DATA ESCURSIONE: 06/09/2009 [IXLK]https://www.facebook.com/Escursioni.Apuane/photos/a.1985769234777600/1993022197385637/?type=3&theater[FXLK][TYLK]
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Partiamo dal passo di Croce dove è semplice parcheggiare. La strada si biforca subito: a destra sale per la cava dei Tavolini, noi invece continuiamo, in basso a sinistra, per Fociomboli.
Il percorso corrisponde ad una strada in parte asfaltata ed è il sentiero 11.
Il panorama sulle Apuane è veramente splendido: Pizzo di Falcovaia, Altissimo, Fiocca, Macina, Sella, Sumbra. Sullo sfondo ci sono: Sagro, Grondilice e Tambura. Davanti a noi è il monte Freddone e a destra l’imponente mole del Corchia che costeggeremo fino a Fociomboli.
Dopo 8’ troviamo la marginetta Cocci in posizione panoramica sulla sinistra.
A 12’ c’è una bella vista sui Torrioni del Corchia che si ergono proprio di fronte a noi. E a 17’ inizia lo sterrato, il percorso è per buona parte all’ombra a causa dell’aumento della vegetazione che c’è stato negli ultimi anni.
A 27’ incrociamo il sentiero 129 che proviene da sinistra (da Campanìce) e poco sotto c’è una maestà senza icone marmoree e sistemata recentemente.
A 34’ siamo a Fociomboli sotto la quota 1461 del Corchia. Qua scende il sentiero 11 per il Puntato con deviazione per il Monte Freddone. Noi, invece, prendiamo a destra seguendo la via per le cave del Retro-Corchia che ha un fondo di sfasciumi di marmo.
Di fronte si profila il Corchia, dietro abbiamo il Freddone e sulla sinistra prima il Rovaio e poi la Pania.
A 42’, ben evidente, c’è la deviazione a sinistra. Il sentiero entra nel bosco in discesa, poi diventa ameno tra falsopiano e saliscendi.
A 56’ incontriamo dei ruderi, tra le fronde si intravede il massiccio del Sumbra, si continua ancora in salita cui seguono saliscendi.
A 01h 19’ il sentiero scende per un breve tratto piuttosto ripido cambiando versante e a 01h 30’ finisce la faggeta ed inizia la discesa verso il Rifugio.
La vegetazione diminuisce, a sinistra abbiamo la Pania ed a destra il Corchia, più in basso un breve tratto a pineta e a 01h 47’ siamo al Rifugio Del Freo. Qua si stacca a destra il sentiero normale non numerato per il Corchia ed a sinistra il 128 per il Puntato e Col di Favilla.
È presente anche una fonte. Ancora poco (01h 55’) e siamo alla Foce di Mosceta. Questa è un importante nodo di sentieri ed è presente una bella maestà ed un monumento dedicato ai partigiani.
Qua passa il sentiero 9 Isola Santa-Levigliani ed arriva il 124 da Foce di Petrosciana.
Noi prendiamo a sinistra e seguiamo le indicazioni dei sentieri 125/126.
Il primo tratto del sentiero è molto ameno e si apre sulla Pania ed a 02h 05’ abbiamo una deviazione a destra per la Foce di Valli (sentiero 125), mentre il nostro sentiero, il 126, prosegue davanti a noi.
Dopo 4’ sulla destra ci sono tracce di sentiero che portano, con un percorso alternativo, alla piazzola dell’elicottero verso la quale ci stiamo dirigendo, esse non sono segnate anche se sono ben evidenti. Continuiamo il sentiero che comincia a salire decisamente, a sinistra abbiamo il monte Sumbra che salendo diventa sempre più evidente insieme al Fiocca, mentre dietro abbiamo il Corchia.
A 02h 17’ attraversiamo un piccolo boschetto dal quale usciamo in un paio di minuti.
Il sentiero adesso inizia a salire per lunghi tornanti incisi nel paleo, a sinistra abbiamo le propaggini del Pizzo delle Saette.
A 02h 45’ siamo alla Piazzola dell’elicottero presso le Gorfigliette, che è un bel punto panoramico sul mare. Il sentiero continua in salita e più avanti il fondo si fa più roccioso, a 03h 05’ siamo presso una bella finestra sul mare.
Continuiamo a salire e a 03h 12’ scorgiamo in basso i resti di un piccolo bivacco distrutto diversi anni fa da una slavina.
Ora c’è da superare qualche roccetta e poi il sentiero continua più ameno per salire alla cresta, a 03h 45’ perveniamo ad un primo colletto panoramico che separa la quota 1750 che precede il Pizzo delle Saette dalla Pania vera e propria.
Il luogo è molto panoramico in particolare sulla Borra di Canala e sull’altipiano della Vetrìcia.
Il sentiero continua a destra mantenendosi sul versante a mare per recuperare poi la cresta al vero e proprio Callare della Pania a 03h 57’.
Qua scende il sentiero 126 diretto alla Focetta del Puntone e poi al Rifugio Rossi per il caratteristico Vallone dell’Inferno.
Noi prendiamo a destra seguendo i segni bianco-rossi sempre mantenendoci sul versante a mare ed in breve raggiungiamo la cresta sommitale e la vetta a 04h 15’.
In alternativa dal Callare è possibile seguire la cresta direttamente per tracce ben evidenti con un percorso più panoramico.
La vetta con la sua grossa croce è estremamente panoramica su tutte le Apuane ed in particolare sul vicino Uomo Morto e la Pania Secca, sul mare e le isole ed il golfo della Spezia e sull’Appennino. Sostiamo mezz’ora e poi scendiamo seguendo lo stesso itinerario.
Arriviamo al Callare in 14’ ed in 28’ al colletto per il Pizzo, in 01h 21’ siamo alla piazzola.
A 01h 55’ siamo a Mosceta e 6’ dopo al Rifugio.
Siamo a Fociomboli a 03h 18’ e all’auto a 03h 50’.
Da Seravezza si prosegue sulla strada provinciale per Castelnuovo Garfagnana (strada del Cipollaio), si lascia sulla destra il bivio per Ponte Stazzemese, si superano le deviazioni per Retignano e per Levigliani sulla destra e per Terrinca sulla sinistra (13,5 km da Seravezza). Dopo un altro km, sulla destra, si stacca un’ampia strada per il passo che con 5 km di ampi tornanti porta al passo di Croce.
L’itinerario descritto è una delle classiche ascese alla Regina delle Apuane, l’altra inizia da Levigliani e prevede un maggior dislivello.
Molto panoramica è la prima parte dal Passo di Croce e molto bella l’ascesa alla Pania che non presenta difficoltà se non per la lunghezza dell’escursione.
Il panorama in vetta è favoloso ed abbraccia quasi l’intera catena apuana, il mare con le isole e l’Appennino.
Il monte è da salire nella buona stagione e diventa particolarmente insidioso con la neve ed il ghiaccio.
Il Rifugio Del Freo di Mosceta permette di sostare piacevolmente ed anche, volendo, di pernottare diminuendo la fatica dell’escursione e di variare in questo modo anche il punto di partenza della gita: è possibile infatti partire da Pruno, Cardoso, Stazzema, Retignano, Isola Santa e Piglionico.
Nei pressi della Foce di Mosceta è possibile anche campeggiare in luoghi molto ameni.
La classificazione EE può risultare eccessiva, ma va tenuto conto della lunghezza e di alcuni tratti alti della salita da fare con un minimo di cautela.
Volendo è possibile risalire per la strada per Fociomboli in auto riducendo la durata del percorso, ma lo sconsigliamo perchè il primo tratto è molto panoramico e ricco di belle fioriture nel periodo primavera-estate.
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