SENTIERO CAI 192
LO SPAZIO DI FABIO - rubrica curata da Fabio Frigeri
ATTENZIONE!!!
In questa scheda è descritto soltanto il tracciato del sentiero indicato, risalente alla data sotto riportata. Non è presente alcun riferimento nè alcuna indicazione sul suo stato attuale e sulla sua attuale percorribilità, per conoscere i quali si rimanda alla voce "Sentieristica" del Menù Principale, in alto a destra. Rammentiamo, comunque, che, a tal proposito, la cosa migliore resta sempre quella di informarsi contattando le Sezioni CAI cui spetta la manutenzione dei singoli sentieri, poco prima di effettuare l'escursione.
22 ottobre 2010

(f.f.) sentiero che unisce Equi con Poggio Baldozzana permettendo un’ampia possibilità di escursioni verso Ugliancaldo e Val Serenaia. Inoltre esso permette di accedere alla base della parete Nord del Pizzo d’Uccello. Purtroppo la parte alta è degradata e necessita di essere segnata con maggior cura.

 
 

SENTIERO 192

Il sentiero è di competenza del Cai sezione Carrara che ne cura la manutenzione.

Tragitto

Equi Terme (270m) [innesto 39] - Il Solco - Strada marmifera del Cantonaccio - La Sbarra - Canale Fronchio – innesto nel sentiero 181 - Poggio Baldozzana (1338m).

Nel suo percorso il primissimo tratto è comune con il sentiero 176 e la parte finale con il 181.

Informazioni sulla zona di partenzaL'inizio del sentiero coincidente con la strada

In automobile, partendo da Aulla, si segue la statale 63 per Fivizzano, superata Rometta (6,6 Km) si prende la deviazione a destra per Gassano (13,3 km) e da qua si continua, a destra, per Gragnola (15,7 Km) e Pian di Molino. Superata la Stazione di Monzone (19,7 km), prima di raggiungere Monzone Alto, si prende una ben evidente deviazione verso sinistra per Equi Terme (31 km).
Comunque a Equi Terme esiste la stazione ferroviaria sulla linea Aulla-Lucca che permette di arrivare al borgo percorrendo un interessantissimo percorso ferroviario, partendo dalle stazioni della linea di costa Livorno-La Spezia.
I collegamenti con gli autobus di linea sono molto carenti e del tutto assenti la domenica.
Il sentiero inizia oltre il ponte sul torrente Lucido che porta verso la parte più antica del borgo appollaiata su un rilievo alla sinistra orografica del torrente. Dopo poche decine di metri inizia la strada asfaltata per le cave Walton che costeggia l’edificio delle Terme: essa rappresenta l’inizio sia del sentiero 186 che del 192 per il Solco e per il Poggio Baldozzana.
Se siamo in automobile conviene parcheggiare lungo il Lucido prendendo a sinistra prima del ponte.

Descrizione del percorso

Difficoltà: E (facile) il sentiero e di media lunghezza e richiede di superare un dislivello superiore ai 1000 metri per cui è necessaria preparazione fisica. Inoltre alcuni tratti nel bosco sono degradati e richiedono attenzione quando il terreno è bagnato dalla pioggia. Un minimo di capacità di orientamento è necessaria in alto per la carenza dei segni per quanto la traccia sia ben evidente.

Stato del sentiero: il sentiero necessita di manutenzione e deve essere segnato meglio nella parte alta. Starebbero bene delle paline segnaletiche all’inizio del tratto nel bosco dalla marmifera e all’innesto del 181. Purtroppo il bosco è degradato e molto umido e un minimo di difficoltà sono inevitabili.

Tempi:

Equi – fine marmifera: 00h 45’
Fine marmifera – inizio bosco: 01h 05’ (totale 01h 50’)
Inizio bosco – Poggio Baldozzana: 01h 50’ (totale: 03h 40’)

Poggio Baldozzana – marmifera:  01h 25’Il pizzo visto da Poggio Baldozzana
Marmifera – inizio marmifera Solco: 00h 50’ (totale 02h 15’)
Inizio marmifera – Equi: 00h 35’ (totale 02h 50’)

 Il percorso

All’inizio il sentiero è una strada asfaltata che supera due cappelle, poste sulla destra, e le Piscine delle Terme sulla sinistra, e arriva al bivio tra il 176 e il 192 dopo 10’.
Il bivio è ben indicato ed è ben evidente: il 192 continua a destra ancora come strada asfaltata per il Solco e le cave mentre il 176 scende a sinistra.
Continuiamo sulla strada e superiamo alcune costruzioni in muratura e a 15’ siamo all’inizio della parte più stretta e panoramica del Solco: una gola molto stretta tra pareti verticali, scavata dal torrente omonimo, tributario del Lucido. Subito dopo la strada diventa sterrato e inizia a salire, con di fronte il Pizzo d’Uccello e sulla sinistra il torrente.
A 30’ inizia la prima galleria, quella più lunga, scavata nella roccia, che porta a un altissimo ponte, presso il quale c’è la Cappella della Madonna dei Cavatori. Qua il torrente si sposta a destra, per tornare sulla sinistra subito dopo la seconda breve galleria che inizia dopo la Maestà.
In questo tratto il torrente forma belle marmitte e pozze d’acqua, poi superiamo la sbarra che delimita la zona delle cave e a 45’, sulla sinistra, il sentiero scende con una scaletta metallica e, con un ponte di legno, supera il torrente ed entra nel bosco, mentre a destra ci sono le cave Walton.
Il primo tratto è abbastanza agevole, con salita che segue una serie di facili voltoline, poi segue un canale secco con tratti abbastanza degradati per la presenza di alberi caduti e, infine, la parte finale è piuttosto  ripida e da fare con attenzione quando il terreno è scivoloso.
A 01h 35’ usciamo dal bosco e ci troviamo su una marmifera proveniente da Ugliancaldo e diretta alle cave del Cantonaccio, prendiamo sulla sinistra, superando cave abbandonate: dietro abbiamo l’imponente visione della parte nord del Pizzo mentre a sinistra vediamo le cave che stanno devastando questa zona.
In 10’ siamo alla sbarra che delimita la zona delle cave e a 01h 50’ siamo alle indicazioni del sentiero che abbandonano la via di cava e salgono verso destra, presso una curva verso sinistra. Equi
Occorre un minimo di attenzione per non perdere i segni, poiché le indicazioni sono carenti: la zona è molto umida e il sentiero può essere scivoloso.
Il primo tratto è in ripida salita fino a superare il canale Fronchio poi la ripidità diminuisce, ma la zona è piuttosto degradata, con alberi che ostruiscono a tratti il sentiero, poi incontriamo una captazione per l’acqua e, a sinistra, una recinzione metallica, a 02h 25’.
Continuiamo a salire per il bosco, percorriamo una decisa curva a U e a 02h 50’ saliamo per un tratto ripido e ghiaioso. La traccia del sentiero è evidente, ma i segni sono pochi e sbiaditi, la copertura arborea diminuisce e a 03h 25’ troviamo un cippo marmoreo dedicato a Francesco Castagnoli.
Poi saliamo agevolmente per il poggio erboso e a 03h 30’, sulla sinistra, c’è la deviazione per il sentiero 181 per Ugliancaldo: la traccia è evidente anche se il sentiero non è ben indicato.
Infine a 03h 40’ arriviamo a Poggio Baldozzana, dove troviamo le indicazioni per il 189 che scende per Foce Rifogliola e Val Serenaia (sentiero non indicato nelle cartine IGM).

Aspetti di rilievo del sentiero

Equi Terme
Borgo situato a 250 metri di quota presso il torrente Lucido a Nord del Pizzo d’Uccello. Il nucleo antico del borgo è appollaiato su un rilievo alla sinistra del torrente nel territorio di Fivizzano, ma, dopo il terremoto del 1920, alcuni edifici furono costruiti sulla riva destra, nell’allora territorio del comune di Casola, tra essi l’ufficio postale e la stazione ferroviaria della linea Aulla-Lucca. L’anomala divisione del borgo tra due comuni si concluse nel 2005 con un referendum mediante il quale i cittadini decisero che la parte di Equi nel comune di Casola passasse anch’essa a Fivizzano. Il paese deve il suo nome alle acque solforose conosciute sin dall’antichità e che sono oggi sfruttate da uno stabilimento termale che si trova sotto il vecchio borgo. Di rilievo sono: la Buca di Equi cioè le grotte oggi attrezzate, la Tecchia  che è un riparo sotto roccia abitato dall’uomo preistorico e il Solco una stretta valle che ha l’aspetto di un canyon e che porta alle cave Walton.Tratto del Solco di Equi Inoltre nel paese esiste il Museo delle Grotte e l’Archeo-parco che sono strutture didattico-naturalistiche che ricostruiscono l’ambiente preistorico e sono particolarmente importanti per le scuole. In particolare l’Archeo-Parco è costituito da ripari sottoroccia e da capanne in cui vengono svolte attività di archeologia didattica ed è illustrata la vita dei nostri antenati con lo scopo di “vivere una giornata preistorica”. Ogni anno, dal 1986, per Natale, viene allestito un apprezzato Presepe Vivente nei pressi della Buca. Dal paese parte il sentiero 192 per Poggio Baldozzana, il 39 per Vinca e Torano, il 176 per Ugliancaldo che è anche parte della tappa 11 del Trekking Lunigiana. Il borgo è poi la base principale per scalare la famosa Parete Nord del Pizzo d’Uccello.

Solco di Equi
Il Solco costituiva, in passato, una valle selvaggia e quasi inaccessibile, esso era la porta naturale a quello che è uno degli spettacoli più impressionanti dell’intera catena apuana: la Parete Nord del Pizzo d’Uccello. L’apertura delle cave e, soprattutto, la costruzione della marmifera hanno notevolmente modificato la zona togliendo una parte del fascino, ma la zona rimane ancora bellissima e in grado di comunicare emozioni fortissime anche al semplice viandante. Nella parte iniziale, il Solco è una gola molto stretta tra pareti verticali scavata da un affluente del Lucido chiamato anch’esso Solco. Poi essa si apre in un ambiente molto selvaggio ricco di depositi morenici testimonianza di antiche glaciazioni, alcuni di essi, anche di dimensioni notevoli, sono incastrati tra le pareti del Solco. Tra essi ricordiamo il Paiuolo detto così per la sua forma caratteristica situato presso una maestà dedicata alla Madonna. La gola termina nella zona delle cave Walton dominata dalla possente  Parete Nord del Pizzo d’Uccello. La marmifera costituisce la parte iniziale del sentiero 192. Nella zona del Solco sono presenti diverse testimonianze dalla presenza dell’uomo preistorico: la Tana della Volpe, la Grotta delle Felci e il Buco del Diavolo. Esse testimoniano la presenza umana durante la preistoria e hanno fornito resti umani e vari tipi di manufatti che sono conservati in parte presso il Museo del Territorio dell’Alta Valle dell’Aulella a Casola e in parte presso il Museo Civico Archeologico Ubaldo Formentini alla Spezia. La Tana della Volpe è ritenuta una grotta sepolcrale e il Buco del Diavolo potrebbe essere legato ad un antico culto delle acque. La zona è anche ricca di bella flora apuana con alcune specie insettivore. Sulle rupi circostanti nidifica l’aquila reale e questo ha portato al divieto di arrampicata sportiva sulle pareti del Solco il che ha causato proteste e polemiche da parte degli arrampicatori. Cartelli indicatori a Poggio Baldozzana

Poggio Baldozzana
Si trova a circa 1330 metri ed è un ampio dosso prativo molto panoramico sia sul Pisanino che sul Pizzo d’Uccello. Esso costituisce la prima quota importante del crinale che divide la valle del Serchio di Gramolazzo dal Solco di Equi, detto Costiera della Capradossa. È attraversato dal sentiero 181 da Ugliancaldo e qua arriva il 189 da Foce Rifogliola e il 192 da Equi.

Deviazioni e possibilità di escursioni

Il sentiero 192 permette di fare diverse escursioni connettendosi ad altri sentieri.

Diamo qualche suggerimento:

  • Andata e ritorno sul 192 : richiede con una sosta circa 7 ore e quindi rappresenta un’escursione completa con dislivello apprezzabile.
  • Anello Solco e marmifera : richiede circa 5 ore. Arrivati a sulla seconda marmifera si continua per Ugliancaldo e qua si torna a Equi con il sentiero 176. (il percorso è descritto nella sezione itinerari in senso opposto).

                                    
È possibile andare a Ugliancaldo anche con il 181 e in Val Serenaia e da qua a Gramolazzo con il 189 e ancora in Val Serenaia presso i Rifugi con il 181 con percorso adatto a escursionisti esperti. Queste opzioni richiedono però la presenza di un mezzo per tornare alla base di partenza.

Itinerari relativi al sentiero CAI 192 presenti sul sito:

 

Commento

Il sentiero è sufficientemente lungo da permettere un’escursione completa percorrendolo all’andata e al ritorno, come ho detto sopra. Altrimenti l’escursionista può percorrerlo in parte e decidere di usare anche altri sentieri per fare la sua escursione. Il panorama si apre essenzialmente sulla parete Nord del Pizzo d’Uccello, molte sono le testimonianze dell’escavazione del marmo con cave abbandonate e altre in attività e vie marmifere che hanno completamente sconvolto questa zona.
Il borgo di Equi merita una visita non frettolosa per le numerose attrattive che offre.