SENTIERO CAI 177
LO SPAZIO DI FABIO - rubrica curata da Fabio Frigeri
ATTENZIONE!!!
In questa scheda è descritto soltanto il tracciato del sentiero indicato, risalente alla data sotto riportata. Non è presente alcun riferimento nè alcuna indicazione sul suo stato attuale e sulla sua attuale percorribilità, per conoscere i quali si rimanda alla voce "Sentieristica" del Menù Principale, in alto a destra. Rammentiamo, comunque, che, a tal proposito, la cosa migliore resta sempre quella di informarsi contattando le Sezioni CAI cui spetta la manutenzione dei singoli sentieri, poco prima di effettuare l'escursione.
28 giugno 2014

(f.f.) questo interessante sentiero unisce Vagli con il Passo della Focolaccia. Percorre la Carcaraia, ricca di fenomeni carsici, e offre panorami molto interessanti sui monti Cavallo e Pisanino. È abbastanza impegnativo.

 
 

SENTIERO 177

Il sentiero è di competenza del Cai sezione Castelnuovo Garfagnana.

Tragitto

Vagli Sopra (760 m) [innesto GT] - Campocatino (1000 m) - Passo della Tombaccia (1360 m) - Carcaraia- [innesto sentiero 148] - Passo della Focolaccia (1658 m) [innesto sentieri 36, 166, 166A, 167, 179].Parcheggio di Campocatino, sfondo monte Sumbra

Nel suo percorso l'ultimimissimo tratto è comune con il sentiero 148.

Ricordiamo che a Campocatino arrivava anche il sentiero 149 (vecchia numerazione 34) da Poggio passando per Roggio. Detto sentiero risulta cancellato.

Informazioni sulla zona di partenza

Da Aulla si segue la statale 63 per il Cerreto in direzione Fivizzano, si supera Pallerone, Rometta e  Soliera, oltrepassata la quale, la si abbandona per imboccare, a destra, la strada per Gassano (14,1 km), che si seguirà fino a Casola in Lunigiana (22 km). Raggiunta Casola si lascia la SR445 deviando a destra per Minucciano (29,8 km), quindi si prosegue per Gramolazzo. Qua si devia a destra per Gorfigliano (36,8 km) evitando il paese e si prosegue in direzione Campocatino e poi si devia a sinistra per Vagli Sopra in discesa (43,2 km).

Da Lucca si prende la SR445 della Garfagnana, superando Castelnuovo Garfagnana (47,4 km) e quindi svoltando a sinistra, in località Poggio (54,2 km), seguendo la SP50 che costeggia il fiume Edron e si arriva a Vagli Sopra (63,3 km).

Dalla Versilia attraverso Seravezza e la Via d’Arni (Galleria del Cipollaio) fino a Castelnuovo Garfagnana (37,1), da dove ci si immette nella SR445 e si continua seguendo poi le istruzioni precedenti (43 km).

Descrizione del percorsoI due paesi di Vagli con il lago visti da Campocatino

Difficoltà: EE, alcuni tratti sono attrezzati e questo riduce le difficoltà, ma la prudenza è d'obbligo. Le difficoltà aumentano con neve e ghiaccio.

Stato del sentiero: evidente e ben segnato, attrezzato nei punti più difficoltosi.

Tempi:

salita 04h 40'.

Discesa: 04h.

Il percorso

Sintesi: da Vagli si sale a Campocatino passando per un castagneto. Si passa per le case del borgo per poi salire per tratti aperti e poi nel bosco. Si seguono le pendici della Roccandagia con ottimi panorami fino alla Carcaraia da cui si raggiunge la cresta della Tambura e poi il vicino passo della Focolaccia.

Entriamo nel borgo di Vagli Sopra con stradine molto strette, deviamo a destra evitando di salire alla Chiesa ben evidente per il campanile e parcheggiamo lungo la strada per le cave presso le ultime case del paese. Questa strada è diretta ad Arnetola e segue il tracciato della vecchia via Vandelli. L'inizio del sentiero 177 è su questa strada, poco dopo la curva che abbiamo percorso, ed è ben indicato da cartello del Cai.Campocatino, i casolari Esso passa tra alcune case per poi diventare una mulattiera nel bosco. A 18' troviamo una prima maestà con immagine marmorea della Madonna molto recente a sostituirne una probabilmente trafugata, come troppo spesso succede. Saliamo ancora e a 28' troviamo una seconda maestà con antica icona marmorea di un santo. Saliamo ancora nel castagneto per uscirne per tratto aperto con molti arbusti di Rosa canina. Costeggiamo dei ruderi e poco più avanti alcune case e a 48' siamo a Campocatino e pochi metri sulla destra troviamo il cartello dei sentieri poco distante dal quale c'è un fontana. Campocatino è una conca verde di origine glaciale dominata dalla grande parete nord-est del monte Roccandagia. Nella conca sono disperse alcune decine di abitazioni in pietra testimonianza dell'antica attività pastorale degli abitanti di Vagli, oggi risistemate come case di vacanza. Il sentiero si dirige verso destra come lastricato tra le case e poi diventa sterrato. A 53' lasciamo la traccia principale (sentiero Natura) e prendiamo a destra per salire un ripido costone erboso. La traccia è evidente e ben segnata con presenza di paline indicatrici ed è costeggiato da numerosi arbusti di Rosa canina. Il sentiero è aperto a parte qualche raro albero e a 01h 10' vediamo di fronte il Pisanino. A 01h 17' entriamo nella faggeta con ancora qualche tratto aperto. A 01h 25' c'è un tratto di salita ripida all'aperto, poi rientriamo nel bosco e più avanti il sentiero passa tra roccette. A 01h 45' c'è un primo tratto di robusta corda metallica per superare un tratto di salita un po' esposto, sulla destra si nota il paese di Gorfigliano. Poi segue una ripida salita su sfasciumi fino a 01h 54' poi si continua nel bosco fino ad arrivare a 02h 04' al Passo della Tombaccia (1360m) con bel panorama che va dal Passo della Focolaccia a sinistra, al Cavallo e al Pisanino a destra. In basso si scorge il bacino marmifero dell'Acqua Bianca. Il passo si trova alle pendici nord della Roccandagia ed è un ripiano roccioso su cui il sentiero si sviluppa con un minimo di esposizione. Dal passo inizia una impegnativa via di salita alla Roccandagia, molto aerea ed esposta con passaggi di secondo grado. Continuiamo e superiamo un altro tratto attrezzato con corda metallica e un po' esposto, poi con saliscendi e a 02h 13' siamo a un altro punto panoramico. Dopo un paio di minuti c'è un'altra corda metallica che in circa 3' ci permette di superare un tratto roccioso impegnativo in discesa e abbastanza lungo. Segue un tratto tranquillo e a 02h 31' abbiamo sulla destra in basso una cava recente. A 02h 38' un altroLa Roccandagia domina la conca di Campocatino tratto di corda metallica ci permette di superare agevolmente un canalino esposto. Dopo pochi minuti la visuale si apre su nuove cave in basso, sulla Tambura, Cavallo e Pisanino. Il sentiero, in falsopiano, è intagliato sulle placche della Roccandagia e supera alcune roccette. A 02h 54' alcuni segni blu indicano un'altra via di salita per la Roccandagia verso sinistra. Il sentiero poi si fa ripido tra rocce e sfasciumi con alcuni tratti nella faggeta. Stiamo percorrendo la Carcaraia, una zona di buche carsiche, grotte e sfasciumi, tra le abbondanti fioriture notiamo alcuni esemplari di Pulsatilla Alpina e di Soldanella alpina. A 03h 09' c'è un breve tratto di corda non metallica poi usciamo ed entriamo nel bosco e a 03h 32' siamo decisamente all'aperto e a 03h 44' superiamo un breve tratto esposto. Il sentiero continua ben evidente tra rocce con di fronte il Passo della Focolaccia con un enorme ravaneto che sta modificando pesantemente la zona. A 04h 03' il sentiero sale decisamente verso sinistra in direzione della cresta della Tambura. La salita è aspra per tornantini e a 04h 25' siamo sul sentiero 148 che percorre l'intera cresta del monte Tambura, sale alla vetta e scende al passo della Tambura. Il panorama si apre sul versante a mare e in particolare sul sottostante Passo della Focolaccia con la Punta Carina e la Coda del monte Cavallo e il Bivacco Aronte.  Il sentiero scende a sinistra e arriva a 04h 35' a un piazzale di cava con molti blocchi di marmo. Seguiamo la via marmifera e in pochi minuti siamo (04h 40') siamo al passo della Focolaccia completamente devastato dalla cava. In alto la mole imponente del monte Cavallo e poco sotto la macchia colorata del bivacco Aronte. Qua arriva il sentiero 179 da Val Serenaia, il 167 da Biforco per la Forcella di Porta e il 36 da Biforco per la Vettolina e il 166 e il 166A entrambi da Resceto per vecchie vie di lizza 8gli ultimi tre coincidono nella parte finale).

Aspetti di rilievo del sentiero

Vagli

Il comune di Vagli Sotto si trova nella valle del torrente Édron circondato dal verde e dalle Dal passo della Tombaccia, vista sul Pisanino montagne apuane: dal Sumbra alla Tambura e alla Roccandagia. Dopo la dominazione lucchese il comune passò sotto gli estensi nel 1451 e vi rimase fino all’unificazione nazionale. Paese di pastori e agricoltori divenne poi paese di cavatori con l’apertura delle cave di Arnetola. Tra il 1947 e il 1953 il corso del torrente Édron fu interrotto per formare una diga e un lago per produrre elettricità, esso sommerse il paese di Fabbriche di Careggine, situato però nel  vicino comune di Careggine, importante per la lavorazione del ferro dal XIII secolo. Ci sono due borghi con questo nome: Vagli di Sotto e Vagli di Sopra. Vagli di Sotto, o Vagli Sotto, si trova a 600 metri di quota raccolto su un poggio prossimo al lago, esso si è sviluppato attorno alla chiesa di San Regolo del XII secolo. Il nucleo antico è ormai in stato di abbandono a cause delle infiltrazioni d’acqua dal lago e di conseguenza la popolazione si è trasferita nel vicino nucleo abitato di Sant’Agostino che prende il nome dalla chiesetta dedicata al santo e che risale all'XI secolo. Vagli di Sopra, o Vagli Sopra, si trova a 725 metri alle pendici della Roccandagia, è più vitale e abitato e possiede la chiesa di S. Lorenzo di origine romanica, ma riedificata nel XIX secolo. Nei dintorni ci sono Campocatino e l’Eremo di S.Viviano. Da Vagli Sotto parte un sentiero del Garfagnana Trekking per la Maestà di Tribbio, invece da Vagli Sopra parte il sentiero 177 per Campocatino e il passo della Focolaccia e, tramite strada asfaltata, si possono prendere, ad Arnetola, il sentiero 35 (Via Vandelli) e il 31 per Arnetola e le Cervaiole.

Campocatino

Si trova a circa 1000 metri di quota nel comune di Vagli Sotto. È una conca verde derivata da un antico bacino glaciale ed è dominata dalla mole della grande parete nord-est del monte Roccandagia o Penna di Campocatino. Nella conca sono disperse alcune decine di abitazioni in pietra testimonianza dell’antica attività pastorale. Infatti il luogo era alpeggio dei vaglini che vi costruirono dei caselli con tetti ricoperti di piastre usati come riparo per uomini e animali e come magazzino. Nel 1944 i caselli furono bruciati dai tedeschi perché ritenuti riparo dei partigiani. Con la fine della pastorizia i caselli andarono in rovina, solo negli anni ‘60 alcuni furono risistemati come case delle vacanze di vaglini ormai sparsi per il mondo. Alcuni interventi furono anche poco rispettosi del luogo, ma, ultimamente, il comune vigila per un maggior rispetto delle regole paesaggistiche. È presenteSalendo la Carcaraia anche un bar ristorante (La buca dei gracchi) ed è possibile pernottare in alcuni caselli. Negli anni ’70 del secolo XX fu costruita una nuova chiesa dedicata a San Viviano che stona abbastanza con il resto delle costruzioni, qua alloggia la statua del santo da giugno a settembre, proveniente dall'eremo. Dal 1991 è diventato Oasi naturale della LIPU. Qua arrivano il sentiero 177 da Vagli per il Passo della Focolaccia; il 34 (rinominato 149) proveniente da Poggio e il 147 che da Campocatino va a innestarsi nel 35 (via Vandelli). Nel 1998 qua fu anche girato un film con Leonardo Pieraccioni e David Bowie dal titolo “Il mio west”.

Monte Roccandagia

Monte alto 1717 metri che costituisce una propaggine rocciosa della Tambura a nord-est della stessa. Domina la conca di Campocatino con la sua mole massiccia ed è conosciuta anche come Penna di Campocatino. La vetta si può raggiungere, con attenzione, su terreno piuttosto infido ed esposto, dalla sella omonima.

Passo della Tombaccia

Il passo si trova alle pendici nord della Roccandagia ed è un ripiano roccioso su cui passa il sentiero 177 con un minimo di esposizione. Dal passo inizia una impegnativa via di salita alla Roccandagia, molto aerea ed esposta con passaggi di secondo grado. Si trova a 1360 metri di quota e offre un bel panorama che va dal Passo della Focolaccia al Cavallo e al Pisanino a destra, in basso si scorge il bacino marmifero dell'Acqua Bianca.

Carcaraia

È la zona di buche Il passo della Focolaccia, scendendo dalla Tambura, sfondo monte Cavallo carsiche, grotte e sfasciumi di roccia a nord del Monte Tambura a confine con la Roccandagia. Il termine deriva dalla base pre-indoeuropea *kar, *karra (= pietra, roccia) con evidente riferimento alla presenza di massi e pietre. Gli studi sulle grotte della zona (tra le altre l’abisso Roversi e il Pozzo Mandini) hanno dimostrato che le acque arrivano al Frigido e non al Serchio come ci si potrebbe aspettare, evidenziando la complessità del sistema ipogeo apuano. È zona di sci-alpinismo ed è attraversata dal sentiero 177 da Campocatino. Dalla Carcaraia è possibile salire sia alla Tambura che alla Roccandagia.

Passo della Focolaccia

Si trova a quota 1650 metri ed è un largo valico tra il monte Cavallo e la Tambura, a confine tra il comune di Massa e quello di Minucciano. È un antico valico che metteva in comunicazione Gorfigliano (Minucciano) e Resceto (Massa), qua fu costruito nel 1902 il bivacco Aronte, primo rifugio sulle Apuane. Con il tempo la zona è stata devastata dall’estrazione del marmo, facilitata dall’apertura della marmifera da Gorfigliano. Si arriva qua da Resceto con i sentieri 166 e 166 A che sono antiche vie di lizza e con il 170 attraverso la foce delle Vettoline; da Forno con il 36 (per il Canal Cerignano) e il 167 (da case Càrpano per Forcella di Porta) e da Val Serenaia, per la Foce di Cardeto, con il 178 e 179; da Campocatino per il passo della Tombaccia con il 177 e da Gorfigliano per via di cava (oggi sentiero 36). Da tempo l’attività estrattiva in zona è fonte di proteste da parte degli ambientalisti a causa delle trasformazioni che la stessa ha procurato, in maniera ormai irreparabile, all’originaria conformazione del passo. Inoltre sta crescendo di dimensioni il ravaneto che scende dalle cave nel versante verso Gorfigliano.

Deviazioni e possibilità di escursioni

Ricordiamo alcune escursioni possibili:

  • Andata e ritorno: servono circa 8 ore.
  • Anello sulla Tambura: il percorso prevede la salita alla vetta della Tambura e la discesa al passo omonimo. Poi con il 35 la discesa fino alla cava Formignacola da cui, con il sentiero 147, si torna a Campocatino. Servono circa 8 ore.
  • Traversata Campocatino-Resceto: come nella precedente escursione si sale alla vetta della Tambura e da qua al passo omonimo da cui con il sentiero 35 si scende a Resceto. Servono circa 8h 30'.

tinerari relativi al sentiero CAI 35 presenti sul sito:

CAMPOCATINO-PASSO DELLA TOMBACCIA (1360m) - MONTE TAMBURA (1890m) - PASSO DELLA TAMBURA (1634m) – CAVA FORMIGNACOLA (1185m) – CAMPOCATINO (ANELLO)

Commento

Questo sentiero è molto interessante, percorre le pendici del monte Roccandagia con panorami molto belli sui monti Cavallo e Pisanino. Purtroppo la zona presso il passo della Focolaccia sta subendo una rapida trasformazione dovuta a cave vecchie e nuove. Notevole è la zona della Carcaraia e il passo della Focolaccia con il vecchio rifugio Aronte, testimonianza di un alpinismo ormai passato. In inverno, con neve e ghiaccio, il sentiero va affrontato con molta prudenza e la giusta attrezzatura.