DATA ESCURSIONE: 13/10/2013
Qui un approfondimento su Tre fiumi.
Qui un approfondimento sul Fatonero.
Il percorso inizia presso uno spiazzo, posto sulla sinistra provenendo da Arni o dal Cipollaio, lungo la strada provinciale, superata la Locanda la Romana, vicino ad un gruppo di edifici posto di fronte a una vecchia cava Henraux.
Lo spiazzo è subito prima di una galleria della strada ed è presente un cartello indicatore del SAV (Sentiero Alta Versilia) che spiega che il sentiero porta al Fosso del Fatonero, da cui inizia un itinerario ad anello delle Marmitte dei Giganti che risale il Fosso del Fatonero e poi scende per il Fosso dell'Anguillaia (questa parte del percorso non appartiene ovviamente al sentiero SAV).
Esso presenta difficoltà alpinistiche e richiede la necessaria attrezzatura, noi ci limiteremo a visitare le prime marmitte presenti nel Fosso del Fatonero.
Iniziamo quindi l'escursione da questo piazzale e scendiamo per una ampia strada di cava che ben presto presenta una deviazione a sinistra per la cava stessa, il nostro sentiero invece scende ancora verso destra e a 5' troviamo un cartello indicatore SAV, saliamo un breve tratto scalinato e poi proseguiamo costeggiando la montagna a mezzacosta per tratto aperto: in basso c'è l'alveo asciutto della Turrite Secca e più in alto tracce di un sentiero di cavatori che porta a una cava abbandonata.
L'ambiente è molto selvaggio e costituisce le propaggini dei monti Fiocca e Sumbra. Poi segue un breve tratto in lieve discesa nel quale ci sono tre tratti attrezzati con corda metallica di sicurezza, utili in caso di terreno scivoloso per la pioggia, i primi due molto brevi e il terzo più lungo.
Il sentiero continua a scendere e aumentano gli alberi. La discesa si fa poi più dolce e poi seguono tratti di saliscendi, sulla sinistra vediamo numerosi mufloni che si sono ormai spostati anche in questa zona delle Apuane.
Scendiamo e a 26' siamo nell'alveo secco con 2 cartelli indicatori, andiamo a destra del primo e superiamo un tentativo di cava che dovrebbe giustificare il sentiero che abbiamo percorso e a 29' un altro cartello ci indica di salire a sinistra, inizialmente per un tratto scalinato.
Poi la salita si fa lieve e il sentiero si apre: a destra abbiamo la strada provinciale e l'imbocco opposto della galleria da cui abbiamo iniziato l'escursione. A 34' scorgiamo con grande disappunto che in basso nell'alveo della Turrite c'è una vera e propria discarica di frigoriferi e altro materiale deturpante.
Continuiamo a scendere lievemente e a 49' la discesa si fa più ripida, per pochi minuti, poi saliamo qualche metro e scendiamo nell'alveo del Fosso del Fatonero dove arriviamo a 56' e dove è presente un altro cartello SAV.
Il fosso scende verso destra a immettersi nella Turrite, noi lo percorriamo in salita verso sinistra, ammirando le prime marmitte. Queste sono cavità semisferiche, scavate in rocce calcaree, levigate dall'azione abrasiva dei massi di roccia quando le acque che scendono dal monte causano forti mulinelli di acqua. Esse variano di dimensione e alcune raggiungono anche i 6 metri di diametro, nel Fosso del Fatonero (che scende dal monte Fiocca) ce ne sono una ventina.
Un breve tratto di corda ci permette di superare un punto impegnativo e di accedere ad altre marmitte più alte. Qualche metro più avanti un altro tratto di corda fa salire ad ammirare altre marmitte, comunque decidiamo di fermarci e a 01h 19' torniamo indietro.
A 01h 30' siamo al punto di arrivo con il cartello SAV e a 01h 54' siamo alla zona dei due cartelli e a 02h 15' al primo.
Decidiamo di fare un'esplorazione alla cava da cui si gode di bella vista su Fiocca e Sumbra e a 02h 35' siamo all'auto.