DATA ESCURSIONE:22/11/2009 [IXLK]https://www.facebook.com/Escursioni.Apuane/photos/a.1985769234777600/1993031524051371/?type=3&theater[FXLK][TYLK]
Partiamo dalla Maestà della Villa presso il cartello stradale Tenerano. C’è ampio spazio per parcheggiare.
Il sentiero parte di fianco al piccolo cimitero e sono ben evidenti le indicazioni 197 (ex 46)/171.
All’inizio è uno stradello in lieve salita che in un paio di minuti ci porta ad un bivio che dobbiamo seguire per il 171 a sinistra, le indicazioni sono sul muretto: il 197 (ex 46) prosegue in avanti e dopo una cinquantina di metri curverà a destra.
Il sentiero è ancora un largo stradello che può essere percorso anche da fuoristrada
Troviamo subito una casa ed alcuni ruderi mentre la salita si fa più ripida, superiamo altri ruderi poi il sentiero si apre percorrendo una zona decisamente a macchia mediterranea tra ginestre e rose canine.
A 21’ il sentiero entra in un boschetto di cerri, seguono alcuni saliscendi e poi il sentiero si fa più stretto e più ripido.
A 01h superiamo un altro rudere e dopo 5’ il panorama si apre anche sul mare, continuiamo a salire per un tipico ambiente apuano ricco di calcare cavernoso e di interessanti fioriture (ad esempio globularia incanescens) e a 01h 20’ arriviamo ad un bivio presso la Foce di S. Antonio: a sinistra il sentiero 40B va a Monzone Alto, invece il 171 prosegue a destra. Poco dopo cambiamo versante ed abbiamo sulla sinistra la Torre di Monzone e dietro la parte finale della Cresta Nattapiana del Pizzo d’Uccello.
Il sentiero è inizialmente molto ameno, poi inizia la faggeta ed il sentiero si fa anche più ripido.
A 01h 50’ troviamo una captazione di acqua e subito dopo un trivio: a sinistra sono i sentieri 140Nord(ex 40) (per Monzone Alto) e 183 (che aggira la Torre di Monzone) mentre il nostro (ora 140Nord(ex 40)/171) prosegue sulla destra in salita.
Per un tratto continuiamo su uno stradello che poi lasciamo per seguire a sinistra il sentiero e a 02h 07’ abbiamo a destra ancora una deviazione per il 184 e per salire alla vicina Rocca di Tenerano. Ancora poco e siamo alla casa Cardeto con il suo faggio gigantesco (02h 10’).
Sostiamo 10’ e poi torniamo indietro seguendo lo stesso itinarario e siamo alla Maestà della Villa in 01h 34’.
Da Carrara seguiamo la strada per Gragnana, Castelpoggio e Fosdinovo, superiamo la deviazione a destra per Campocecina (9,5km) e poche centinaia di metri dopo curviamo a destra per Marciaso (14,5 km) che lasciamo sulla sinistra continuando in discesa, tralasciando la deviazione a sinistra per Bardine e Cecina.
Poi la strada riprende a salire fino alla Maestà della Villa (20 km) presso il cimitero ed il cartello stradale Tenerano dove parcheggiamo.
il sentiero descritto deve essere considerato come parte di un itinerario più lungo: si può infatti continuare fino a Campocecina ed al Rifugio Carrara.
Altrimenti è possibile descrivere un anello andando alla Gabellaccia, con sentieri diversi, e da qua, con il sentiero 197 (ex 46), tornare al punto di partenza.
Sta all’escursionista, consultata la cartina dei sentieri, programmare la sua escursione.
Il tratto descritto si svolge in parte su terreno aperto, in parte tra macchia e boschetti di cerri mentre nella parte finale entriamo in una bella faggeta nel versante dela Torre di Monzone.
Il tratto descritto è comunque ricco di belle fioriture in particolare prospera la Globularia incanescens.
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