(LU-Stazzema) RETIGNANO–PASSO DELL'ALPINO–RIFUGIO DEL FREO (mt.1180)-PASSO DELL'ALPINO-LEVIGLIANI–AGRITURISMO LE POIANE-RETIGNANO (Anello)
Loc. di partenza: RETIGNANO (mt.396)
Loc. di arrivo: RETIGNANO (mt.396)
Dislivello mt.: 784
Tempo totale: 7h
Difficoltà: EE
Punti d'appoggio: Retignano – Rifugio Del Freo – Levigliani- Le Poiane
Rifornimento acqua: Retignano – Rifugio Del Freo – Levigliani- Le Poiane
Tratti di ferrata: No
Sequenza sentieri: 123 – 123 bis – 122 – 129 – 122 – 9 – strada per Levigliani e poi Cipollaio – stradello per “Le Poiane”- 123
DATA ESCURSIONE: 27/07/2008 [IXLK]https://www.facebook.com/Escursioni.Apuane/photos/a.1985769234777600/1993023707385486/?type=3&theater[FXLK][TYLK]

La strada porta davanti alla chiesa di Retignano, da cui parte il sentiero 123 per le Scalette, il Passo dell’Alpino e la Foce di Mosceta.
Il sentiero sale presso l’edifico di fronte alla chiesa stessa e attraversa di nuovo la strada asfaltata poco sopra incontrando una prima maestà con immagine sacra del 1665, restaurata nel 1874.
Saliamo per uno stradello, avendo la chiesa sotto, e a 6’ incontriamo un’altra maestà con la madonna col bambino e poi entriamo in un boschetto di castagni.
Poi sulla destra una casa e a 10’ la visuale si apre sul monte Corchia, incontriamo alcuni recinti uno dei quali per la custodia dei cavalli, presso il quale ancora una maestà, dopo la quale saliamo a destra per un cementato, dopo il quale inizia il sentiero che in 1’ ci porta nel bosco.
Prima di esso sulla destra inizia un sentiero segnato di blu (che incontreremo più in alto) diretto al Monte Alto, che è una modesta cima che si trova nelle vicinanza.
Il sentiero sale, inizialmente in modo lieve, e a 16’ incontriamo una maestà, poco dopo una casetta e, a 24’, l’indicazione per l’agriturismo “Le Poiane” che si trova pochi metri sotto sulla sinistra.
Ancora altre case e ruderi a 30’ e 39’, presso questi ultimi saliamo a sinistra e a 50’, presso un altro rudere c’è un bivio.
Il sentiero 123 continua in avanti, mentre sulla destra, verso l’alto, si stacca un sentiero non numerato, ma ben segnato sugli alberi.
Presso i ruderi su una pietra è indicato un “monte Alto”, che si fatica a leggere, quindi è necessario fare attenzione per non perdere il bivio.
Il sentiero adesso sale abbastanza ripidamente per poi diventare più tranquillo.
A 59’ siamo su uno spiazzo erboso nel quale è facile perdersi quando l’erba è alta, basta però seguire il crinale sulla sinistra per circa 1’ per rientrare a destra nel bosco, presso una pozza.
Ancora qualche minuto (1h 05’) e troviamo il bivio con il sentiero blu che avevamo incontrato all’inizio dell’escursione e che arriva da destra.
Dopo 2’ un altra indicazione sulla roccia indica il monte Alto sulla destra, mentre Mosceta è indicata in avanti.
La zona del modesto monte Alto (911m) è detta Gordici ed ha un certo rilievo poiché è un ambiente carsico ricco di grotte e di doline. Subito dopo inizia una zona a pineta, a 1h 11’ usciamo e la visuale si apre sul Forato, Nona, Matanna e dietro sul piccolo monte Alto.
Si sale per un breve crinale e a sinistra vediamo il Corchia, poi rientriamo nel bosco ed a 1h 31’ c’è una sorta di passo, scendiamo a sinistra fino ad incontrare sulla roccia la scritta 123 bis che indica le Scalette.
In realtà il sentiero 123 per le Scalette continua presso il bivio di cui ho detto prima, ma poi si perde per un canalone sassoso, per cui presumo che la deviazione da noi fatta sia proprio il 123 bis. C’è da dire che questo sentiero è poco segnato ed è stato trascurato da molti anni.
Iniziamo la ripida salita a 1h 37’ ed impieghiamo 10’ a concluderla, questa salita deve essere evitata quando c’è pioggia e neve, perchè potrebbe rivelarsi insidiosa.
Dopo la salita siamo su una cresta molto panoramica sui monti circostanti ed i paesi di Levigliani e di Terrinca, che seguiamo in quota per poi scendere (2h 10’) ed arrivare ad una sella (2h 29’) alla base di un monticello che dobbiamo aggirare.
Saliamo nuovamente e a 2h 36’ troviamo un ripido canalino (le Scalette - mt.1000ca.) che saliamo agevolmente, al quale seguono alcuni brevi tratti nel bosco ombroso un po’ esposti, ma non difficoltosi.
Finalmente a 2h 47’ arriviamo all’aperto su una prateria esposta al sole e molto panoramica anche sulla Pania della Croce.
La zona era in un lontano passato coltivata, oggi è abbandonata e predomina il paleo con i resti delle fioriture degli asfodeli che hanno completamente colonizzato la zona.
Il sentiero è un po’ nascosto dal paleo, ma la direzione è molto chiara e non c’è possibilità di errore e, comunque, i segni non mancano.
Mantenendoci in direzione Pania vediamo una grossa betulla con un segno ben evidente cui arriviamo a 3h 01’.
Ancora pochi minuti e siamo all’imbocco con il sentiero 122 che proviene sulla destra da Pruno. Questa zona è la Foce di Borra Larga (proprio sopra la cava dell’Ussaccio) da cui si gode di una bella vista sulla strada a tornanti per le cave del Corchia, sul mare e sui tre paesi di Levigliani, Terrinca e Basati che appaiono allineati e sulla destra abbiamo una bella rupe.
Continuiamo per il sentiero ancora nel paleo che poi diventa ben visibile e a 3h 41’ siamo al passo dell’Alpino (mt.1080) al quale arriva il sentiero 9 delle Voltoline, che faremo al ritorno.
Saliamo per rocce scalinate un breve tratto conosciuto per le numerose lapidi che, in passato, hanno dato origini a polemiche e a 3h 51’ siamo ad una maestà dalla quale possiamo ammirare la mole imponente della Pania.
La maestà è stata restaurata nel 1986.
Il sentiero continua ameno a mezza costa ed in pochi minuti entra in un’abetaia (3h 56’) da cui esce alla Foce di Mosceta (mt.1170 - 4h) dove è presente un’altra maestà e numerose indicazioni di sentieri.
Salendo a destra in pochi minuti siamo al rifugio Del Freo (mt.1180 - 4h 07’).
Ci fermiamo per rifocillarci e rinfrescarci alla fonte. Poi partiamo seguendo la strada fatta all’andata fino al Passo dell’Alpino al quale perveniamo in 23’, poi scendiamo sulla destra per le Voltoline che sono un tratto a tornanti che fanno salire abbastanza ripidamente dall’ingresso dell’Antro del Corchia (860m) al passo dell’Alpino.
A 54’ finiamo le voltoline e siamo sulla marmifera che a sinistra porta all’ingresso dell’Antro del Corchia (grotta turistica che merita sicuramente di essere visitata) che raggiungiamo in 1’ da qua scendiamo per la strada asfaltata di recente che porta alla piazzetta del paese di Levigliani, che raggiungiamo in mezz’ora (mt.582 - 1h 26’).
Il percorso prosegue sulla strada: inizialmente andiamo a sinistra della piazzetta per una strada ripida che ci porta a 1h 38’ sulla strada principale (quella per il Cipollaio) che prendiamo a sinistra. Dopo 5’ una maestà sulla destra e poco dopo (1h 46’) troviamo l’indicazione della strada per l’agriturismo “Le Poiane” la quale sale, a sinistra, nel bosco, costeggiando ruderi ed abitazioni in buon stato di conservazione.
A 2h 05’ arriviamo all’agriturismo dal quale basta salire pochi metri per riprendere il sentiero 123 presso l’indicazione “Le Poiane”(mt.450) vista in mattinata.
A 2h 23’ siamo fuori del bosco, presso i cavalli e a 2h 27’ siamo all’auto. Andata 4h 07’, ritorno 2h 27’.
Da Seravezza si prosegue sulla strada provinciale per Castelnuovo Garfagnana (strada del Cipollaio), si lascia sulla destra il bivio per Ponte Stazzemese, e si arriva poco dopo alla deviazione per Retignano (9 km da Seravezza): la strada a tornanti arriva presso la chiesa (1,5 km) dove è facile trovare parcheggio.
Percorso non molto frequentato esistendo itinerari molto più agevoli per arrivare al passo dell’Alpino.
Il sentiero 123 in certi tratti è faticoso (zona Scalette) ed è inadatto ad essere percorso in inverno e, comunque, è consigliato solo ad escursionisti esperti.
Il sentiero dovrebbe essere curato e segnato meglio.
Un certo interesse geologico-naturalistico lo riveste la zona carsica di Gordici alle pendici del modesto monte Alto, per la presenza di grotte e doline.
Per il resto nelle zone aperte si godono bei panorami sulla zona dei monti Forato, Nona, Croce, Procinto.
Notevoli sono poi la Foce di Borra Larga, il passo dell’Alpino e la Foce di Mosceta con l’imponenza della Pania della Croce.
Molto interessante è poi il tratto delle Voltoline e l’antro del Corchia che da solo merita una gita per visitarlo, il percorso è infatti molto rispettoso dell’ambiente e poco antropizzato, la visita guidata dura 2 ore.

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