GABELLACCIA
Conosciuta anche come Dogana della Tecchia ovvero Passo della Gabellaccia. È un valico, a 895 metri, tra Carrara e la Lunigiana (valli dell’Aulella e del Lucido), oggi attraversato dalla strada per Campocecina. In passato qua passava il confine tra lo stato di Massa-Carrara (poi annesso al granducato di Modena) e il territorio di Fivizzano (appartenente al granducato di Toscana), quindi passando da queste parti era necessario pagare il dazio, la cosiddetta gabella, per questo il nome dispregiativo che è rimasto alla zona. Nel 1848 con il passaggio di Fivizzano agli estensi il confine smise di esistere, non so comunque quando cessò di funzionare questa Dogana. Oggi rimangono solo i ruderi dell’antica Dogana che si trovano nel territorio del comune di Carrara. Il termine tecchia è termine ligure e toscano che indica “sporgenza di roccia simile a tetto che consente riparo” oppure “nicchia, riparo, grotta”; quindi possiamo dire “rocce strapiombanti e incavate ai piedi, a mo’ di grotte”. Infatti il nome Dogana della Tecchia deriva dalla presenza, vicino al valico, della Tecchia (Grotte) della Gabellaccia. Ricordiamo che altre grotte abitate dall’uomo preistorico si trovano in diverse zone delle Apuane e tra queste la vicina Grotta della Tecchia o anche Tecchia di Tenerano nei pressi della Maestà della Villa (Tenerano) cui si arriva con una deviazione del sentiero 46. Alla Gabellaccia arrivano i sentieri: 46 Ponte Storto (Gragnana) – Tenerano la Villa; 47 Castelpoggio – Gabellaccia (per il Malpasso); 184 Gabellaccia - Cardeto – Casa Respettolo; 185 Castelpoggio - Acquasparta (Campocecina).