(LU-Stazzema) PASSO DI CROCE-FOCIOMBOLI (1285m)-PADULE DI FOCIOMBOLI-PUNTATO (1000m ca)-RIFUGIO MOSCETA (1180m)-FOCIOMBOLI-PASSO DI CROCE (Anello)    
Loc. di partenza: Passo di Croce (1149m)
Loc. di arrivo: Passo di Croce (1149m)
Dislivello mt.: 350
Tempo totale: 05h 40’
Difficoltà: E
Punti d'appoggio: Agriturismi del Puntato, Rifugio Del Freo
Rifornimento acqua: Agriturismi del Puntato, Rifugio Del Freo
Tratti di ferrata: No
Sequenza sentieri: 11 – 11/128 – 128 – 129 - 11
DATA ESCURSIONE: 4/07/2010 [IXLK]https://www.facebook.com/Escursioni.Apuane/photos/a.1985769234777600/1993022217385635/?type=3&theater[FXLK][TYLK]

[ILK]PaduleFociomboli.html[FLK]Qui[TLK]un approfondimento su Padule di Fociomboli.

Partiamo dal passo di Croce dove è semplice parcheggiare.
La strada si biforca subito: a destra sale per la cava dei Tavolini e per il monte Corchia, noi invece seguiamo in basso a sinistra per Fociomboli.
Il percorso corrisponde ad una strada inizialmente asfaltata ed è il sentiero 11.
Il panorama sulle Apuane è veramente splendido: Pizzo di Falcovaia, Altissimo, Fiocca, Macina, Sella, Sumbra.
Sullo sfondo ci sono: Sagro, Grondilice e Tambura.
Davanti a noi il monte Freddone e a destra l’imponente mole del Corchia che costeggeremo fino a Fociomboli.
Dopo 8’ troviamo la marginetta Cocci in posizione panoramica sulla sinistra.
A 12’ bella vista sui Torrioni del Corchia che si ergono proprio di fronte a noi.
E a 16’ inizia lo sterrato, il percorso è per buona parte all’ombra.
A 26’ incrociamo il sentiero 129 che proviene da sinistra (da Campanìce) e poco sotto c’è una maestà senza icone marmoree e sistemata abbastanza di recente.
A 32’ siamo a Fociomboli sotto la quota 1461 del Corchia.
A destra prosegue il 129 per Mosceta (che faremo al ritorno) e per le cave del Retro-Corchia, noi invece scendiamo a sinistra per il sentiero 11 diretto al Puntato ed in un paio di minuti siamo ad una marginetta sistemata di recente con un’immagine sacra ed una lapide commemorativa.
Sulla sinistra di essa parte il sentiero non numerato e segnato in rosso ed in blu per la vetta del monte Freddone.
Il nostro sentiero è, invece, un ampio stradello che scende nel bosco e a 42’ troviamo un ometto sulla destra che ci indica la deviazione del sentiero per evitare lo stradello e dopo 3’ un’altra marginetta, sullo stradello iniziale, senza icona marmorea, di fronte alla quale il sentiero scende abbandonando definitivamente lo stradello.
A 51’ usciamo dal bosco, a destra abbiamo il Palude o Torbiera di Fociomboli dominato dalla mole del Corchia mentre a sinistra abbiamo il Freddone.
Percorsi pochi metri siamo a un’altra marginetta con una dedica marmorea del restauratore, presso la quale è una minuscola sorgente.
Scendiamo fino a incrociare (59’) un ruscello (che diventerà il Canale delle Fredde) che proviene dalla Torbiera e andiamo a investigare questa piccola zona umida circondata da boschi e percorso da ruscelli che scendono dal Corchia.
La zona riveste grande interesse botanico per le rare specie che ospita e meriterebbe maggior tutela.
Oggi troviamo in piena fioritura l’Eriophorum latifolium con la sua infiorescenza fioccosa: sulle Apuane vegeta solo in questa zona.
A 01h 15’ siamo di nuovo sul sentiero con a destra il ruscello, dopo 3’ presso una costruzione lo attraversiamo e continuiamo a scendere nel bosco inizialmente per un tratto ameno.
Poi a 01h 25’ inizia un tratto di discesa ripida a voltoline che in 5’ ci porta a un tratto di sentiero costeggiato da faggi con un rudere a sinistra.
Poco dopo un’altra marginetta dedicata a Santa Barbera Benedetta e ancora più avanti (01h 37’) un’altra marginetta dedicata ai caduti della montagna presso la quale, a sinistra c’è una abitazione restaurata.
Continuiamo presso un altro tratto alberato e a 01h 44’ troviamo a sinistra le indicazioni per il sentiero 128 diretto verso Tre Fiumi.
Ora il sentiero che seguiremo è indicato 11/128.
Ancora pochi minuti (01h 47’) e siamo presso la chiesetta del Puntato di fronte alla quale continua il sentiero sempre per tratto alberato.
Inizialmente il sentiero è in lieve discesa per poi salire e a 02h 02’ siamo a un bivio: il sentiero 11 prosegue a sinistra per Col di Favilla mentre il 128 inizia a salire verso destra.
La salita a tratti è molto ripida e faticosa e a 02h 17’ siamo presso alcuni ruderi, continuando la salita si fa meno aspra e a 02h 37’ arriviamo a uno spiazzo con un rudere molto panoramico sul Pizzo delle Saette, ma subito dopo rientriamo nel bosco che si fa più luminoso e a 02h 46’ la vista si apre sulla Pania della Croce verso sinistra e poi rientriamo nel bosco con ancora qualche saliscendi.
A 02h 59’ arriviamo alla Grotta dell’Uomo Selvatico che riveste interesse speleologico.
Continuiamo a salire fino ad uscire dal bosco a 03h 17’ e dopo pochi minuti c’è una bella fonte e a 03h 25’ siamo al rifugio Del Freo di Mosceta.
Ci rifocilliamo per circa mezz’ora e a 04h 02’ partiamo, il sentiero del ritorno è il 129 che, all’inizio, è in salita tra lamponi e rari alberi che progressivamente si infittiscono e 04h 22’ siamo in un bel bosco di faggi che seguiamo con saliscendi.
A 4h 42’ c’è un breve tratto di ripida salita con voltoline scavate nel terreno argilloso che porta nel versante del bosco verso Fociomboli, il sentiero è sempre ben segnato.
Questo tratto dura 5’ poi ancora un po’ di salita che ci porta al punto più alto dell’escursione attorno ai 1350 m cui segue la discesa.
A 04h 59’ arriviamo ad un rudere e a 05h 08’ siamo sulla via di cava che ci porta a Fociomboli in 8’. Seguiamo il percorso fatto in mattinata e a 05h 42’ siamo alla fine dell’escursione.
Da Seravezza si prosegue sulla strada provinciale per Castelnuovo Garfagnana (strada del Cipollaio), si lascia sulla destra il bivio per Ponte Stazzemese, si superano le deviazioni per Retignano e per Levigliani sulla destra e per Terrinca sulla sinistra (13,5 km da Seravezza).
Dopo un altro km, sulla destra, si stacca un’ampia strada per il passo che con 5 km di ampi tornanti porta al passo di Croce.
Il dislivello complessivo è maggiore per i molti saliscendi del percorso.
Questo itinerario è facile e molto panoramico in particolare dal Passo di Croce, poi si aprirà sulle Panie e sul Corchia.
Molto interessante la visita al Padule di Fociomboli luogo da visitare con grande rispetto per le sue specie rare e l’alpeggio del Puntato che offre opportunità di fare agriturismo.
Poi c’è l’interessante grotta dell’Uomo Selvatico ed il bellissimo rifugio Del Freo di Mosceta dominato dalla mole imponente della Pania della Croce.
Numerose varianti sono offerte all’escursionista che può approfittare dell’ospitalità del rifugio per organizzarle.
Ricordiamo che con la neve e il ghiaccio questi sentieri diventano impegnativi e anche pericolosi senza la necessaria attrezzatura ed esperienza.

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