DATA ESCURSIONE: 21/12/2008
Qui un approfondimento sul Monte Matanna e
Qui un approfondimento sulla Funicolare Alto Matanna.
Tre Scolli è un gruppo di case dove termina la strada da Casoli. In realtà sarebbe possibile continuare per una stradina privata asfaltata, per qualche centinaio di metri, ma preferiamo parcheggiare presso una grossa costruzione che è il ristorante Domenici, comunque chiuso.
Saliamo per la strada avendo alle spalle il monte Prana e di fronte, se pure lontano, il monte Matanna.
A 9’ troviamo le prime indicazioni del sentiero 106, a destra di una deviazione con sbarra, che seguiamo per pochi minuti fino a tornare sulla strada (12’).
Qua troviamo subito la deviazione (sentiero non numerato) per la Grotta all’Onda che va a destra seguendo l’acquedotto.
Noi seguiamo la strada asfaltata per pochi minuti fino al sentiero vero e proprio che si stacca di fronte a noi (15’) presso un bivio.
Sulla destra c’è una strada, con cartello indicatore, che porta ad alcune proprietà private, c’è da dire che mancano indicazioni del sentiero che troveremo poi più avanti, ma è impossibile sbagliare.
Inizialmente il sentiero è molto ameno tra rari alberi, poi inizia a salire ed il fondo diventa ciottoloso ed aumenta la vegetazione, a sinistra ci sono le propaggini del Gabberi.
A 30’ siamo presso delle case con piane coltivate ed i tipici fienili conici dell’ Alta Versilia.
A 38’ troviamo un’altra costruzione immersa nel verde di un’abetaia e subito sopra, presso un grosso muro di contenimento troviamo un bivio: a sinistra si va al Gabberi mentre a destra a San Rocchino.
Noi seguiamo la deviazione a destra e a 43’ siamo a San Rocchino (mt.801) dove arriva uno sterrato da Pomezzana e dove è presente una chiesina dedicata a S.Rocco; esso è un importante nodo di sentieri.
Continuiamo verso destra per il sentiero 3/121 che all’inizio è un ampio viottolo che ci porta in una valle amena che domina Camaiore ed in pochi minuti (51’) arriviamo nei pressi dell’agriturismo Il Paesaggio che rimane in basso sulla destra.
Il sentiero si restringe, ma rimane molto ameno, poi (58’) cominciano gli alberi.
A 1h 03’ troviamo ruderi sia a destra che a sinistra, quest’ultimi in parte restaurati e a 1h 07’ siamo alla Foce di Grattaculo (mt.860): a sinistra il 121 va al Rifugio Forte dei Marmi ( lo faremo al ritorno) mentre il 3 continua a destra per la Foce del Pallone.
Il sentiero prosegue nel bosco, ma a 1h 18’ c’è una bella finestra su Camaiore ed il mare.
A 1h 22’ cambiamo versante ed iniziamo un semicerchio a mezza costa che segue il versante sud-est del Matanna che ci porterà alla foce del Pallone.
Incontriamo alcuni ruderi (località Toggiano) e poco dopo, a 1h 33’, siamo ad un abbeveratoio con fonte in località Tricucci.
Continuiamo ad avere sulla destra il monte Prana e saliamo moderatamente, poi superiamo un tratto più ripido ed a 1h 59’ siamo ad un bivio: a destra un sentiero non numerato porta verso la Foce del Termine invece il nostro sentiero sale verso la Foce del Pallone che raggiunge in pochi minuti (mt. 1092 - 2h 06’).
La maestà ed il sentiero per l’Albergo Alto Matanna sono poco più sotto.
Non scendiamo e saliamo al monte per la cresta Est-Sud-Est: il sentiero non è numerato, ma è ben evidente, è facile ed è segnato, all’inizio, con rari segni rossi.
Il primo tratto rimane a mezza costa sul versante che abbiamo fatto finora. A 2h 13’ siamo presso una sella molto panoramica sulle Panie ed in basso verso l’Albergo Alto Matanna ed i due laghetti chiamati Bozzoni.
Troviamo diversi cavalli al pascolo, sulla destra un bel rudere e a 2h 17’ iniziano i segni blu che indicano il tracciato finale sulla cresta.
Salendo le rocce si fanno rossastre ed a 2h 41’ scorgiamo sulla sinistra i resti di un poggio che potrebbe essere stato costruito per motivi militari, non dimentichiamo che nei pressi (Foce del Termine), 200 anni fa, passava la frontiera tra il Granducato di Toscana e la Repubblica di Lucca. Seguendo le divertenti rocce arriviamo in vetta 2h 57’.
Il panorama è splendido sulle Panie, Procinto, Nona e Croce ed in lontananza Corchia, Sumbra, Altissimo, Sagro, poi c’è il mare con le isole dell’arcipelago, le Alpi Marittime, l’Appennino, il Prana ed il Piglione.
Sostiamo 18’ poi scendiamo (3h 15’) per la cresta NE anch’essa ben segnata con segni blu, la percorriamo per 10’ poi iniziamo a scendere per sfasciumi e, nella parte finale, tra rari alberi.
A 3h 48’ siamo su un sentiero costeggiata da una recinzione che seguiamo verso sinistra fino al Callare del Matanna (mt. 1139 - 3h 51’) con il suo bel Crocifisso ligneo.
Qua inizia un tratto in discesa con il sentiero 5 per lo più nel bosco; a 3h 59’ siamo all’intaglio artificiale del Pizzo di San Pietro con una sorta di ara pagana, a 4h 20’ c’è il bivio per la cintura del Procinto, noi proseguiamo a sinistra, seguiamo il tratto attrezzato con corda metallica del sentiero Bruni sotto la parte strapiombante del monte Nona ed a 4h 35’ siamo sul sentiero che ci porta in un minuto al Rifugio Forte dei Marmi (mt. 865) dove facciamo una sosta per rifocillarci: a 4h 58’ prendiamo il sentiero 121 per la Foce di Grattaculo.
Esso segue la parete ovest molto scoscesa del Matanna con saliscendi nel bosco tra cui si intravedono le Panie, il Procinto ed il Nona.
A 5h 50’ arriviamo ad una maestà senza icona marmorea che troviamo a sinistra, poco dopo a 6h 04’ siamo di nuovo alla Foce di Grattaculo dove chiudiamo l’anello.
Scendiamo all’Agriturismo dove arriviamo a 6h 18’ e da qui a San Rocchino (6h 25’).
In un paio di minuti siamo al bivio per il Gabberi ed a 6h 50’ siamo sulla strada asfaltata che in pochi minuti ci porta all’auto (6h 53’).