(MS-Carrara) COLONNATA-VERGHETO (860 m)-SORGENTE DEL CARRIONE (883 m)-LIZZA DEL PADRE NOSTRO-FOCE LUCCICA (1030 m)-VERGHETO-COLONNATA (in parte ANELLO)
Loc. di partenza: COLONNATA (530 m)
Loc. di arrivo: COLONNATA (530 m)
Dislivello mt.: 530
Tempo totale: 4h
Difficoltà: E
Punti d'appoggio: Colonnata
Rifornimento acqua: Colonnata
Tratti di ferrata: No
Sequenza sentieri: 38; 195; traccia NN; 172; 38
DATA ESCURSIONE: 16/10/2016 [IXLK]https://www.facebook.com/Escursioni.Apuane/photos/a.1985769234777600/1991301524224371/?type=3&theater[FXLK][TYLK]

Iniziamo l'escursione dal parcheggio situato all'inizio del paese (sono presenti le indicazioni a sinistra della strada principale). In alternativa si può parcheggiare alla base del paese e salire qualche centinaio di metri seguendo la strada.
Saliamo la scalinata che si trova di fronte al parcheggio e ci portiamo alla piazzetta principale di Colonnata, lastricata di marmo, dove è presente una fontana. Ci spostiamo verso destra e a 3' troviamo le indicazioni dei sentieri 38 e 195 (nelle vecchie cartine era 48). Il sentiero 195 va verso sinistra e sale alla Cima d'Omo e termina alla Case del Vergheto, ne percorreremo un tratto più avanti.
Adesso seguiamo il sentiero 38 diretto alle Case del Vergheto, Foce Luccica, Foce di Vinca e Vinca. Esso, nella parte iniziale, è una stretta strada asfaltata che passa per il borgo, fiancheggiata da abitazioni. Subito, a destra, si trova una delle rinomate larderie di Colonnata. Infatti questo borgo di cavatori è famoso per il prelibato lardo che viene stagionato in conche di marmo dopo essere stato aromatizzato con spezie ed erbe locali.
Saliamo e a 7' siamo presso l'Oratorio della Madonna Addolorata (XVI secolo), con bel campanile in pietra e marmo. Saliamo ancora qualche tratto ripido e a 10' lasciamo la strada per un sentiero cementato che ben presto diventa mulattiera.
Superiamo alcune costruzioni e una captazione per l'acqua potabile, dopo la quale proseguiamo nel bosco. Molto più in basso scorre, a destra, il Canale del Vento.
Saliamo leggermente e a 22' arriviamo a un ponte metallico sul Canale del Vento che attraversiamo. Sulla destra continua una traccia che trascuriamo, presso il ponte c'è una piccola costruzione che può servire da riparo in caso di pioggia. Adesso la salita si fa più ripida e dopo un centinaio di metri siamo a un bivio: a destra si sale a un costruzione usata dai pastori, noi invece continuiamo verso sinistra per tratto ripido e scalinato.
Poi il sentiero prosegue nel castagneto con lunghi tornanti meno ripidi, i castagni sono malati (vespa del castagno) per cui producono poche castagne.
Più avanti a 48' intravediamo tra le fronde la zona delle Cave di Gioia, ben visibili quando in inverno gli alberi perdono le foglie. Saliamo ancora e poco dopo troviamo l'indicazione di un raccordo per il sentiero 169 (Casette-Forno) verso destra.
C'è da dire che diverse tracce portano al sentiero 169 e attraversano il Pianello, che è una zona pianeggiante a castagni, situata nella cresta divisoria tra le valli di Forno e di Colonnata. È luogo di feste, di campeggio e di picnic e vi si accede per via asfaltata, piuttosto malmessa, da Forno.
Saliamo e a 55' siamo presso un grosso castagno dove, da destra, arriva una traccia diretta al 169 e alla strada asfaltata da Forno. Saliamo qualche tratto scalinato e troviamo le prime costruzione del Vergheto e a 01h 02' siamo alla maestà dedicata a Maria Santissima del Bon Consiglio e ben restaurata, di fronte c'è il nucleo principale delle case del borgo. Il panorama è splendido sullo Spallone del Sagro e sull’intera catena apuana dal Grondilice al Cavallo all’Altissimo e al Folgorito. Il Vergheto è un piccolo borgo, nel Comune di Carrara, costituito da un gruppo di case, alcune in abbandono altre invece restaurate e saltuariamente abitate dai proprietari, esso era sede di attività silvo-pastorali.
Lasciamo il Vergheto per ameno sentiero e poco dopo, presso uno spiazzo dove in passato ci fu una frana, vediamo verso mare il monte Maggiore e la Cava dei Campanili che ha ormai distrutto la cresta spartiacque tra il bacino marmifero di Colonnata e quello di Miseglia.
A 01h 05' siamo al bivio tra il sentiero 38 che prosegue verso destra per Foce Luccica (lo percorreremo al ritorno) e il 195 che si dirige alla Sorgente del Carrione e poi prosegue per la Cima d'Omo.
Noi seguiamo quest'ultimo, esso si sviluppa nel castagneto con saliscendi, ma è essenzialmente in falsopiano, qualche tratto è ricco di vegetazione, in particolare felci. Più avanti il sentiero porta ad alcune case panoramiche sul Sagro (01h 10'), la traccia continua e porta, con percorso diverso dal sentiero, alle Sorgenti.
Torniamo indietro e seguiamo la traccia segnata (il segno è su un albero) che porta verso sinistra. La deviazione non è molto evidente, ma si trova proprio prima di salire per le case facendo attenzione.
Meno di 5' dopo costeggiamo una cisterna per l'acqua, segue poi un tratto con molte felci e un po' di salita cui segueno falsopiano e saliscendi ameni.
A 01h 30' siamo alla cosiddetta Sorgente del Carrione. Questa è una fonte che si trova sotto un castagno centenario, il rigagnolo che sgorga da essa si immette nel Canale del Vento che andrà a formare il tratto del torrente Carrione conosciuto come Canale di Vendreta. Naturalmente la localizzazione è arbitraria e il Canale del Vento raccoglie le acque dalle pareti della vicina Cima d'Omo, Di certo è che questa fonte era usata dagli abitanti del Vergheto per approvvigionarsi d’acqua con un intelligente sistema di canalizzazione ormai scomparso. Dalla sorgente saliamo verso il crinale della Cima d'Omo.
Il primo tratto è ancora nel bosco tra le felci, poi si apre e il sentiero diventa scalinato. Sulla sinistra vediamo il crinale che dal Monte Carchio porta al Focoraccia e agli Uncini mentre a destra abbiamo le pendici del Sagro, in particolare lo Spallone.
Più in alto la scalinata termina per riprendere poi per pochi metri cui segue un tratto meno ripido che ci porta alla cresta della Cima d'Omo a 01h 53'. Di fronte a noi abbiamo la Cava dei Campanili e la costa e le cave del Monte Maggiore. A sinistra la Brugiana e dietro di noi tutte le Apuane dal Grondilice fino al Macina e oltre. Il sentiero 195 prosegue verso sinistra per la Cima d'Omo e poi scenderà a Colonnata.
Noi invece prendiamo la panoramica e facile cresta verso destra in leggera discesa. Poi scendiamo un po' e superiamo ruderi a sinistra e a 02h 03' siamo presso un interessante "forte": questo è un masso di marmo nel quale sono scavati molti fori per piri di legno e sono rimasti i segni che le corde hanno lasciato sul marmo stesso. I piri servivano per avvolgere le funi di canapa che trattenevano i blocchi di marmo che scendevano per la via di lizza. Presso il forte la via di lizza scendeva verso sinistra. Adesso noi la percorreremo in decisa salita fino a incontrare il sentiero 172. La via di lizza è conosciuta come Lizza del Padre Nostro e l'appellativo era il nome che i cavatori avevano dato al proprietario della cava in cui lavoravano.
Lungo il percorso vediamo numerosi fori per piri scavati nella roccia, alcuni con la caratteristica forma ottagonale. Dietro di noi si sviluppa la Cresta della Cima d'Omo e a destra abbiamo la zona di Foce Luccica e dietro le Apuane.
A 02h 16' lasciamo la via di lizza per spostarci verso destra su un ravaneto con una traccia che ci porta in 3' sul sentiero 172. Siamo nel punto più alto di questa escursione (1050m), il sentiero 172 proviene da Foce di Pianza e termina alla vicina Foce Luccica, al momento esso è chiuso poiché in zona Cava Vallini il suo percorso non è ben evidente per i lavori di cava.
Noi scendiamo adesso in direzione di Foce Luccica e apprezziamo il percorso della via di lizza con dietro la zona della Brugiana. Subito dopo la curva che ci porta presso la Foce conviene lasciare il sentiero (presente indicazione) per salire direttamente e più velocemente alla foce stessa mediante una traccia piuttosto inerbita. A 02h 24' siamo a Foce Luccica che è un intaglio alla base del cresta est del monte Spallone. È presente un’icona marmorea dedicata alla Madonna. Il luogo è ameno e molto panoramico sulle Apuane dal Sagro fino al monte Sella con in primo piano il monte Rasori e il Poggio di Navola, qua è anche presente una ricca fioritura di crochi quando è il periodo adatto.
Il sentiero 38 prosegue per la Casa Pisani, ben visibile, e per la Foce di Vinca, noi sostiamo 10’ poi torniamo indietro seguendo il sentiero 38 in discesa.
A 02h 42' siamo al bivio 172/38 (per quanto esistano altre possibilità di deviare a destra per il 172 stesso). Seguiamo il 38 per tratto adesso ricco di felci e aperto verso destra su Maggiore e via di lizza. Segue poi un tratto nel bosco piuttosto ameno in lieve discesa. Più avanti siamo di nuovo in tratto aperto con felci e passiamo presso un rudere, poi rientriamo nel bosco e poco dopo a destra scorgiamo, poco in basso, le costruzioni che si trovano sul sentiero 195.
A 02h 58' siamo la bivio dove chiudiamo l'anello e subito dopo siamo alle case del Vergheto. Scendiamo con il 38 fatto all'andata e a 04h 10' siamo al parcheggio dove terminiamo l'escursione.
Partendo da Carrara-est (viale Don Minzoni incrocio strada della Foce per Massa) si arriva a Codena (3 km), si tralascia il bivio per Bergiola Foscalina e si raggiunge Bedizzano (4 km). Si continua, attraversando una zona ricca di cave, raggiungendo Colonnata (7 km) dove la strada finisce. È possibile parcheggiare alla base del paese e salire a piedi al borgo percorrendo alcune centinaia di metri. Quando il traffico non è limitato, come può succedere in estate, si sale al paese dove c’è un parcheggio abbastanza capiente.
L’escursione è breve, semplice e molto panoramica. Il panorama dalle Case del Vergheto sulle montagne vicine è splendido e lo è, naturalmente, anche da Foce Luccica. Quest’ultima è nodo importante di sentieri che permette di programmare escursioni più lunghe per Vinca, per il monte Sagro e per la Cima d’Uomo. Di grande interesse è la breve via di lizza del Padre Nostro. Volendo è possibile visitare Colonnata e acquistare il suo famoso lardo dop in vendita in diverse larderie. Esistono poi alcuni rinomati ristoranti. La strada che porta a Colonnata percorre uno dei principali bacini marmiferi di Carrara con alcune cave molto spettacolari.

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