DATA ESCURSIONE:19/10/2008
Lasciamo l’auto al parcheggio che si trova all’ingresso del paese, curvando sulla sinistra, provenendo da Massa.
Presso il parcheggio c’è una bella fonte, subito dopo il ponte e qua inizia il sentiero 144 per Passo Fiocca e Passo di Sella.
Di fronte al parcheggio ci sono le indicazioni per il sentiero 33 che passa per il borgo e per il Rifugio Puliti che dista circa 20’. Noi invece seguiamo il sentiero 31 che coincide con la via di cava.
Dopo un minuto c’è un‘altra indicazione per il 144 che sale a destra a recuperare il sentiero citato in precedenza.
La strada asfaltata lascia le ultime case e, a sinistra, una serie di box metallici, e diventa decisamente via di cava, non più asfaltata.
A 10’ una sbarra metallica impedisce l’accesso ai mezzi ed è necessario scavalcarla il che facciamo senza fatica.
La salita inizia a farsi ripida e rimarrà tale fino al Passo di Sella.
A 15’, preannunciato da due torrette dell’elettricità, arriviamo ad un primo piazzale di cava sulla destra con alcuni ruderi.
A 32’ arriviamo ad un bivio, tralasciamo la strada che scende e continuiamo a salire.
A 37’ un altro bivio: a destra c’è l’indicazione per la cava Faniello di Landi Giocondo, noi proseguiamo a sinistra seguendo i segni del sentiero che ogni tanto sono presenti sulla roccia.
A 42’ siamo ad un altro piazzale con ruderi di una torretta e resti di cave dismesse, sia a destra che a sinistra.
Saliamo ancora avendo sulla destra la cresta del Macina che si intravede tra le nubi mentre sulla sinistra ci sono le pareti del Monte Fiocca.
A 54’ i resti di una Volkswagen gialla ed altri ruderi.
A 1h 17’ siamo ormai saliti molto ed abbiamo di lato la cresta del Macina e di fronte il Monte Sella ed il Passo e la visuale si allarga su di essi man mano che saliamo.
A 1h 21’ troviamo l’indicazione per una fonte a sinistra a 30 metri proprio all’inizio del torrente Tùrrite Secca che scende a formare la vallata che da Arni porta a Castelnuovo Garfagnana, in quest’ultima località il torrente confluisce nel Serchio.
A 1h 26’ troviamo le indicazioni per il Passo di Sella che si trova poco sopra, salendo per 5’.
Al passo il sentiero 31 continua per la Valle di Arnetola, poi arriva il 144 da Arni per il Passo Fiocca e partono tracce di sentiero dirette al monte Sella, che costituiscono la Ferrata Vecchiacchi, da qualche anno il sentiero è considerato non percorribile poiché alcuni tratti sono stati danneggiati dalle frequenti scariche di sassi ed il cavo metallico non dà più sicurezza.
Ancora un minuto e sulla sinistra troviamo l’innesto del sentiero 150 proveniente dal Passo del Vestito, il quale costeggia la cresta del Macina.
Ci troviamo alle pendici del monte Sella e percorriamo il tratto che porta alla cava Ronchieri percorrendo una galleria scavata nella cresta tra il Macina ed il Sella.
La salita è adesso meno ripida ed il tratto è panoramico sul Fiocca e sulla valle di Arni e la via di cava che abbiamo percorso, lungo questo tratto troviamo alcune piantine di Artemisia Nitida, endemismo delle Apuane, ormai sfiorite.
A 1h 40’ siamo all’imbocco della galleria. Essa è chiusa da un cancello che impedisce alle vetture di accedere, ma permette il passaggio ai pedoni attraverso un varco tra le sbarre.
La zona è sottoposta a controllo da parte della Sovrintendenza ai monumenti di Pisa per il notevole interesse di archeologia industriale, l’escursionista deve accedere con rispetto a questa zona, evitando naturalmente i giorni di lavoro per evitare i pericoli connessi allo scoppio di mine ed al passaggio di automezzi.
Usciti dalla galleria ci troviamo sulla strada per le vicine cave Ronchieri. Il luogo è estremamente panoramico sulla zona di Renara e Resceto, fino al mare, sulla destra abbiamo il Sagro, il Grondilice, il Contrario ed il Cavallo, mentre sulla sinistra il Monte Altissimo.
Quello che più risalta è il percorso della monorotaia Denham con la casa dei Macchinari, quella del Custode ed il ricovero dei cavatori, la monorotaia arrivava fino agli anni ’70 del secolo scorso fino alla cava Denham poi Ronchieri.
A 1h 57’ siamo alla cava caratterizzata dalla grossa gru gialla che si vede anche da molto lontano. La cava si sviluppa in galleria con un minimo impatto sull’ambiente ed è veramente spettacolare. Ci fermiamo un po’ a fotografare e a 2h 18’ torniamo indietro, ripercorrendo la stessa strada.
In 15’ siamo all’imbocco della galleria, a 29’ siamo al Passo di Sella, a 1h 04’ siamo la bivio per la cava Landi, a 1h 19’ al primo piazzale e a 1h 25’ siamo presso la sbarra ed in pochi minuti siamo al parcheggio (1h 35’).