(LU-Stazzema) CARDOSO-FONTE MOSCOSO (801m)-FOCE DELLE PORCHETTE (982m)-PALAGNANA (757m)-RIFUGIO ALTO MATANNA (1037m)-FOCE DELLE PORCHETTE-FONTE MOSCOSO-CARDOSO (in parte ANELLO)  
Loc. di partenza: Cardoso (365 mt)
Loc. di arrivo: Cardoso (365 mt)
Dislivello mt.: 670
Tempo totale: 7h 30'
Difficoltà: E
Punti d'appoggio: Cardoso, Palagnana, Albergo Alto Matanna
Rifornimento acqua: Cardoso, Fonte di Moscoso, Palagnana, Albergo Alto Matanna
Tratti di ferrata: No
Sequenza sentieri: 8, 6/8, 8, 3/8, 3, 5/109, 109, 8, 6/8, 8
DATA ESCURSIONE: 23/02/2014 [IXLK]https://www.facebook.com/Escursioni.Apuane/photos/a.1985769234777600/1991300507557806/?type=3&theater[FXLK][TYLK]

Presso una curva a U della strada che da Cardoso porta al Santuario di San Leonardo (sono presenti le indicazioni) si trova una captazione di acqua dove inizia il sentiero 8 per la Fonte di Moscoso, Foce delle Porchette e Palagnana. È presente il relativo cartello indicatore che riporta anche il sentiero 12, che inizia più in alto proseguendo per la strada asfaltata.
Il sentiero costeggia, nella parte iniziale, il Canale Versilia tributario del torrente Vezza. Esso ricalca un'antica mulattiera che univa Cardoso con Palagnana, in passato, alpeggio di Stazzema.
In certi tratti la mulattiera è ben conservata e i segni sono sempre evidenti, inoltre il percorso è stato sistemato, eliminando alberi caduti a causa dell'alluvione del 1996 e di quelle successive, per fortuna, meno intense.
È presente, subito all'inizio, un ponte metallico e la salita è continua, in alto di fronte a noi si scorgono il Procinto e il Nona. Poi la salita diventa anche piuttosto ripida, l'ambiente è molto umido e in questa stagione prosperano i bucaneve.
A 16' arriviamo a una struttura di contenimento delle acque, alla confluenza di alcuni corsi d'acqua, e qua inizia una linea dell'acquedotto che si dirige a sinistra, più in alto del sentiero da noi percorso.
Saliamo e dopo 5' siamo presso una casa, da cui si scende e si guada il canale, si scende ancora un po' descrivendo una curva a U e poi riprende la salita con davanti il Procinto.
A 43' ci sono alcune costruzioni e poi saliamo, per tornantini, fino a una teleferica per il trasporto della legna, a 53'.
Più avanti un altro rudere e poi un tratto di falsopiano. A 01h 02' passiamo un breve tratto protetto da corde metalliche presSo una cascatella. Dopo questa c'è un grosso masso che costeggiamo.
La visuale si apre sulla zona delle Panie e del Corchia. Continuiamo a salire per tratti anche aperti, con bella vista sulle Panie e sul monte Nona, per un giovane bosco e con tornantini arriviamo, a 01h 29', alla Fonte di Moscoso. Qua c'è una captazione di acqua e una bella fonte di acqua freschissima.
Saliamo pochi metri e ci immettiamo, a sinistra, nel sentiero 6 proveniente da Stazzema e diretto alla Foce di Petrosciana. Il tratto che ora percorriamo è comune ai sentieri 6 e 8 ed è ampio e in leggera salita.
A 01h 38' siamo a un bivio: il sentiero 6 prosegue a sinistra, mentre il sentiero 8, che seguiamo, sale verso destra. Ora la salita si fa più decisa e in pochi minuti, dopo una curva, troviamo sul monte una lapide dedicata alla Madonna di Sotto gli Organi di Pisa, ricordo del viaggio per trasportare quell’immagine sacra, oggi conservata nel duomo di Pisa (il trasporto da Lombrici a Pisa nel 1225 nel corso di guerre tra Lucca e Pisa è comunque solo leggenda). Proprio sotto la lapide marmorea, nella giusta stagione, ci sono numerosi esemplari di Pinguicula Mariae, un raro endemismo apuano, che è presente sulla roccia calcarea per ancora qualche decina di metri, proseguendo verso le Porchette.
Poi il sentiero si fa più ripido e con una serie di comode voltoline, a 02h 07’, arriviamo alla Foce delle Porchette. Questa è un intaglio roccioso tra il Monte Nona e il Monte Croce, posto a quota 982 metri, dominato dalla parete verticale di una propaggine nord del Nona. Da qua passavano le vie di comunicazione tra Stazzema e la sua frazione Palagnana, ancora oggi non collegate con strade carrozzabili e quindi tra l’Alta Versilia e la Garfagnana.
Essa è importante nodo di sentieri: il sentiero 8, che stiamo percorrendo, da Cardoso va a Palagnana; il 109 dall’albergo Rifugio Alto Matanna va a Foce di Petrosciana mantenendosi in quota, lo percorreremo, in parte, al ritorno; il 108 va a Foce del Termine, costeggiando il Croce.
C’è una bella maestà con la Madonna col bambino e con un altro piccolo che presumo sia San Giovanni e nei pressi ci sono ruderi di antiche abitazioni.
Facciamo una brevissima sosta e poi scendiamo con il 108 a 02h 13'. La discesa è inizialmente amena poi si fa più ripida e segue anche dei tornantini sempre nel bosco.
A 02h 32', presso il sentiero, c'è una maestà restaurata nel 2007 dalla famiglia Bertellotti, con icona marmorea della Madonna delle Grazie (recente) su base del 1822. Subito dopo attraversiamo un corso d'acqua, evitando il percorso vecchio del sentiero che è franato, il torrente rimane a lungo alla nostra destra.
Dopo pochi minuti sulla destra vediamo un gruppo di case abitate (Gufonaglia), mentre il sentiero si allarga da permettere il transito di fuoristrada, anche se questo tratto è da considerarsi come strada privata, infatti più avanti ci sarà una catena che impedisce il passaggio delle auto stesse.
Continuiamo a scendere lievemente, mentre il sentiero si allarga e la vegetazione scompare e in alto scorgiamo la chiesa di Sant'Anna posta, isolata, un centinaio di metri sopra Palagnana.
A 02h 56', in basso sulla destra, c'è un nucleo di case abitate che costituisce la frazione Cerro, cui arriva anche un tratto asfaltato dalla vicina Palagnana. Qua si innesta il sentiero 3, sulla destra, che percorreremo, per l'Albergo Rifugio Alto Matanna. Prima però scendiamo a sinistra per andare a Palagnana, seguendo il tratto comune ai sentieri 3 e 8 che è uno stretto cementato.
A 03h 04' siamo sulla strada asfaltata presso il piccolo borgo di Palagnana, essa unisce i piccoli borghi di Palagnana oltre a permettere l'accesso alla Garfagnana e al Camaiorese. Questa strada porta anche all'Alto Matanna che noi raggiungeremo con il sentiero 3.
Ci spostiamo pochi metri sulla destra fino al parcheggio del Ristorante dalla Gè, dove troviamo la palina segnaletica dei sentieri 3, 8 e 135 (diretto al Termine, Foce Pompanella e Trassilico).
A questo punto torniamo indietro e a 03h 17' siamo nuovamente a Cerro.
Il sentiero 3 passa di fronte a una maestà, con icona marmorea originale della Madonna con Bambino e Santo in preghiera, ed esce subito dal piccolo abitato. Esso è segnato di recente e sempre ben evidente.
In questa stagione il tratto iniziale è ricco di fioriture di crochi. Il primissimo tratto è in discesa e poi a 03h 21' prende a salire, costeggia un torrente che rimane a sinistra e alcune case a destra.
Dopo 3' c'è un guado e poi il sentiero sale ripido e si vede nuovamente la chiesa di Sant'Anna.
A 03h 41' abbiamo un tratto aperto per poi tornare nel bosco. A 03h 57' saliamo per una bella faggeta fino ad arrivare a 04h 14' a un gruppo di case che costituiscono l'abitato di Piano d'Orsina (979 m), molto panoramico sul Croce e sulle Panie.
Proseguiamo per un ampio stradello che in 5' ci porta sulla strada asfaltata, che prendiamo a destra, essa è ancora sentiero 3: di fronte a noi scorgiamo il Callare del Matanna.
A 04h 31' siamo al parcheggio dell'Albergo Rifugio Alto Matanna che si trova nei pressi dello stesso. Sostiamo per 19' poi scendiamo all'Albergo dove arriviamo a 04h 51'.
Il rifugio risale alla fine del XIX secolo e fu fatto costruire da Alemanno Barsi che fu anche ideatore della sfortunata funicolare aerostatica da Grotta all’Onda per la Foce del Pallone.
Il sentiero 3 prosegue a sinistra verso la Foce del Pallone mentre i sentieri 5 e 109 vanno a destra e salgono a destra del Rifugio.
A 04h 54' c'è il bivio: il sentiero 5 sale a sinistra verso il Callare del Matanna per poi continuare per Stazzema. Invece il 109 si sviluppa a mezza costa alle pendici orientali del Monte Nona con il panorama che si apre sull’Appennino e sul monte Croce e, in basso, verso Palagnana.
Esso entra ben presto nel bosco ed è sempre molto semplice e consiste in una serie di saliscendi.
A 05h 35' inizia un ripido tratto di discesa a zig zag, lungo la quale, dopo 3', si stacca verso sinistra un sentiero segnato di blu che porta alla vetta del monte Nona.
Scendiamo ancora e a 05h 50' siamo nuovamente alla Foce delle Porchette. A questo punto percorriamo il tragitto già fatto e a 06h 17' siamo all'innesto nel sentiero 6, a 06h 25' siamo a Fonte di Moscoso e a 07h 30' siamo all'inizio del sentiero 8.
Da Seravezza si prosegue sulla strada provinciale per Castelnuovo Garfagnana, oltrepassata Ruosina, si prende la deviazione a destra (4,9km) per il fondovalle in direzione Stazzema.
Si arriva ad un bivio (6,6km) che a destra porta a Stazzema, invece a sinistra si va a Cardoso che si raggiunge in pochi minuti (8,8 Km). Dal paese proseguiamo la strada principale e dopo 1 km troviamo l'inizio del sentiero.
Il percorso non è impegnativo, ma c'è un buon dislivello, tenuto conto anche dei saliscendi.
Buoni i panorami nella prima parte, mentre più monotono è il tratto dalle Porchette a Palagnana e da qua all'Alto Matanna, anche se in alto la visuale si apre sulle Panie, ben apprezzabili da Piano d'Orsina.
È sicuramente un percorso inusuale per chi sale dal lato a mare delle Apuane e permette di visitare zone altrimenti raggiungibili con difficoltà.

ATTENZIONE!!!

Lo staff di www.escursioniapuane.com declina qualsiasi responsabilità riguardo eventuali malaugurati incidenti che potrebbero accadere percorrendo gli itinerari descritti sul proprio sito. Declina altresì qualsiasi responsabilità per differenze eventualmente riscontrate rispetto a tali descrizioni, riguardanti alterazioni dello stato dei suddetti percorsi (quali: danni associati alle condizioni meteorologiche e ad altri eventi naturali, carenze di manutenzione, interventi umani, sostituzione delle numerazioni dei sentieri ecc.ecc.) successive alle date di effettuazione delle proprie escursioni.
Ricorda inoltre che tutte le valutazioni circa le difficoltà delle escursioni, riportate sul proprio sito, sono prettamente soggettive. In montagna, per motivi esclusivamente personali, ciò che è estremamente facile per qualcuno, potrebbe essere estremamente difficile per altri e viceversa. Quindi, durante le escursioni, sta al buonsenso di ciascuno di coloro che ci leggono, decidere quando e se proseguire o meno.