(LU-Stazzema) PASSO DI CROCE-STRADA PER FOCIOMBOLI-TORBIERA-PUNTATO-COL DI FAVILLA (940mt)
Loc. di partenza: STRADA PER FOCIOMBOLI (M.1270)
Loc. di arrivo: COL DI FAVILLA (M.940)
Dislivello mt.: 330
Tempo totale: 3h
Difficoltà: E
Punti d'appoggio: Rif. La Quiete loc. Prati del Puntato
Rifornimento acqua: Rif. La Quiete loc. Prati del Puntato - fonti lungo il percorso.
Tratti di ferrata: No
Sequenza sentieri: 11
DATA ESCURSIONE: 29/12/2007 [IXLK]https://www.facebook.com/Escursioni.Apuane/photos/a.1985769234777600/1993022017385655/?type=3&theater[FXLK][TYLK]

[ILK]PaduleFociomboli.html[FLK]Qui[TLK]un approfondimento su Padule di Fociomboli.

[ILK]ColDiFavilla.html[FLK]Qui[TLK]un approfondimento su Col di Favilla.


Si sale lungo lo sterrato dove si è parcheggiato la macchina, sotto le guglie del Monte Corchia, ed in breve si arriva al valico di Fociomboli.
Un palo con le indicazioni dei sentieri ed i tempi di percorrenza (?) ci indica sulla sinistra lo stradello della forestale che scende in comune con il sentiero nr.11, tra il versante Sud-Est del Monte Freddone e quello Nord del Corchia.
Si percorrono alcune decine di metri, finchè, appena oltrepassata una marginetta sulla sinistra, notiamo, sulla destra, il segnale biancorosso del sentiero che taglia, facendo da scorciatoia, i tornanti dello stradello.
Stradello sul quale ci ritroviamo poco più in basso e che seguiamo fino a raggiungere, questa volta sulla nostra destra, una seconda marginetta.
Qui abbandoniamo definitivamente lo sterrato, che prosegue dritto, per scendere, a sinistra, sempre seguendo il segnavia nr.11, alla torbiera di Fociomboli (m.1150).
In pratica unica area umida delle Apuane, con un'estensione di circa un ettaro, grazie agli strati impermeabili del suo sottosuolo, questa raccoglie, trattenendole, le acque che scendono dalle pareti circostanti, dando origine a diverse specie botaniche.
Dopo la visita d'obbligo alla torbiera, si prosegue scendendo per un breve tratto la sinistra orografica del Canale delle Fredde, che qui ha origine, fino ad attraversarlo nei pressi di una piccola costruzione di blocchetti di cemento.
In circa 20 minuti si arriva così ai Prati di Puntato (m.1050), borgo abbandonato, un tempo pascolo estivo dei pastori di Terrinca.
Il posto è incantevole: declivi prativi soleggiati dai quali si ha una vista stupenda del Pizzo delle Saette, della Pania della Croce, del Corchia, del Freddone, del Sumbra, fino, in lontananza, degli Appennini.
Giunti di fronte alla chiesina del Puntato, si svolta a destra.
In questo tratto il sentiero nr.11 procede in comune con il nr.128 per circa 10 minuti, poi il 128 prenderà a destra e proseguirà fino alla Foce di Mosceta, mentre il nostro nr.11, continuerà dritto scendendo in un canalone tra faggi e castagni, e dopo aver attraversato un paio di corsi d'acqua in rapida successione, risalirà fino al borgo, anche questo abbandonato, di Col di Favilla (m.940).
Qui ci si può riposare sulle panche intorno alla ristrutturata chiesa, per riprendere, dopo una breve visita al piccolo, caratteristico cimitero, la via del ritorno, ripercorrendo, all'inverso, quella dell'andata.
Dal casello autostradale Versilia della A12, si seguono le indicazioni per Seravezza, raggiunta la quale si prosegue lungo la SP10 del Cipollaio, fino ad oltrepassare le deviazioni per Levigliani prima, e per Terrinca poi, poco dopo la quale (1Km circa), si prende la strada sulla destra, che, salendo tortuosamente, ci porta in circa 6 km, dapprima, al Passo Croce, e quindi allo sterrato, dove, in uno degli spiazzi che si trovano ogni tanto slla sinistra, si può lasciare l'auto.
Dall'uscita Versilia si percorrono circa 30 km.


Dalla Garfagnana si deve raggiungere Castelnuovo Garfagnana e poi prendere la SP13 che conduce a Isola Santa e ad Arni. Si ignora, a destra, la deviazione che porta ad Arni, si oltrepassa la Galleria del Cipollaio e, prima di arrivare alla deviazione per Terrinca, si prende a sinistra la strada che sale a Pian del Lago e Passo Croce. Raggiunto Passo Croce si prosegue per lo sterrato che conduce a Fociomboli, per parcheggiare l'auto in uno degli spiazzi che si trovano sulla sinistra della carreggiata.
Una breve, facile passeggiata per tutti, in uno dei posti più caratteristici delle Apuane.
Possibilità di osservare la particolare flora della torbiera e di avvistare, soprattutto di buon mattino sulle pendici del Monte Freddone, gruppi di mufloni.
Molte le marginette che costeggiano il sentiero.
Si consiglia di effettuare l'escursione nel periodo Aprile-Ottobre. In inverno bisogna fare molta attenzione ai lastroni di ghiaccio lungo il sentiero, e già presenti anche lungo lo sterrato sul quale si parcheggia l'auto.

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