(MS-Massa) COLLE DELLA TECCHIA–LA STREGA-CANAL D'ANGIOLA–FOCE DEL FRATE–MONTE PELATO (mt.1330)–COLLE DEL VESTITO–COLLE DELLA TECCHIA (Anello Cresta del Pelato)    
ATTENZIONE!!!
Si raccomanda di consultare sempre lo stato dei sentieri poco prima di intraprendere l'escursione (Voce Menù "Sentieristica") oppure, ancor meglio, di informarsi contattando le Sezioni CAI cui spetta la manutenzione dei singoli sentieri.

Località di partenza:

COLLE DELLA TECCHIA (mt. 879)

Località di arrivo:

COLLE DELLA TECCHIA (mt. 879)

Dislivello mt.:

428

Tempo totale:

5h 15’

Difficoltà

EE

Punti di appoggio:

Bar Ristorante le Gobbie

Rifornimento acqua:

NO

Tratti ferrata:

No

Sequenza sentieri:

41 – non numerato - strada

Tipologia percorso:

ND

Immagini del percorso (18)
Disclaimer
Descrizione itinerario
Escursione del 01/05/2009



Qui un approfondimento sul Monte Pelato.

Arrivati a Pian della Fioba, dove si trova un famoso orto botanico, si supera una galleria e, subito dopo, a destra si parcheggia in uno spiazzo di fronte al Sacrario di Tecchia dedicato ai caduti della Linea Gotica.
Detto sacrario si trova al Colle della Tecchia (mt.879) così chiamato per lo strapiombante dirupo sul quale si articola l’Orto Botanico.
Seguiamo un largo stradello e dopo pochi metri troviamo le indicazioni di due sentieri: il 41 per il Passo d’Angiola o Foce del Frate ed 188 per il Passo della Greppia. Noi prendiamo il 41 a sinistra che sale ameno tra belle fioriture di asfodeli e ginestre.
A sinistra abbiamo la catena delle Apuane con il Sagro, il Grondilice, il Contrario, il Cavallo, la Tambura ed il Sella, invece a destra la Cresta dal Carchio al Focoraccia, al Passo del Pitone e a quello della Greppia.
Il sentiero poi si fa più ripido e cominciamo ad avere di fronte la Cresta degli Uncini e a perdere il panorama a sinistra.
A 24’ arriviamo ad un bel ripiano roccioso cui segue un tratto di sentiero più tranquillo.
A 35’ il sentiero riprende a salire tra gli alberi tra cui compaiono anche dei pini.
A 47’ sulla sinistra compare la bella mole rocciosa della Strega detta così perchè il suo profilo somiglia alla faccia di una vecchia dal naso adunco. Continuiamo ancora pochi minuti e siamo alla base del Canal d’Angiola che sale per agevoli voltoline, aumentando progressivamente la ripidità. In alto percorriamo sfasciumi.
Ad 01h 24’ siamo alla Foce del Frate o Passo d’Angiola (mt.1307) dove sostiamo brevemente.
Il luogo è molto panoramico sul mare e sul Fiocca e Sumbra.
Qua il sentiero 42 (in realtà con la nuova numerazione ancora 41) scende ad innestarsi con il 33 che proviene dalle Gobbie mentre il 143 si dirige a destra al Passo degli Uncini ed al Monte Altissimo. Presso la foce si trova un curioso monolite che dà il nome al passo.
Ora prendiamo a sinistra per tracce di sentiero senza segni per seguire la cresta del monte Pelato.
La cresta è straordinariamente panoramica sulla zona delle Apuane che va dal monte Maggiore fino al Sumbra e poi sulle Panie e sul vicino monte Altissimo oltre che sul mare.
All’inizio troviamo una trincea della linea gotica e poi scendendo e risalendo arriviamo a 01h 55’ ad un bel cippo marmoreo che fa parte della linea di confine tra le province di Massa-Carrara e di Lucca (come l’intero crinale).
Il crinale roccioso continua fino ad arrivare ad un altra sommità con un ometto a 02h 06’, qua scendiamo un tratto breve con alberi ed arbusti, mantenendoci a destra, per poi riprendere il filo della cresta.
A sinistra abbiamo il versante massese con ben visibile in basso la strada e le vicine cave, a destra l’Altissimo e le Gobbie.
La cresta è divertente e non difficile e ci porta a 02h 37’ alla vetta dove c’è un ometto ed una scritta ormai sbiadita con l’indicazione: Monte Pelato 1330 metri.
Il luogo è incantevole con ricca fioritura specialmente di orchidee, sostiamo per un quarto d’ora circa e a 02h 55’ continuiamo, in discesa, mantenendoci sul versante destro della cresta.
A 03h 07’ arriviamo ad un piccolo pianoro sopra una cava, qua troviamo segni molto sbiaditi che ci fanno scendere sulla destra per le pendici del monte verso le Gobbie.
La discesa è agevole su rocce ricchissime di orchidee e ci porta fino ad una marmifera a 03h 53’ presso una torretta dove arriva un grosso tubo metallico.
Lungo il percorso abbiamo visto una vecchia trincea (03h 19’) ed una vasca per la raccolta dell’acqua. Penso sia possibile scendere anche con altri percorsi, ma i segni sbiaditi del sentiero ben presto si sono persi ed abbiamo seguito la via più agevole.
La Torretta si trova presso una cava ancora operante, noi scendiamo per la marmifera tenendoci a sinistra di un altro rudere vicino mentre la marmifera di destra porta verso il sentiero 33.
A 04h 04’ siamo alla sbarra della cava ed abbiamo di fronte l’inizio del sentiero 150 per la Cresta del Vestito ed il Passo di Sella, noi continuiamo a sinistra per il Passo del Vestito per un ampio stradello e a 04h 07’ siamo al Passo da cui scende il sentiero 162 per Renara, a sinistra in pochi metri, seguendo un piccolo sentiero, siamo all’ingresso di un mini-bunker della Linea Gotica.
Torniamo indietro e seguiamo la marmifera che porta all’ingresso est (1045m) della Galleria del Vestito a 04h 24’ che attraversiamo con molta prudenza in 10’. Poi scendiamo per la strada superando altre brevi gallerie.
A 05h 12’ siamo all’auto.
Viste su mappa: Come arrivare e Itinerario
Si segue la strada provinciale Massa-Arni, si supera Antona e Campareccia con monumento al papa Giovanni XXIII e si arriva a Pian della Fioba (8km da Antona). Questo è un ben evidente slargo con alla destra l’ingresso dell’Orto Botanico Pellegrini ed a sinistra le indicazioni per l’ex Rifugio Città di Massa. La strada continua con una galleria all’uscita della quale si trova subito il Sacrario a destra.
Note
la cresta del monte Pelato è particolarmente panoramica e piuttosto trascurata dagli escursionisti. Invece offre panorami mozzafiato specialmente in giornata di buona visibilità, sia sul mare che sui monti vicini dal Sagro fino al Fiocca dei quali permette di riconoscere particolari come paesi, valli, canali, cave, vie di lizza e costruzioni varie. In particolare la ritengo un balcone panoramico privilegiato sulla valle di Renara, sul Sella e sul Macina.
L’escursione permette di entrare in contatto con il lavoro delle cave e con le trasformazioni irreversibili che lo stesso ha causato all’ambiente apuano. La cresta non è difficile, ma chi volesse può tornare indietro dopo la seconda vetta evitando il tratto più aereo, ma agevole.
Arrivati sulla strada è possibile risalire con il sentiero 33 al Passo degli Uncini e scendere fino al Passo della Greppia, dal quale con il 188 richiudere l’anello al Colle della Tecchia. Chi volesse seguire il percorso da noi indicato tenga presente che può essere utile una torcia in galleria per segnalare la nostra presenza.
L’escursionista può terminare la giornata con una visita all’ottimo Orto Botanico Pellegrini di Pian della Fioba.