(LU-Stazzema) LEVIGLIANI–PASSO DELL'ALPINO–FOCE DI MOSCETA–MONTE CORCHIA(1678m)–CAVA–PASSO DI CROCE(1149m)–strada–LEVIGLIANI(Anello)
ATTENZIONE!!!
Si raccomanda di consultare sempre lo stato dei sentieri poco prima di intraprendere l'escursione (Voce Menù "Sentieristica") oppure, ancor meglio, di informarsi contattando le Sezioni CAI cui spetta la manutenzione dei singoli sentieri.

Località di partenza:

Levigliani (582m)

Località di arrivo:

Levigliani (582m)

Dislivello mt.:

1096

Tempo totale:

7h 15'

Difficoltà

E

Punti di appoggio:

Levigliani – Rifugio Del Freo

Rifornimento acqua:

Levigliani – Rifugio Del Freo

Tratti ferrata:

No

Sequenza sentieri:

9 – sent. di vetta non numerato – via di cava – strada asfaltata

Tipologia percorso:

ND

Immagini del percorso (25)
Disclaimer
Descrizione itinerario
(DATA ESCURSIONE: 02/06/2009)



Qui un approfondimento sul Monte Corchia.

NB: Nelle note sono indicate le alternative al ritorno a Levigliani con la strada.

Partiamo dalla piazzetta di Levigliani, dove è possibile parcheggiare e dove c’è una bella fonte di acqua fresca.
Da qua saliamo subito per la ripidissima strada, recentemente asfaltata, che porta all’Antro del Corchia (grotta turistica che merita sicuramente di essere visitata).
La strada sale mediante una serie di ripidi tornanti costeggiando il Canale delle Volte.
Subito all’inizio c’è una maestà piuttosto recente e qualche rara abitazione.
Si vede bene la zona che dobbiamo raggiungere dove si trovano alcune cave, in particolare quella dell’Ussaccio con il suo ravaneto.
Lungo il percorso molte belle fioriture sulle rocce. A 46’ siamo all’ingresso dell’Antro continuiamo a sinistra per la marmifera non più asfaltata e a 50’ inizia il tratto delle Voltoline.
Questa è una mulattiera a tornantini molto panoramica e ricca di fioriture che porta a 01h 22’ al Passo dell’Alpino dove arriva il sentiero 122 da Pruno sul quale si innesta, poco prima, il 123 da Retignano.
Il sentiero continua a sinistra su rocce scistose scalinate e questo tratto è noto per le numerose lapidi dedicate a caduti in montagna, a 01h 31’ siamo ad una maestà (restaurata nel 1986) da cui iniziamo a vedere la Pania, avendo cambiato versante.
Il sentiero continua ameno a mezza costa ed in pochi minuti entra in un’abetaia da cui esce alla Foce di Mosceta a 01h 49’ dove è presente un’altra maestà e numerose indicazioni di sentieri.
Saliamo a sinistra ed in pochi minuti siamo al vicino rifugio Del Freo.
Qua seguiamo le indicazioni per il monte Corchia: il sentiero, ben indicato, sale a sinistra.
Iniziamo a salire a 01h 59’ seguendo segni bianco-rossi che poi, in alto, diverranno blu.
Il primo tratto di sentiero è in un bosco fitto di abeti e poi esce per una bella prateria che ci porta a 02h 09’ in alto con bella vista sulle Voltoline ed il Passo dell’Alpino.
Continuiamo qualche minuto e vediamo l’indicazione del sentiero verso sinistra, questa indicazione è stata messa da poco per evitare che l’escursionista prosegua in avanti per altro sentiero, non segnato, che porta a cave abbandonate dalle quali è comunque possibile ascendere al monte.
Saliamo per sfasciumi di marmo un tratto molto panoramico sia sulla Pania che sulla zona di Levigliani e a 02h 52’ siamo presso una casetta ad uso dei cavatori che si trova sulla destra.
Dopo 7’ saliamo un lastrone di marmo e poi saliamo per roccette che ci portano alla cresta terminale molto larga ed agevole.
A 03h 16’ siamo ai ruderi del bivacco Lusa Lanzoni (1640m) degli speleologi, distrutto anni fa per protesta.
Infine a 03h 16’ siamo in vetta.
Il luogo è particolarmente panoramico sull’intera catena apuana e sul litorale.
Qua è stata posta di recente una croce da alcuni soci del Cai di Viareggio.
Sostiamo solo 10’ per mangiare qualcosa e poi scendiamo in direzione dell’Antecima.
A 03h 49’ siamo alla sella più bassa prima di salire all’antecima, qua scendiamo a sinistra per andare alla cava dei Tavolini, senza un itinerario preciso, ed in breve siamo sulla marmifera che seguiamo. A 04h 19’ la marmifera si affaccia sul litorale e segue un tratto molto interessante con gallerie scavate nella roccia, pinnacoli maestosi e bellissimi panorami.
A 04h 32’ siamo all’inizio del sentiero, segnato di blu, per il canale del Pirosetto che si dirige a destra.
Esso segue di pochi metri l’ultima galleria e precede di poco il pannello verde da cui, a sinistra, scende un altro sentiero per il Passo Croce.
Noi continuiamo a scendere per la marmifera godendo dei bei panoramici sul Sumbra, Freddone, Altissimo ed altri monti.
A 04h 53’ siamo alla sbarra della strada marmifera ed a 04h 58’ siamo al Passo di Croce presso una maestà dedicata a Fortunato Cocci. Sostiamo qualche minuto a rifocillarci ed a 05h 12’ scendiamo per la strada.
A 05h 31’ incontriamo la maestà Giannelli-Olobardi.
Il percorso in discesa presenta begli scorci panoramici sul Corchia e costeggia abitazioni in buon stato di conservazione ed a tratti è fresco per gli alberi che circondano la strada.
A 05h 35’ siamo presso l’Agriturismo Le Coppelle. A 06h 06’ siamo al bivio per una strada che va a sinistra diretta a Levigliani, ma noi continuiamo la strada principale.
A 06h 36’ siamo alla maestà Olobardi-Guidi.
A 06h 40’ siamo sulla strada del Cipollaio.
A 07h 01’ siamo all’ingresso di Levigliani, saliamo l’ultimo tratto e a 07h 14’ siamo all’auto.
Viste su mappa: Come arrivare e Itinerario
Da Seravezza si prosegue sulla strada provinciale per Castelnuovo Garfagnana (strada del Cipollaio), si lascia sulla destra il bivio per Ponte Stazzemese, e si arriva poco dopo alla deviazione per Retignano (9 km da Seravezza).
Superata la deviazione si continua per altri 4 km fino a trovare una prima deviazione per Levigliani sulla destra che si segue in ripida salita per 1 km fino ad arrivare alla piazzetta, nei pressi della quale è possibile parcheggiare.
Note
Noiosa la salita per la marmifera asfaltata, ma presenta belle fioriture, splendide le voltoline. Interessante la salita al Corchia e la discesa per il tratto prima della cava con gallerie scavate negli orridi versanti del monte.
Bello il panorama dalla vetta e dal Passo di Croce. Noioso ed inutilmente faticosa la discesa per la strada per quanto permetta di godere di panorami che in auto si perdono.
Da rilevare che il monte Corchia diventa molto difficile in inverno con il ghiaccio ed è da evitare assolutamente.
Alternative:
• Dalla vetta tornare indietro con lo stesso percorso (circa 2h 30’)
• Dalla vetta scendere alla sella prima dell’antecima e poi prendere a destra, con attenzione, per tracce di sentiero fino alla cava del Retro Corchia da cui, con marmifera, si arriva a Fociomboli e con il sentiero 129 si torna a Mosceta (circa 3h 30’)
• Dal Passo di Croce con il sentiero 11 (strada sterrata) andare a Fociomboli (circa 4h)