda la rara Astrantia Pauciflora e l'Aquilegia di Bertoloni.

ATTENZIONE!!!

Lo staff di www.escursioniapuane.com declina qualsiasi responsabilità riguardo eventuali malaugurati incidenti che potrebbero accadere percorrendo gli itinerari descritti sul proprio sito. Declina altresì qualsiasi responsabilità per differenze eventualmente riscontrate rispetto a tali descrizioni, riguardanti alterazioni dello stato dei suddetti percorsi (quali: danni associati alle condizioni meteorologiche e ad altri eventi naturali, carenze di manutenzione, interventi umani, sostituzione delle numerazioni dei sentieri ecc.ecc.) successive alle date di effettuazione delle proprie escursioni.
Ricorda inoltre che tutte le valutazioni circa le difficoltà delle escursioni, riportate sul proprio sito, sono prettamente soggettive. In montagna, per motivi esclusivamente personali, ciò che è estremamente facile per qualcuno, potrebbe essere estremamente difficile per altri e viceversa. Quindi, durante le escursioni, sta al buonsenso di ciascuno di coloro che ci leggono, decidere quando e se proseguire o meno.