DATA ESCURSIONE: 17/11/2013
La partenza è dal piccolo parcheggio cui si perviene dopo pochi metri, lungo la stradina che si stacca dalla curva a U della strada provinciale 13, qualche centinaio di metri dopo la galleria del Castellaccio.
Il luogo è molto panoramico sul monte Macina che domina Arni come una piramide maestosa. L'inizio dei sentieri 31 e 33 è dalla parte opposta della strada. Inoltre dal piazzale inizia anche il sentiero 144 per il Passo di Fiocca e quello di Sella e, poco sopra, c'è una fonte.
Saliamo tra le case del borgo, nella località Sant'Agostino, seguendo i segni Cai ben evidenti, per scalinate di cemento poi, superata una casa rosa, il sentiero sale a destra e a 4' arriviamo presso la “Casa del Nonno di Massa”, dopo la quale ci troviamo su un vero sentiero che sale ripido per zone terrazzate e panoramico su Fiocca, Macina e Sella e arriviamo a 15' al Rifugio Puliti, sopra il quale si trova un primo bivio: a sinistra continuano i sentieri 31 (per la vicina Madonna del Cavatore e poi il Castellaccio, il Fondone e le Cervaiole dove si interrompe) e il 33 (diretto alle Gobbie, al Passo degli Uncini, a quello della Focoraccia e al Pasquilio) che in parte percorreremo al ritorno. Invece a destra si stacca il sentiero 31 A che noi seguiamo (indicazioni Cava Tombaccio e innesto sentiero marmifera per il Passo di Sella (quest'ultima è ancora sentiero 31).
Adesso continuiamo a mezzacosta, per balze erbose, in lieve salita e poi in falsopiano con un po' di discesa, fino a trovare le indicazioni ben evidenti del sentiero 155 a 22'. È questo un sentiero recentemente ridisegnato che raccorda il 31 A con il 150 che dal Passo del Vestito porta al Passo di Sella (il percorso reale porta al Passo di Sella e quindi 150 e 155 in parte coincidono).
La salita è subito molto ripida, per un canale con radi alberi che vanno aumentando, poi il percorso si fa roccioso con deviazione sulla destra per evitarlo. I segni sono evidenti, inoltre ci sono numerosi ometti e segni sugli alberi con fettucce di plastica bianca e rossa. A 32' siamo su un tratto aperto e dopo 5' continuiamo per canalino roccioso, sempre molto ripido, e a 41' deviamo verso sinistra e continuiamo nel bosco di faggi.
A 50' siamo su un costone di faggi ameno, ma ripido, cui seguono tratti con presenza anche di betulle. A 58' arriviamo su un crinale panoramico su Altissimo e monte dei Ronchi, sulla destra, e sulle Panie, Corchia e Freddone sulla sinistra. Fanno la comparsa i primi pinnacoli calcarei che sbucano tra gli alberi. Adesso la salita si fa più lieve e più avanti il sentiero si apre, molto panoramico, e di fronte abbiamo la quota 1282 dello Schienale dell'Asino (è questa una cresta che scende da quella del Vestito in direzione sud) e sulla sinistra le Apuane, dal Sagro al Cavallo.
Arriviamo a una palina segnalatrice e dobbiamo prendere a destra in lieve discesa, trascurando alcuni segni rossi che manderebbero a sinistra. Costeggiamo lo Schienale e ben presto il sentiero riprende a salire, fino a un tratto molto ripido, proprio a ridosso della roccia. A 01h 30' saliamo per un canalino in cui ogni tanto serve usare anche le mani: sulla destra si rivede il borgo di Arni. A 01h 34' siamo sul crinale con un canale che sale da sinistra e bella vista sull'Altissimo. Poco dopo siamo in cresta e vediamo Sagro e costa e cominciamo a vedere anche il monte Macina.
A 01h 48' siamo all'innesto nel sentiero 150 e alla fine del tratto di raccordo del 155, presso quota 1385. Continuando sul sentiero 150 in direzione nord si affronterebbe il tratto più impegnativo della Cresta del Vestito (con qualche passaggio di primo grado) che termina alla base del monte Macina.
Adesso iniziamo a scendere lungo il 150 in direzione Passo del Vestito. La discesa è piuttosto ripida e offre ottimi scorci panoramici sul Macina, sulla Cresta del Vestito, sul Sella e sulla valle di Renara e sulle Apuane settentrionali, dal Sagro al Cavallo.
Ben presto scendiamo per un canalino a tornantini, poi a 02h 15' c'è un tratto tranquillo cui segue il bosco, in cui il sentiero scende nuovamente molto ripido. Poi seguono altre roccette e a 02h 27' siamo presso una sella panoramica da cui sono ben evidenti gli edifici della cava Chiesa del Diavolo, nella zona di Renara.
Continuiamo a scendere tra alberi, roccette e sfasciumi, con la visuale che si apre sul monte Altissimo e sul Pelato, sulla sinistra scorre il canale Buro.
A 02h 54' siamo sulla via marmifera, di fronte al cancello delle cave del monte Pelato, qua c'è il bivio tra il 150 che stiamo percorrendo e il 42 (ex 162) che scende verso Renara, dirigendosi a destra verso il vicino Passo del Vestito.
Prendiamo la marmifera il lieve discesa verso sinistra e a 02h 59' siamo sulla strada asfaltata, presso l'imbocco della Galleria del Vestito, scendiamo qualche metro fino al piazzale delle Gobbie e al Bar Ristorante Le Gobbie dove ci innestiamo al sentiero 33.
Superiamo l'edificio del Ristorante e per un breve tratto il sentiero è largo e ameno nel bosco e a 03h 05' devia a sinistra in leggera salita. Il percorso è a saliscendi nel bosco, a volte su rocce e tra arbusti, sulla destra incombe la mole del monte Altissimo.
A 03h 27' usciamo dal bosco e percorriamo un tratto erboso a mezzacosta che ci porta a 03h 38' a innestarci nel sentiero 31 che proviene dalle cave di Falcovaia. Ci spostiamo verso destra sul 31 per andare alla vicina Madonna del Cavatore, posta in un punto molto panoramico sul paese di Arni, su Fiocca, Sella e Macina, sull'Altissimo e sul monte dei Ronchi e sul Corchia, il Freddone e le Panie. Oltre alla statua di marmo delle Madonna c'è un altare, un leggio e una stele dedicata alle vittime del lavoro, inoltre poco distanti sono tre croci di ferro.
A 03h 49' riprendiamo la discesa, superiamo alcune case ristrutturate con vicino un rudere e a 03h 58' siamo presso un altro gruppo di ruderi e case molto colorate (case Giannelli), dopo il quale a 1' chiudiamo l'anello essendo arrivati al Rifugio. A 04h 12' siamo al piazzale di Arni dove concludiamo l'escursione.