(MS-Massa) FORNO loc. MOZZICONI-FOCE DI NAVOLA (1295m)-FOCE RASORI (1315m)
ATTENZIONE!!!
Si raccomanda di consultare sempre lo stato dei sentieri poco prima di intraprendere l'escursione (Voce Menù "Sentieristica") oppure, ancor meglio, di informarsi contattando le Sezioni CAI cui spetta la manutenzione dei singoli sentieri.

Località di partenza:

FORNO (loc. Mozziconi 400 mt)

Località di arrivo:

FOCE RASORI (1315 mt)

Dislivello mt.:

915

Tempo totale:

6h 30'

Difficoltà

EE

Punti di appoggio:

Forno

Rifornimento acqua:

Forno

Tratti ferrata:

No

Sequenza sentieri:

37

Tipologia percorso:

ND

Immagini del percorso (25)
Disclaimer
Descrizione itinerario
DATA ESCURSIONE: 08/05/2011



Il Canal Rególlo (sulla cartine indicato Regolo) inizia presso una curva ad U con ottima visibilità: è ben indicato da una palina segnalatrice del sentiero e nei pressi c’è una costruzione metallica e poco più avanti altri edifici.
Iniziamo a percorrere la via di lizza in parte ben conservata e in parte in cattivo stato, subito c’è un tratto franato che va percorso con attenzione, possono essere d’aiuto alcune vecchie corde metalliche.
Il canale adesso è alla nostra destra, di fronte abbiamo il monte Sagro.
La via di lizza è abbastanza larga poi si restringe e a 7’ dobbiamo percorrere una breve salita fino a un masso che fa chinare la testa, anche qua alcune vecchie corde metalliche aiutano la progressione.
Segue un tratto un po’ degradato, ma semplice a percorrersi e a 11’ la sede della via si fa più larga e agevole, sulla destra il torrente che ha scavato qualche marmitta.
A 17’ abbiamo di fronte un primo ponte di cemento (quota 513 metri) che dobbiamo aggirare verso destra.
Adesso il canale è alla nostra sinistra e la via continua con tratti buoni e alcuni più degradati che obbligano a scendere e a risalire, in alto scorgiamo la Casa dei Pisani vicino a Foce Luccica, sul sentiero 38 per la Foce di Vinca.
A 28’ su un masso a sinistra c’è una struttura arrugginita destinata a una teleferica e pochi minuti dopo sulla sede della via ci sono alcuni vecchi blocchi di marmo.
A 33’ c’è un ponte di putrelle che porta verso sinistra, ed era la confluenza di un’altra via di lizza proveniente dalla zona della casa dei Pisani, subito dopo la sede della via di lizza ha ceduto.
Intanto la salita inizia a farsi più ripida e a 51’ siamo presso un altro ponte ormai distrutto le cui putrelle di ferro si vedono nel canale (Ponte Barsanti a 713 metri).
Ci sono strutture di cemento per un’altra teleferica che proveniva da sinistra e un antico poggio di caricamento per i camion che, in passato, arrivavano fin qua.
Dobbiamo scendere nel canale verso destra per recuperare la via di lizza, saliamo su rocce evitando le pozze d’acqua e ci spostiamo verso sinistra.
A 01h siamo nuovamente sulla via di lizza con il canale adesso nuovamente a destra.
Saliamo ripidamente e a 01h 08’, presso un grosso masso sulla destra, dove la via ha ceduto, dobbiamo dirigersi a destra lasciando la via di lizza.
Ci sono anche alcuni vecchi cavi di acciaio ormai arrugginiti, attenzione a un segno rosso che ci potrebbe indurre a proseguire per la via di lizza.
Scendiamo un poco nella sede del canale e poi prendiamo a salire ripidamente per un costone roccioso con vegetazione.
I segni sono pochi e sbiaditi, ma la traccia è ben evidente e ci porta verso sinistra.
A 01h 29’ siamo a un pianoro tra alberi di alto fusto: di fronte vediamo la prosecuzione della via di lizza appena fatta, con un edificio, il gruppo del Sagro e la macchia bianca data dal ravaneto che scende dalle cave delle Bore e passa vicino alla casa del Riccio, posta sul sentiero 38 per la foce di Vinca.
Saliamo e troviamo subito dei ruderi usati dal pastore Evaristo.
Il sentiero continua adesso per balze erbose e si sposta verso sinistra abbastanza evidente e a 01h 48’ arriviamo ai ruderi del Rifugio Pisano del Cai di Pisa.
Salendo incontriamo altri ruderi (case di Navola) e di fronte abbiamo oltre la foce di Navola, il monte Rasori e il Poggio di Navola che sembra tagliato con un rasoio.
Dopo pochi minuti abbiamo un ben evidente rudere a destra con ancora delle putrelle sul tetto: attenzione il sentiero va decisamente a sinistra.
A 02h 25’ la salita si fa ancora più ripida sempre su poggi erbosi con qualche roccetta: è necessario un minimo di attenzione per non perdere la traccia poiché i segni sono molto pochi, ma la foce è di fronte a noi ed è possibile raggiungerla in diversi modi.
A 03h 03’ siamo alla Foce di Navola con il suo caratteristico intaglio nella roccia.
Ci fermiamo una decina di minuti e poi continuiamo.
Saliamo ancora avendo il bosco a sinistra e a 03h 20’ entriamo decisamente nel bosco da cui intravediamo il monte Grondilice e più avanti vediamo molto bene il Pizzo d’Uccello.
A 03h 31’ siamo alla foce Rasori e dopo 3’ al piazzale dell’elicottero dove sostiamo godendoci il bellissimo panorama.
A 04h torniamo indietro, a 04h 18’ siamo alla Foce di Navola, a 05h 15’ al Rifugio Pisano, a 05h 24’ siamo al pianoro.
A 05h 45’ siamo nuovamente sulla via di lizza e a 05h 57’ al ponte rotto, a 06h 19’ siamo al primo ponte e a 06h 45’ siamo alla fine del canale.
Viste su mappa: Come arrivare e Itinerario
Da Massa si segue via Bassa Tambura in direzione Forno, a 4 Km si incontra Canevara, a 6,5 Km un bivio: a sinistra la strada si dirige a Forno mentre a destra continua per Gronda e Resceto.
Dopo un chilometro raggiungiamo Forno che si sviluppa lungo il torrente e la strada.
Superiamo il Pizzo del Cotonificio che si trova di fronte alla ex-Filanda che oggi ospita un Centro di Accoglienza del Parco delle Apuane.
Proseguiamo fino a un bivio qua continuiamo verso sinistra in direzione Vergheto, percorriamo circa un chilometro superando alcuni tornanti fino alla curva a gomito dove inizia il sentiero (poco prima di alcune costruzioni ben evidenti).
Note
Questo sentiero è faticoso per la salita e soprattutto per la discesa, ma non presenta particolari difficoltà nella buona stagione.
Esso rappresenta una alternativa per salire alla zona del monte Grondilice anche se va sottolineato il gran dislivello che si deve superare.
La prima parte ripercorre una vecchia via di lizza che serviva essenzialmente le cave del versante massese del monte Sagro, poi risale pendici erbose ripide e faticose per portarsi alla Foce di Navola incontrando le rovine dell’antico rifugio del Cai di Pisa.
Volendo è possibile, in una quindicina di minuti, salire alla vetta del monte Rasori dalla Foce di Navola. Naturalmente tutto diventa molto più difficile con la neve e il ghiaccio apuano.
Da rilevare una segnaletica ormai sbiadita e a tratti piuttosto carente.