DATA ESCURSIONE: 18/04/2013 [IXLK]https://www.facebook.com/Escursioni.Apuane/photos/a.1985769234777600/1992968544057669/?type=3&theater[FXLK][TYLK]
Oltre che per le vette del Monte Gabberi e del Monte Lieto, Farnocchia costituisce un’ottima base di partenza per tutti coloro che desiderassero dedicare una giornata alla memoria delle vittime dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, visitando il suo Parco della Pace e il suo Monumento Ossario, senza peraltro rinunciare alla loro passione, l’escursionismo zaino in spalla.
Si tratta di una tranquilla passeggiata nei boschi alla portata di tutti che serve soprattutto a non dimenticare a quali bestiali atrocità può condurre gli esseri umani una guerra.
Si parte dalla piazza, dov’è possibile parcheggiare, di fronte alla Chiesa di San Michele Arcangelo di Farnocchia, discendendo la strada ed entrando in paese. Oltrepassata la piazzetta dove si trova il monumento ai caduti della Grande Guerra, si trovano subito, sulla destra le indicazioni per la Foce di Farnocchia e Sant’Anna di Stazzema, accompagnate dal numero di sentiero da seguire per raggiungerle, vale a dire il nr.4.
Si prosegue, uscendo dal paese ed entrando nel bosco, trovandoci quasi subito davanti ad una mestaina che separa il sentiero nr.3 (a destra) dal nr.4 (a sinistra) che noi dobbiamo imboccare.
Si continua quindi ancora a salire dolcemente, fino ad incontrare, dopo circa 15’ minuti scarsi dalla partenza, un altro bivio con indicazione, a destra, per la Foce di Farnocchia, mentre la traccia a sinistra, non segnata, va a congiungersi, più in alto, con il 107, nel suo tratto San Rocchino-Monte Gabberi, passando ai piedi della Pietralunga.
Ignoriamo chiaramente quest’ultimo sentiero e proseguiamo per la Foce di Farnocchia. Ora il percorso si fa un po’ più ripido e, salendo, si aprono squarci panoramici sl Farnocchia e sulle cime Apuane che le fanno da corona.
Una breve serie di tornantini ci conduce ad una marginetta che precede di pochi metri la Foce: la raggiungiamo allorché sono trascorsi circa 40’ da quando siamo partiti.
Iniziando la discesa, incontriamo, alla fine del primo tornante, un’indicazione per il Monte Gabberi, percorso che, per chi fosse interessato, descriviamo in un altro itinerario.
Ignorata anche questa deviazione, si continua a scendere abbastanza ripidamente per tornantini, e, dopo aver incontrato, poco più avanti, un altro paletto con le indicazioni del sentiero nr.4, che servono ad evitare una traccia non segnata che in esso confluisce, arriviamo ad una grossa marginetta, nei pressi di un traliccio, dalla quale si può godere di una bella vista fino alla costa versiliese. E’ trascorsa dalla partenza poco meno di 1 ora.
Da qui inizia un tratto con pendenza molto più dolce, costeggiato da bei cespugli di pungitopo, che conduce davanti ad una piccola grotta contenente una sorgente con vasca, chiusa da un cancello in ferro, dopo la quale un breve tratto più sassoso ed un pochettino più ripido conduce sulla strada asfaltata in località Case Sènnari (1h e 10’ dalla partenza).
Imbocchiamo la carrabile a destra (forse sarebbe più giusto dire “proseguiamo dritti” visto che il sentiero si immette nella strada in modo parallelo ad essa) e la percorriamo per circa 500 metri, fino a ritrovare, sulla sinistra, l’indicazione per Sant’Anna, seguendo la quale scendiamo, passando accanto ad una abitazione e di fronte ad una fonte, fino ad un ponticello sul roccioso Fosso delle Piastre, attraversato il quale in breve giungiamo al piazzale/parcheggio di Sant’Anna (1h e 25’), dal quale, prendendo a sinistra, in pochi minuti si giunge al Parco della Pace, che poi corrisponde anche al centro della piccola frazione (1h e 30’).
Per raggiungere il Monumento Ossario sul Col di Cava è necessario imboccare la salita lastricata a destra chiamata “Via Crucis”, e percorrerla per poco più di 10 minuti.
Quando arriviamo a destinazione, il tempo trascorso dalla partenza sarà di 1h e 45’ circa e più o meno altrettanti ne occorreranno per tornare, ripetendo, all’incontrario, lo stesso itinerario.
Volendo, è possibile tornare a Farnocchia percorrendo il sentiero nr.3 che passa per la Foce di Sant'Anna. Si può andare a prenderlo anzichè imboccare di nuovo il nr.4 all'altezza del parcheggio, continuando a seguire la strada asfaltata per qualche centinaio di metri, sulla destra della carreggiata. Si compierebbe in questo modo un percorso ad anello ed il tempo di percorrenza ed il dislivello rimarrebbero più o meno gli stessi.
Raggiungere Seravezza e da qui proseguire per la SP9 del Cipollaio fino a trovare, sulla destra, le indicazioni per Stazzema.
Seguirle oltrepassando Ponte Stazzemese e Mulina, poco dopo la quale si trova, a destra e ben segnalata, la deviazione per Farnocchia: da qui 4 km. di strada portano al paese, dove un tornate a "U" a sinistra conduce al parcheggio antistante la chiesa, dove si può lasciare l'auto.
il percorso non presenta alcuna difficoltà e si sviluppa quasi totalmente in bosco, per cui ben fattibile anche con la calura della bella stagione.
Da visitare, oltre al Monumento/Ossario, anche il Museo Storico della Resistenza, ottenuto ristrutturando la vecchia scuola elementare della frazione, e la Chiesa, dedicata a Sant’Anna e risalente al XVI secolo.
A Sant’Anna di Stazzema è presente un punto di ristoro dov’è possibile gustare pane e focacce cotte a legna con salumi e, nelle immediate vicinanze, vi sono piazzole attrezzate con tavoli in legno dove poter consumare un eventuale pranzo “al sacco”.
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