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informazioni estratte dal "Dizionario delle Alpi Apuane" del Prof. Fabio Frigeri
BALZONE (lizza del)
Operativa dal 1887 fu fatta costruire dalla ditta Walton. Sotto il Balzone partiva una via di lizza diretta allo sbocco della valle di Canalonga tra Monzone e Vinca e destinata a portare a valle il marmo del Sagro e del Borla. Il tratto dalle cave è molto tranquillo ed era percorso da trattrici, la vera via di lizza, conosciuta con questo nome, inizia da quota 940 metri alla quale oggi è possibile arrivare facilmente con una deviazione del sentiero 39. Si scende a destra, per un orrido canale compreso tra il Balzone e la rupe panoramica, ci si può aiutare con un cavo piuttosto arrugginito. Segue il tratto intagliato direttamente nel monte, molto esposto, ma piuttosto largo, pulito e con fori per i piri della lizzatura e segni molto evidenti lasciati dalla corde d’acciaio durante la discesa dei blocchi di marmo. Di particolare rilievo è un bel forte (base di marmo nella quale sono presenti diversi fori per i piri, necessari nelle zone a ripidità elevata). Segue un tratto con un po’ di vegetazione ed un altro in cui la vegetazione è molto sviluppata verso il tratto esposto ed un tratto in cui la via è franata ed occorre aiutarsi con le mani, ma qua non c’è esposizione e la via curva a sinistra entrando nel bosco. Si scende per sfasciumi e poi, superato un canale secondario, ci si porta a destra sempre nel bosco con discesa molto ripida fino a trovarsi nel greto del canale principale con molte corde giganti di acciaio. Il dislivello diminuisce ed il tratto finale è allo scoperto e con una curva decisa a destra si dirige verso il ponte di putrelle sul Lucido presso l’inizio del tratto a tornanti della strada per Vinca. Il percorso è lungo circa 2,5 km, è ben segnato con segni rossi e facilmente percorribile, ma da evitarsi con pioggia, neve e ghiaccio.
Fotografie