(f.f) domenica 21 settembre ho percorso il sentiero Equi Terme – Àiola – Vinca che avevo già percorso in passato senza però mai concluderlo. Negli ultimi anni il sentiero è stato
sistemato per renderlo facilmente percorribile, a tal fine, in un tratto franato, è stata posta una passerella metallica che, insieme ad un cavo d’acciaio, agevola la progressione.
Inoltre è stato sistemato, o meglio è in via di sistemazione, un importante sito di religiosità popolare che è la Madonna Vecchia di Vinca che l’ultima volta (marzo 2005) era in stato
di deplorevole abbandono. Sono state predisposti anche dei tabelloni di legno per affiggere cartelli informativi che attualmente però mancano.
MADONNA VECCHIA DI VINCA
È situata a 672 metri di quota lungo il sentiero 39 (Equi Terme – Vinca - Torano di Carrara) non molto distante da Vinca.
La costruzione testimonia una forte religiosità popolare e devozione per la Madonna Madre di Dio e protettrice dell’uomo. Doveva essere molto duro percorrere questo sentiero in inverno con freddo, ghiaccio e neve ed una preghiera alla Madre di Dio certamente non guastava.
I ruderi dell’edificio sacro si trovano sotto la parete del monte presso un bel ponte sul sentiero che permette di accedere al pianoro in cui si trova la costruzione.
La zona è stata sistemata di recente e sulla roccia c’è una sorta di altarino di dubbio gusto dedicato alla Madonna.
Un muro è addossato alla roccia mediante un riempimento con sfasciumi e su di esso rimangono tracce di colore. Rimangono poi resti dell’altro muro e del basamento dell’altare e della parete d’ingresso, inoltre ai lati dell’altare ci sono parti di due rozzi capitelli di marmo e due porte che conducono ad una minuscola sacrestia. La costruzione aveva le pareti esterne di marmo bianco che in zona non manca.
Una statua della Madonna col bambino proveniente da questa chiesa è posta in una nicchia esterna della parte ovest della chiesa di Àiola, che si trova lungo lo stesso sentiero.
Leggende dicono che in questo luogo la Madonna fece scaturire l’acqua dalla roccia e la minuscola sorgente scorre ancora in un bacile scolpito nella roccia.
Altre storie dicono che la chiesa fu distrutta dalle formiche e che per il sentiero non potessero passare animali eccetto i cani essendo gli altri animali considerati inferiori e creati dal diavolo.
Di certo c’è che il luogo è bellissimo con una visuale splendida sulla Torre di Monzone ed il Balzone.
Il sentiero poi prosegue verso Vinca entrando in un bosco dove troviamo un riparo sotto roccia, una sorgente e più avanti due maestà dedicate ancora alla Madonna.
Riporta Carlo Caselli con lo pseudonimo Il Viandante nel suo libro “Lunigiana Ignota” del 1933 (ristampato in edizione anastatica nel 1980 da Arnaldo Forni Editore di Bologna):
[...]Vinca ritenne sempre, eccettuato il cane, ogni animale domestico come essere inferiore, creato dal demonio e perciò, profanatore con la sola sua presenza delle opere
umane.
[...] Vi fu un tempo in cui era severamente proibito passare con animali per certe strade, non già, come ognuno può credere a prima vista che gli animali potessero
danneggiare la via od il sentiero, no, ma per un alto rispetto allo spirito ed alle credenze religiose. Per la strada, che s’arrampica da Aiola e passa davanti alla chiesa della
Madonna, un tempo forse parrocchiale di Vinca e della Cervara, che si vuole distrutta dalle formiche, non dovevano passare mai animali, e così si dica per la strada dell’attuale
chiesa di S. Andrea. Un tale, per ignoranza o per dispetto, un giorno si volle provare a rompere il divieto, ma la pagò a caro prezzo. Egli fu fermato e dovette presentare la guancia
destra a tanti schiaffi quanti furono i fedeli accorsi a riparare l’offesa.
ITINERARI RELATIVI ALLA MADONNA VECCHIA DI VINCA:
EQUI TERME-AIOLA–VINCA (mt.808)–PONTE DI MONZONE–AIOLA-EQUI TERME (Anello)