DATA ESCURSIONE: 8/05/2011
Qui un approfondimento su San Viviano.
Volendo dare un’occhiata al paese, lasciamo la macchina nel primo parcheggio che troviamo entrando in Vagli di Sopra, in Piazza degli Alpini, di fronte alle scuole elementari. In realtà ci sono varie possibilità di parcheggiare anche più in alto, in prossimità della chiesa di San Lorenzo o addirittura nei pressi dell’inizio del sentiero.
Risaliamo la strada fin quando essa si biforca (cartelli indicatori) dirigendosi a destra a Campocatino e a Gorfigliano e a sinistra alle cave di marmo, direzione, quest’ultima, che noi seguiamo. Risaliamo il paese per un paio di centinaia di metri, seguendo la via principale, fin quando non troviamo, sulla destra, un vicolo chiamato “Via Campocatino”, che è poi l’inizio del nostro sentiero 177.
Passiamo inizialmente tra alcune case per poi entrare nel bosco di castagni, proseguendo in salita costante, per incontrare una prima marginetta a quota 850 mt., quindi una seconda a quota 925 mt., superata la quale il bosco si dirada lasciando intravedere un bel panorama su ambedue i Vagli e sul lago: siamo ormai arrivati ai primi “caselli” di Campocatino (mt.1010), ed è passata poco meno di un’ora dalla partenza, anche se abbiamo perso diverso tempo a fotografare orchidee ed altri fiori incontrati lungo il percorso.
Giunti sul bel ciottolato dove sono presenti dei cartelli indicatori, andiamo a destra fino al Bar Ristorante "Il Rifugio (ex La Buca dei Gracchi)" dove chiediamo le chiavi dell’Eremo di San Viviano, quindi ritorniamo sui nostri passi e, tenendoci a sinistra, imbocchiamo il largo stradello (sentiero 147) che punta una costa boscosa dove sono presenti dei ripetitori.
Il posto è veramente molto bello, panoramico sulla valle dell’Edron ed il suo lago e sovrastato dal versante orientale della Roccandagia, che qui ha il suo culmine visibile nella Penna di Campocatino.
Seguiamo lo stradello sterrato fino a trovare una sbarra che impedisce il transito ad eventuali autoveicoli, e lì tagliamo a sinistra abbandonando momentaneamente lo stradello per seguire una bella traccia panoramica che si snoda tra altrettanto bei cespuglioni di rosa canina.
Questa traccia non è altro che una breve scorciatoia che ci riporta in breve tempo, e poco più in alto, sul solito stradello, che seguiamo salendo circa fino a quota 1150 mt., dove esso termina biforcandosi in due sentieri (presenti cartelli di segnalazione): quello di destra prosegue ancora con la numerazione CAI 147, fino ad innestarsi alla Via Vandelli (sentiero CAI 35) all’altezza della Cava Formignàcola (presente tratto attrezzato), mentre l'altra traccia non numerata, più evidente e che noi seguiamo, scende dritta, dapprima offrendo bei punti panoramici sulla valle di Arnetola, poi incanalandosi, con una serie di ripide voltoline fino ad arrivare appena sotto all’Eremo, al quale si accede con un’ulteriore breve salita ed una scalinata.
Da quando siamo partiti da Campocatino sono trascorsi circa 40 minuti.
Il luogo ha veramente un fascino mistico ed invita senza dubbio alla meditazione.
Il ritorno naturalmente lo faremo percorrendo all’inverso lo stesso tragitto, anche perché è necessario riportare le chiavi dell’Eremo al Bar Ristorante "Il Rifugio (ex La Buca dei Gracchi)"
Per l'intero tragitto andata/ritorno occorrono circa 3 ore a cui va aggiunta, naturalmente, la sosta all'eremo.