(MS-Carrara) BIVIO CARDETO-I GRENZI-ACQUASPARTA-MONTE BORLA (1469m)-FOCE PIANZA-ACQUASPARTA-BIVIO CARDETO (doppio Anello)
Loc. di partenza: BIVIO CARDETO (strada per Campocecina - mt.1038)
Loc. di arrivo: BIVIO CARDETO (strada per Campocecina - mt.1038)
Dislivello mt.: 431
Tempo totale: 3h 45'
Difficoltà: E
Punti d'appoggio: Ristorante Belvedere (Acquasparta)-Rifugio Città di Carrara (Campocecina)
Rifornimento acqua: c/o punti di appoggio
Tratti di ferrata: No
Sequenza sentieri: NN-140Nord(ex 40)-NN-171-185-NN-173-STRADA ASFALTATA-182-185
DATA ESCURSIONE: 05/12/2009 [IXLK]https://www.facebook.com/Escursioni.Apuane/photos/a.1985769234777600/1991300230891167/?type=3&theater[FXLK][TYLK]

[ILK]MonteBorla.html[FLK]Qui[TLK]un approfondimento sul Monte Borla.
[ILK]Sentiero173.html[FLK]Qui[TLK]un approfondimento sul sentiero 173.


1° TRATTO: Bivio Cardeto-Foce dei Grenzi
dislivello: mt. 124 (da quota 1038 a quota 1162) – tempo: 25' tempo totale: 25'

Il sentiero è ben visibile sul lato monte della carreggiata e con pochi tornanti raggiunge il tratto comune tra il 185 ed il 140Nord(ex 40). Si va a destra per poche decine di metri, poi il 185 prosegue dritto per Campocecina (lo percorreremo al ritorno), mentre il 140Nord(ex 40), che noi seguiamo, sale a sinistra nella faggeta. In poco più di 10' arriviamo ad una svolta panoramica e in 25' ad una piccola foce in località “i Grenzi”. Qui lasciamo il sentiero 140Nord(ex 40) che scende verso la miniera di manganese abbandonata, per seguire la traccia non segnata che, proprio sulla foce, segue il crinale a destra.

2° TRATTO: Foce dei Grenzi-Acquasparta
dislivello: mt. 105 (da quota 1162 a quota 1267) – tempo: 30' tempo totale: 55'

Saliamo seguendo la traccia fino a raggiungere, in pochi minuti, una radura dove il sentiero piega a sinistra e si fa più evidente, per arrivare, dopo circa 40' dalla partenza, ad un altro punto panoramico (dal quale posiamo ammirare tutta la costa Tirrenica, da Livorno fino alla vicina Liguria, con il promontorio di Montemarcello e più dietro Portovenere) e, subito dopo, ad incrociare il sentiero 171, che da Acquasparta scende al Cardeto.
Lo seguiamo a destra, e, dopo essere passati tra due baite in pietra molto vicine e dopo aver attraversato un piccolo ponticello di tronchi di legno più in basso, incontriamo la strada asfaltata all'altezza del piazzale con i monumenti in marmo dedicati alla Shoah e del Bar Ristorante Belvedere (55' dalla partenza).

3° TRATTO: Acquasparta-Monte Borla
dislivello: mt. 202 (da quota 1267 a quota 1469) – tempo: 50' tempo totale: 1h:45'

Seguiamo la strada per un centinaio di metri, per poi lasciarla ed imboccare il largo ciottolato che sale a sinistra verso il Rifugio CAI Città di Carrara. Ci lasciamo a sinistra le due deviazioni verso il Rifugio e proseguiamo dritti verso i Prati di Campocecina, arrivati nel centro dei quali, ignoriamo il 173 che prosegue dritto salendo verso il bosco di faggi a Nord-Est, per seguire la altrettanto larga traccia che si dirige a Sud-Est, verso un pino isolato.
All'altezza di questo pino, lasciamo la suddetta larga traccia ed imbocchiamo il sentiero che, a sinistra, risale dolcemente le pendici erbose del Borla (1h 15' dalla partenza).
Con un bel percorso panoramico e facendo attenzione in alcuni punti, soprattutto in caso di pioggia o ghiaccio, raggiungiamo (1h 40') prima Casa Martignoni e, subito dopo la vetta del Monte Borla (1h 45').

4° TRATTO: Monte Borla-Foce Pianza
dislivello: mt. -196 (da quota 1469 a quota 1273) – tempo: 30' tempo totale: 2h:15'

Se si azzecca la giornata giusta, far colazione sul Borla è una soddisfazione immensa che appaga abbondantemente, oltre a quello dello stomaco, anche l'appetito dei nostri occhi. Inutile descrivere, bisogna solo vedere. Si sappia soltanto che nelle giornate limpide di tramontana, sono ben visibili anche la Corsica, le Alpi Marittime e le Cozie del Monviso.
Per la discesa da questa bellissima terrazza, raggiunta ancora Casa Martignoni, ci teniamo bene a destra seguendo un sentiero che scende nel bosco di faggi e che, in pochi minuti, ci porta ad incrociare il 173, che seguiamo svoltando repentinamente a destra e percorrendo dapprima il boscoso versante Nord del Borla e poi il suo pietroso versante Est, per raggiungere in circa 30' dalla vetta (2h 15' dalla partenza), la Foce di Pianza.

5° TRATTO: Foce di Pianza-Acquasparta
dislivello: mt. -97, 72 (da quota 1273 a quota1315 a quota 1248) – tempo: 1h tempo totale: 3h:15'

Percorrere strade asfaltate, per un escursionista è sempre oltremodo spiacevole, ma quella che da Foce Pianza dobbiamo seguire fino al Piazzale dell'Uccelliera, è sicuramente meno traumatica delle altre, innanzitutto perchè, in quanto usata per trasporto marmi, è poco frequentata, soprattutto nei festivi e prefestivi, poi perchè si ha costantemente un'ottima vista verso il litorale ed infine per il motivo che, nelle giuste stagioni, la parete che la costeggia lato monte ospita una notevole quantità di specie botaniche, alcune delle quali rare ed endemiche. La si percorre in circa 30', per abbandonarla, una volta superato, lasciandocelo a sinistra, il Piazzale dell'Uccelliera, ed imboccare, a destra, il sentiero (182) della Fontana Antica, che entra in una folta faggeta e in circa 20' ci conduce all'altezza della deviazione per il Rifugio Città di Carrara (3h 05' dalla partenza). Da qui si ritorna ad Acquasparta facendo all'inverso il percorso dell'andata, finchè, arrivati al ponticello di tronchi di legno, si segue, a sinistra il sentiero 185 (3h 15').

6° TRATTO: Acquasparta-Bivio Cardeto
dislivello: mt. -210 (da quota 1248 a quota 1038) – tempo: 30' tempo totale 3h:45'

Questo tratto del sentiero185 altro non è che una piacevole passeggiata in discesa tra faggi ed abeti che ci porta al punto dal quale siamo partiti in circa 30' (3h 45').
Da Carrara si segue la strada per Gragnana. Castelpoggio. Circa 2,5 km dopo quest'ultimo paese, si prende la deviazione a destra per Campocecina arrivando prima alla Dogana della Tecchia o Gabellaccia (5 km dopo la deviazione) e poi, dopo 2 km da quest'ultima al Bivio Cardeto. Ambedue le località sono ben indicate da un cartelli.
Una bella passeggiata tra boschi e prati, molto interessante dal punto di vista botanico, infatti nelle giuste stagioni si possono ammirare molte delle specie endemiche delle Apuane, oltre a presentare anche belle vedute panoramiche.
Si devono percorrere alcuni tratti di sentiero semplice ma non segnato, per cui, se non si conosce la zona e si possiede un navigatore, si consiglia di scaricare la traccia GPS dall'apposita sezione del nostro sito
www.escursioniapuane.com.
I tempi di percorrenza sono indicativi e non comprendono soste.

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