(LU-Fabbriche di Vergemoli) VALLICO SOTTO-VALLICO SOPRA (654 m)-SAN LUIGI (870 m)-FOCE PALODINA (1084 m)-MONTE PALODINA (1170 m)-FOCE POMPANELLA (940 m)-VALLICO SOTTO (480 m) (Anello)
Loc. di partenza: Vallico Sotto (480 m)
Loc. di arrivo: Vallico Sotto (480 m)
Dislivello mt.: 700
Tempo totale: 5h 30'
Difficoltà: E
Punti d'appoggio: Vallico Sotto, Vallico Sopra
Rifornimento acqua: Vallico Sotto, Vallico Sopra, San Luigi
Tratti di ferrata: No
Sequenza sentieri: mulattiera; 111; 136; sentiero di vetta; 136; 135/136; stradello; strada asfaltata
DATA ESCURSIONE: 02/06/2018 [IXLK]https://www.facebook.com/Escursioni.Apuane/photos/a.1985769234777600/1993032564051267/?type=3&theater[FXLK][TYLK]

L'escursione inizia dal borgo di Vallico Sotto, alla fine della strada, presso uno spiazzo parcheggio con fontana e lapide dei caduti in guerra.
Vallico Sotto è un borgo medioevale fortificato, già esistente nel X secolo. Le abitazioni in pietra sono arricchite da bei portali in pietra con stemmi estensi. La chiesa è intitolata a San Iacopo e origina da un eremo del XIII secolo, è ricca di bei dipinti e possiede un bel campanile.
Vallico Sotto fu centro per la lavorazione del ferro come Fabbriche e per questo attirò maestranze lombarde.
La nostra intenzione è salire a Vallico Sopra e poi a San Luigi e alla vetta del Monte Palodina (si legge Palòdina) per poi scendere a Foce Pompanella e, percorrendo un lungo sterrato nel bosco, tornare a Vallico Sotto.
Dal parcheggio entriamo subito nel borgo verso sinistra e, saliti pochi metri, dopo 1', troviamo le indicazioni della mulattiera che ci portano verso destra (da trascurare la traccia verso sinistra che esce subito dal borgo).
Ancora qualche minuto e siamo a un bivio dove dobbiamo prendere a sinistra in salita sempre nel borgo.
A 6' siamo presso una bella icona marmorea del 1674 posta su un vecchio muro. Continuiamo a salire e siamo sulla mulattiera e usciamo dal paese presso una bella casa con piscina.
Adesso il percorso, peraltro evidente, è segnato con segni blu.
Costeggiamo un muretto e a 11' entriamo nel bosco, superiamo una casa e a 16' incrociamo uno stradello che seguiamo verso destra in salita.
Subito dopo siamo presso alcune case ben sistemate e seguiamo la traccia verso sinistra che sale a un arco (22') cui segue un ponte sul modesto Rio Maggiore. Saliamo e vediamo in basso il borgo di Vallico Sotto e poi passiamo per le case della località Tagoli.
A 31' siamo alle prime case di Vallico Sopra e seguiamo i segni blu e dopo 3' siamo presso l'Oratorio di San Rocco. [Vallico Sopra è un borgo agro-pastorale citato sin dal X secolo anche se la zona era certamente abitata in epoca pre-romana. Ci sono due chiese, la parrocchiale di impianto romanico intitolata a San Michele Arcangelo (forse XII secolo) fuori del paese e l'Oratorio di San Rocco (XVII secolo) nel borgo.]
Proseguiamo e a 37' siamo sulla strada asfaltata dove transita il sentiero 111, sono presenti le necessarie indicazioni. Il sentiero 111 unisce il villaggio di San Luigi, verso cui siamo diretti, con la Tana di Casteltendine dopo cui si innesta nel 136. A destra il sentiero segue per un po' la strada asfaltata, passa di fronte alla chiesa di San Michele, e lascia la strada (diretta a San Luigi) in località Le Scalette. Noi seguiamo il sentiero 111 e saliamo. Subito sulla destra c'è una bella fontana con acqua freschissima e poi usciamo dal borgo.
Il percorso è una mulattiera in salita con tratti nel bosco o all'aperto, qualche tratto è anche ripido. A 50' siamo presso un gruppo di vecchie case, poco dopo, a 57', incrociamo uno stradello che trascuriamo.
A 01h 05' altri ruderi sulla sinistra con icona marmorea (1867) che promette 100 giorni di indulgenza, segue un tratto tra muretti e dopo 5' siamo sulla strada asfaltata che da Vallico Sopra porta a San Luigi (indicazione e cartello stradale). Saliamo per la strada con case sparse sia a destra che a sinistra, alcune sono ruderi, altre sistemate e abitate. Di fronte abbiamo il boscoso monte Palodina.
A 01h 19' siamo presso la Cappella di San Luigi Gonzaga (XVIII secolo). La stessa è stata restaurata dal Parco delle Apuane nel 2010 ed è destinata a bivacco e punto di orientamento per gli escursionisti. [San Luigi era un villaggio pastorale ben soleggiato, formato da case sparse tra faggi, castagni e terrazzamenti coltivati. Era quindi un alpeggio dei borghi sottostanti. Oggi l'attività agricola e pastorale è ridotta, ma rimane qualche famiglia che la porta avanti e diverse abitazioni sono state restaurate.] Presso la cappella ci sono alcune costruzioni e i lavatoi con fontana. Qua arriva il sentiero 136 da Cardoso per la panoramica Croce, esso termina a Foce Pompanella e lo seguiremo fino a quest'ultima foce. Inoltre sulla destra sale una strada asfaltata da cui si stacca una traccia per la vetta del modesto boscoso Monte Penna (990 m).
Noi adesso saliamo per tratto erboso davanti alla cappella e poi curviamo decisamente a sinistra per tratto sterrato. A 01h 25' abbiamo sulla destra una captazione dell'acquedotto, dietro di noi buona vista sul Penna e sulle sue pareti rocciose. Lungo il percorso fioriture di cardi e di saponaria.
A 01h 32' prendiamo a salire con decisione e poco dopo entriamo nel bosco, continuando l'erta salita. Nella parte più alta siamo in una faggeta con esemplari molto belli.
A 02h' arriviamo a Foce Palodina (indicazioni e cartellone informativo). Prendiamo verso destra per evidente traccia segnata nel bosco, più avanti i faggi lasciano il posto a un boschetto di betulle. Infine usciamo dal bosco e, per tratto erboso con qualche roccia affiorante, in pochi minuti, siamo alla vetta a 02h 17'.
La vetta è segnata con una croce di legno. Il monte si trova sullo spartiacque tra le valli della Turrite Cava e della Turrite di Gallicano, fa parte delle Alpi Apuane di cui costituisce la più importante delle vette orientali. Il panorama è aperto sulle Apuane, sull'Appennino e sulla Garfagnana che è sotto di noi. Oggi la visibilità è veramente carente comunque dalla vetta si vedono bene il Monte Croce, il Forato, il gruppo delle Panie, Fiocca, Sumbra, Tambura e Pisanino. Ben evidente è Gallicano, la zona industriale di Fornaci di Barga e Barga stessa. Inoltre si vede bene il borgo di Trassilico con i resti della Rocca Estense e il Monte Penna con San Luigi.
Ricordiamo, inoltre, che la zona del Palodina è oggi un Sito di Interesse Regionale (SIR) con interessanti emergenze naturalistiche e faunistiche, grotte e zone umide che meritano protezione.
Dopo una decina di minuti torniamo indietro e a 02h 40' siamo nuovamente alla Foce Palodina e prendiamo verso destra in discesa per portarci alla Foce Pompanella.
Adesso costeggiamo le pendici boscose del Montaprato inizialmente con ripida discesa. A 02h 51' il sentiero diventa un ampio stradello nel bosco e la discesa è meno ripida. In alcuni punti sul sentiero scende acqua da canalini dalle pendici del Montaprato e in qualche caso bisogna salire per roccette portate giù dalla forza delle acque.
A 03h 27' il sentiero si innesta nel 135 che unisce Palagnana (Comune di Stazzema) con Trassilico (Comune di Gallicano). Noi adesso saliamo verso sinistra, percorrendo un tratto comune ai sentieri 135 e 136. Invece verso destra si scende a Trassilico.
Il percorso è un ampio sterrato carrozzabile e a 03h 39' siamo a Foce Pompanella. Il luogo è ben panoramico sulle Panie, non oggi a causa delle nuvole e della foschia. Il sentiero 135 prosegue verso Foce Monda, Alla Margine (San Pellegrinetto) e Il Termine da cui scende a Palagnana.
Noi invece scendiamo sulla sinistra per ampio sterrato nel bosco. Ricordiamo che questo anello che stiamo percorrendo è chiamato Sentiero del Lupo perché lo stesso è stato avvistato e ha lasciato i segni del suo passaggio. La presenza di questo animale è ormai accertata da qualche anno nel parco, avvertiamo che il lupo ha paura dell'uomo e quindi non c'è pericolo di assalti.
Il percorso è adesso tutto in discesa nel bosco ed è piuttosto noioso. A 04h 03' evitiamo una deviazione verso sinistra. Continuiamo la discesa e a 04h 30' costeggiamo una proprietà recintata che rimane sulla destra che fa parte di una azienda agricola, in realtà è un castagneto con sottobosco di felci e piccola costruzione. 5' più avanti tralasciamo una traccia che sale a sinistra e poco più avanti compaiono frecce blu che dobbiamo seguire, forse segni di una corsa podistica.
A 04h 43' il fondo dello stradello si fa asfaltato e più avanti c'è una traccia per l'Azienda la Fornace e per Fabbriche di Vallico.
Più avanti evitiamo un'altra deviazione in salita. A 04h 55' siamo presso una captazione dell'acquedotto con fonte. 5' più avanti c'è un campo di pannelli fotovoltaici.
A 05h 04' siamo in località Le Polle dove sono delle case e altre sono pochi minuti più avanti. Continuiamo a scendere mentre il panorama si apre e ben presto vediamo il Monte Penna, Vallico Sopra e Vallico Sotto.
A 05h 18' siamo sulla strada principale. A sinistra si sale a Vallico Sopra, noi scendiamo e dopo 4' curviamo a sinistra per Vallico Sotto e a 05h 25' chiudiamo l'anello.
[Chi non volesse descrivere l'anello può, dalla vetta del Palodina, tornare indietro per lo stesso itinerario, magari dedicando un po' di tempo alla visita dei borghi attraversati.]
Da Lucca si segue la SS 12 direzione Ponte a Moriano, si passa presso Borgo a Mozzano (22 km), poi si prosegue con la SP 20 in direzione Gallicano. La si lascia a 31 km per andare a Fabbriche di Vallico (SP37) 37,6 km. Si prosegue poi per Vallico Sotto e la piazzetta dove termina la strada (40,6 km). La strada per Fabbriche costeggia il lago artificiale simile a un fiordo e supera tre brevi gallerie molto strette dove passa un'auto alla volta. Da Castelnuovo Garfagnana si segue la SR445 fino a Campia (7,2 km), poi la SP20 per Gallicano e Bolognana, dopo le quali c'è il bivio a destra per Fabbriche di Vallico (16,4 km) e Vallico Sopra (26,1 km). Dalla costa è preferibile raggiungere Lucca in autostrada e seguire il percorso descritto.
Questo anello riguarda una zona periferica delle Apuane e sale alla panoramica vetta del Monte Palodina. Non ci sono difficoltà, buona parte del percorso è tracciata o è su sentieri CAI, mentre il resto è su stradelli o mulattiere evidenti.
Di grande interesse sono i borghi di Vallico Sotto e Sopra e l'alpeggio di San Luigi. La zona percorsa è ormai stabilmente abitata dal lupo che lascia qua e là i sui segni.
Chi non volesse percorrere l'anello può limitarsi a salire in vetta al Palodina e tornare indietro per la stessa strada, avrà tempo per visitare gli interessanti borghi attraversati.

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