Escursione del 30/12/2008 (rev.6/06/2010).
Qui un approfondimento sul Monte Sagro.
Qui un approfondimento sul sentiero 172.
Qui un approfondimento sul sentiero 173. .
E’ un itinerario classico per tutti i carrarini che amano la montagna, ma anche quelli che non hanno questa passione sovente si improvvisano escursionisti per raggiungere la cima della montagna che, tra tutte quelle delle Apuane, sovrastando la loro città, sentono maggiormente propria.
Questo per anticipare subito che questa escursione non presenta difficoltà alcuna, anche se, è bene ripeterlo, a qualsiasi montagna è dovuto il necessario rispetto e la necessaria attenzione.
La partenza è da Foce Pianza (mt.1270), l’avallamento che separa il Monte Borla dal Monte Sagro, ed il sentiero è contrassegnato dal segnavia 172/173 (tratto in comune), che si snoda in direzione sud-est, sovrastando la sottostante grande cava di marmo che sembra voglia divorarsi la cima che dobbiamo raggiungere, per biforcarsi dopo qualche centinaio di metri. Il 173 piega a sinistra, aggirando la cava, per dirigersi verso la foce del Faneletto prima di raggiungere la quale è possibile arrivare alla vetta risalendo la cresta sud/ovest, e proseguire, aggirando il Sagro, fino alle foci di Vinca e di Navola, mentre il 172 (che è quello che seguiremo) si dirige dritto verso la Foce della Faggiola.
Il percorso si snoda su roccia, con belle viste sul litorale Tirreno e sulle Apuane meridionali, fino alla Foce della Faggiola, dove si abbandona il sentiero 172, che prosegue per Foce Luccica, per seguire, a sinistra, i segnali blu del sentiero di vetta.
Si attraversano, con percorso moderatamente erto e trasversale, i versanti occidentali dello Spallone e si transita sopra i Capannelli di Sagro, dove la pendenza comincia a farsi maggiore.
Il sentiero, essendo molto frequentato, è molto scavato ed evidente ed il terreno che lo ospita è un grande prato erboso con pendenza in aumento costante.
Sarà così fino alla cima a cui si arriva percorrendo il tratto sommitale della cresta nord-ovest.
Lassù una croce, una rosa dei venti in marmo, una madonnina ed un panorama stupendo.