DATA ESCURSIONE: 04/05/2014 [IXLK]https://www.facebook.com/Escursioni.Apuane/photos/a.1985769234777600/1991301290891061/?type=3&theater[FXLK][TYLK]
Arrivati a Pian della Fioba, dove si trova l'Orto Botanico Pellegrini, si supera una breve galleria e, subito dopo l'uscita della stessa, si parcheggia a destra, in uno spiazzo di fronte al Sacrario della Tecchia dedicato ai caduti della Linea Gotica. Infatti lungo questi sentieri avveniva il passaggio del fronte nel 1944-45, c'è anche un cippo commemorativo a ricordarlo. Detto sacrario si trova al Colle della Tecchia, situato sotto lo strapiombante dirupo sul quale si articola la parte più alta dell’Orto Botanico.
Seguiamo un largo stradello e dopo pochissimi metri troviamo le indicazioni di due sentieri: il 41 per il Passo d’Angiola o Foce del Frate, che sale verso sinistra, e il 188 per il Passo della Greppia che seguiamo e che continua lo stradello inizialmente asfaltato.
Raggiungiamo una costruzione e dei ruderi sulla destra, poi a 4' il sentiero lascia lo stradello per inerpicarsi ripido a sinistra. Dietro di noi c'è la mole del dirupo sovrastante il Colle della Tecchia che salendo vedremo interamente e sulla destra tutto il crinale, dal Carchio al monte Focoraccia, al passo omonimo, a quello della Greppia.
Il sentiero si sviluppa inizialmente in un rado castagneto, con qualche terrazzamento, qua e là spuntano gli asfodeli. Il sentiero procede quindi con saliscendi che richiedono la giusta concentrazione per la presenza di rocce scivolose a causa delle recenti piogge, poi sale e nella parte finale ancor più decisamente.
A 15' abbiamo un po' di discesa e poi falsopiano, di fronte vediamo il Passo della Greppia caratterizzato dalla presenza di un albero solitario. Esso si trova tra un gruppo di denti scuri che sembrano delle fiamme di pietra e un torrione (1231 metri).
A 27' attraversiamo un primo canale che scende dall'alto, scavato dall'acqua, a cui ne seguono altri due nel giro di meno di 10'. A 50' siamo in un punto panoramico fino alla costa e sugli Uncini, questi sono una cresta che dal Passo dell'Angiola porta a quello, appunto, degli Uncini, essa è caratterizzata da guglie calcaree frastagliate per l'erosione. Dietro di noi la visuale si apre sul monte Sagro e sulla costa ligure (golfo della Spezia e isole) e, in lontananza, è possibile vedere anche le Alpi Marittime se il cielo è limpido.
A 01h 06' superiamo un altro canale con presenza di acqua e 5' dopo un altro ancora, munito questo di corda metallica che può essere d'aiuto. A 01h 16' c'è un bello spiazzo panoramico sulla destra, la salita si svolge tra ginestroni fioriti ed eriche.
A 01h 28' superiamo un altro canale dopo il quale conviene scendere leggermente a destra per evitare un tratto scivoloso. A 01h 41' iniziamo l'ultimo tratto di salita per un ripido versante erboso che ci porta al Passo della Greppia a 01h 48'. Qua ci sono le indicazioni dei sentieri: incrociamo il 33 che dalla zona del Pasquilio si dirige ad Arni e che seguiremo verso sinistra.
Ci spostiamo un attimo sulla destra, superiamo il tavolo da pic-nic, e andiamo a vedere il panorama sulla costa, sul crinale Folgorito-Carchio-Focoraccia e sulla valle del Vezza, sulla destra si erge il torrione alto 1231 metri.
A 02h 03' ci dirigiamo verso il Passo degli Uncini seguendo un ripido canale erboso, contornato ai due lati da guglie calcaree. Il sentiero sempre sicuro si sviluppa a tornantini molto ripidi su sfasciumi.
A 02h 29' troviamo sulla destra l'indicazione "Cava Tacca Bianca per esperti", qua infatti inizia un sentiero che si raccorda con la marmifera dell'Altissimo, nella parte più alta, proprio dove inizia un sentiero dei cavatori per la Cava dei Colonnoni.
Saliamo ancora e in una decina di minuti, a 02h 38', siamo a una forcelletta panoramica sul monte Altissimo, ancora 5' di salita e siamo al punto più alto dell'escursione (circa 1400 metri), tra la quota 1401 a sinistra (raggiungibile in pochi metri) e quella 1390 a destra.
Qua sostiamo qualche minuto a godere dello splendido panorama sulle Apuane: dal Sagro fino al Sumbra, sul monte Altissimo che è davanti a noi. Sulla destra vediamo le cave dei Colonnoni e quelle ancora attive di Falcovaia e dietro le apuane meridionali.
Poi scendiamo e in pochi minuti, a 02h 55', siamo al Passo degli Uncini. Questa piccola sella si trova al termine della Cresta degli Uncini, qua transita il sentiero 143 che in alto a destra porta alla vetta dell'Altissimo, mentre a sinistra costeggia gli Uncini per portarsi alla Foce del Frate, da cui scendendo con il 41 è possibile tornare alla Tecchia da cui siamo partiti, descrivendo un interessante anello.
Inoltre passa il sentiero 33 che scende, a destra, verso le Gobbie, percorrendo una zona ricca di fenomeni carsici.
Dopo una breve sosta a 02h 59' scendiamo con il 33. Esso scende con di fronte il monte Pelato e a fianco piccoli faggi e a 03h 05' arriviamo a uno spiazzo panoramico sulla Apuane.
Segue una breve discesa a tornantini e poi entriamo decisamente nella faggeta, dove il sentiero scende ameno.
A 03h 26' arriviamo all'ingresso di una delle grotte di cui è ricca la zona e a 03h 33' siamo sulla marmifera che proviene da destra, dalle cave del Fondone alla base dell'Altissimo. Proseguiamo per pochi minuti e a 03h 40' abbiamo, sulla destra, il sentiero 41 per la Foce del Frate (l'ultimo tratto che andiamo a percorrere è comune ai sentieri 33 e 41).
Si segue adesso una mulattiera costruita durante l'ultima guerra per permettere di raggiungere facilmente il crinale e le strutture difensive della Linea Gotica. Il primo tratto è aperto e panoramico, in particolare su Sella e Macina, mentre a 03h 45' entriamo nuovamente nel bosco e scendendo nella mulattiera principale si innestano vecchie vie di lizza delle cave del Pelato.
A 04h siamo al piazzale delle Gobbie dove sostiamo un quarto d'ora. A 04h 14' prendiamo la strada in direzione della Galleria del Vestito. La attraversiamo in circa 8' con la dovuta prudenza, non essendoci illuminazione, comunque nel tratto lucchese c'è il marciapiede.
All'uscita vediamo a destra le cave alle pendici del Pelato che sono di nuovo attive e godiamo del panorama delle Apuane che questa strada offre ai passanti.
A 04h 42' sulla destra c'è una via di cava per la cava più bassa, cui arriva anche una vecchia via di lizza che vediamo bene più in basso. La strada attraversa altre brevi gallerie e passa a fianco di due spiazzi-sosta per picnic e a 05h 08' siamo al punto di partenza.
Si segue la strada provinciale Massa-Arni, si supera Antona e Campareccia con monumento al papa Giovanni XXIII e si arriva a Pian della Fioba (8km da Antona). Questo è un ben evidente slargo con alla destra l’ingresso dell’Orto Botanico Pellegrini e a sinistra le indicazioni per l’ex Rifugio Città di Massa. La strada continua con una galleria all’uscita della quale si trova subito il Sacrario a destra.
I tempi sono un po' allungati per le varie soste per fotografare. Qualche difficoltà lungo il sentiero 188 che va percorso con prudenza, in alcuni tratti, in caso di pioggia a causa delle pietre scivolose.
L'itinerario può essere modificato andando dal Passo degli Uncini, con il 143, fino al Passo dell'Angiola e da qua con il 41 a chiudere l'anello.
Comunque anche il tratto sulla strada è interessante per i panorami sulle Apuane e per le fioriture, infatti lungo la strada fiorisce, nella giusta stagione la rarissima Centaurea arachnoidea.
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