Capanne di Careggine, situato sulle pendici meridionali del Monte Sumbra, a circa 850 metri s.l.m., sotto le Coste del Giovo, costituisce un magnifico punto di osservazione sul vicino Pizzo delle Saette. La sua parte inferiore è posta sulla strada di Passo di Scala che, staccandosi dalla Via d’Arni (SP13), conduce a Careggine attraverso il Passo della Formica mentre la parte più alta, comprendente la chiesa di San Giacomo e la Torre campanaria, oltre che a piedi da quella inferiore (sentiero 145), è raggiungibile in auto tramite una stradina senza uscita che si imbocca un paio di tornanti più in alto del Ristorante "La Ceragetta". Nel borgo, in via di abbandono, risiedono ormai poche decine di persone.
COME ARRIVARE:
In auto : si arriva a Capanne di Careggine, da Castelnuovo Garfagnana, seguendo le indicazioni per Arni e Seravezza, seguendo la SP13 per circa 14 Km., quando, passata Isola Santa, si svolta a destra, seguendo il cartello indicatore, percorrendo Via Passo di Scala per circa 3 chilometri.
Dal mare, è possibile salire da Massa (uscita autostrada) attraverso Pariana, Altagnana ed Antona fino a varcare il Passo del Vestito, giungere ad Arni e quindi in località Tre Fiumi, per immettersi poi sulla via d'Arni SP13 (strada del Cipollaio), proveniente dalla Versilia (uscita autostrada) via Querceta- Seravezza-Ruosina. Da Tre Fiumi si prosegue in direzione Castelnuovo Garfagnana per circa 4 Km, quindi svoltando a sinistra, per via Passo di Scala, seguendo il cartello indicatore, per circa 3 chilometri.
In autobus: Capanne di Careggine non è raggiunta direttamente da alcun servizio di autobus. Partendo da Castelnuovo Garfagnana o da Pietrasanta, è necessario scendere ad Isola Santa usufruendo della linea E36 dei Servizi Extraurbani delle Autolinee Toscane per la provicia di Lucca e da qui salire a Capanne a piedi tramite la deviazione stradale citata in precedenza, oppure tramite il sentiero GT (Garfagnana Trekking) che si imbocca di fronte al Ristorante “Da Giaccò”.
In treno: Dalle stazioni FF.SS. di Castelnuovo Garfagnana, di Pietrasanta e di Querceta, e quindi in autobus fino ad Isola Santa e poi a piedi, come riportato sopra.
CENNI STORICI:
Capanne, probabilmente fu fondato dai pastori di Careggine ed inizialmente era dipendente dalla parrocchia di Isola Santa. Nel 1683 vi fu edificato l'oratorio di San Pellegrino, costruito dai fedeli per aver la possibilità di pregare senza dover percorrere il tragitto fino alla sottostante chiesa di San Jacopo.
Nel 1783, forse perché più numerosi, gli abitanti di Capanne chiesero ed ottennero dalla Suprema Giurisdizione di Modena che la parrocchia ed il suo santo titolare fossero trasferiti da Isola Santa alla chiesa del loro paese, riuscendo ad avere, l’anno successivo, anche l’approvazione dell’Autorità Ecclesiastica, dando così inizio ad un lungo periodo di discordie tra i due borghi. Dopo circa 50 anni di diatribe, con buona pace di tutti, il 28 novembre 1834, i due borghi furono resi indipendenti, ciascuno con una propria parrocchia, e con il diritto di eleggersi il proprio Rettore.
Il santo titolare, pur se chiamato San Jacopo ad Isola Santa e San Giacomo a Capanne, è rimasto lo stesso. Alcune voci di popolo vorrebbero una delle due chiese dedicata a San Giacomo di Zebedeo detto Maggiore e l'altra a San Giacomo d'Alfeo detto Minore, ma, evidentemente, esse sono prive di fondamento visto che, in ambedue i borghi, il patrono si festeggia il 25 Luglio, vale a dire per San Giacomo Maggiore (a San Giacomo Minore è dedicato il 3 Maggio).
La chiesa di San Giacomo di Capanne, come quella di Isola Santa, è dotata di un campanile da essa distaccato.
Il Passo di Scala:
Per Capanne di Careggine transitava un’antica via che collegava Careggine ad Isola Santa passando per il Passo della Formica ed i Colli di Capricchia, punto in cui arrivava anche un altro percorso proveniente da Castelnuovo attraverso Montalfonso e Rontano. Chi, scendendo verso la Turrite Secca, percorreva tale via, un chilometro circa prima di arrivare a Capanne doveva affrontare un orrido e pericoloso tratto: il Passo di Scala, che aggirava l’estrema punta meridionale delle Coste del Giovo. Così descrisse questo tratto il Raffaelli nella sua “Descrizione geografica storica economica della Garfagnana”:
“Per accedere alle Capanne, convien transitare lo spaventevole passo detto Balzo di Scala, per un sentiero, largo appena un metro, scavato nel vivo sasso che sopra la testa del passeggero sembra innalzarsi verso le nubi; ed al disotto fa inorridire lo sguardo, se rimira il dirupato e profondissimo burrone, che mette a piombo nella Turrite. Questa viuzza così spaventevole prolungasi per circa 100 metri; e dopo un chilometro raggiunge il villaggio che in antico era abitato soltanto da pastori, per cui prese il nome di Capanne.”
Questo tratto fu percorso fin quando non è stata costruita la strada che attualmente collega la Via D’Arni a Careggine, chiamata proprio Strada di Passo di Scala. Durante la seconda guerra mondiale, esso è stato spesso usato dal partigiano Adriano Tardelli, detto “il baionetta”[1], per far passare la linea del fronte a diversi perseguitati dal regime nazi-fascista.
Oggi, salendo la carrabile che porta proprio il suo nome, da Capanne in direzione Careggine, il Passo di Scala è facilmente individuabile dallo scoglio di roccia sul bordo destro della strada carrabile, sopra il quale è posta una madonnina e sulla cui parete è presente una lapide in memoria di Adriano Tardelli.
ESCURSIONISMO:
Capanne di Careggine è un’ottima base di partenza per salire al Monte Sumbra con il sentiero CAI 145 le cui segnalazioni sono visibili sia sulla carrabile all’altezza del Ristorante “La Ceragetta”, sia nella parte alta del paese davanti alla Chiesa di San Giacomo.
Itinerari E.A. relativi a Capanne di Careggine:
ALTRO:
Il paese è in via di abbandono per cui non offre sagre e manifestazioni di alcun genere, né è presente alcuna attrattiva turistica, a parte la sua vicinanza alla sottostante Isola Santa. Il ristorante “La Ceragetta” è comunque alquanto frequentato ed apprezzato per le sue specialità garfagnine, soprattutto nella stagione dei funghi.
CURIOSITA’:
Capanne di Careggine, com’è noto, è il paese di nascita di Marco Tardelli, già calciatore di Juventus ed Inter e campione del mondo con la nazionale italiana nel 1982. La sua vecchia casa, ormai pericolante, è ancora visibile ed è adiacente, avendone un lato in comune, a quella di Bruno Tardelli, il figlio minore del partigiano Adriano Tardelli: nonostante il cognome sia lo stesso e la stretta vicinanza delle abitazioni, le famiglie dei due più importanti personaggi che il paese abbia avuto non sono (almeno direttamente) imparentate.
[gv-11/03/2011]
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note
1 Adriano Tardelli, detto “il baionetta” e nativo di Capanne di Careggine, fu fucilato a Piazza al Serchio il 1 Febbraio 1945, dopo una retata di rappresaglia, per sospetta appartenenza a banda partigiana. Durante una visita a Capanne, abbiamo avuto il piacere di conoscere personalmente, il minore dei suoi nove figli, Bruno Cesare, nato circa 18 mesi prima della morte del padre. Bruno Tardelli ha avuto la cortesia di raccontarci una piccola parte delle gesta del "baionetta", a lui stesso, purtroppo, arrivate non per voce del padre stesso ma per quella degli altri suoi familiari.