SENTIERO CAI 144
LO SPAZIO DI FABIO - rubrica curata da Fabio Frigeri
ATTENZIONE!!!
In questa scheda è descritto soltanto il tracciato del sentiero indicato, risalente alla data sotto riportata. Non è presente alcun riferimento nè alcuna indicazione sul suo stato attuale e sulla sua attuale percorribilità, per conoscere i quali si rimanda alla voce "Sentieristica" del Menù Principale, in alto a destra. Rammentiamo, comunque, che, a tal proposito, la cosa migliore resta sempre quella di informarsi contattando le Sezioni CAI cui spetta la manutenzione dei singoli sentieri, poco prima di effettuare l'escursione.
09 giugno 2018

(f.f.) questo sentiero si sviluppa attorno al Monte Fiocca con interessanti panorami sulle Apuane e belle fioriture nella giusta stagione. Alcuni passaggi richiedono la giusta attenzione. Da non percorrersi con neve e ghiaccio.

 
 

SENTIERO 144

Il sentiero è di competenza del Cai sezione Castelnuovo Garfagnana.

Tragitto

Arni (916 m) [innesto sentiero 33] – località Oriali (950 m) - Malpasso (1415 m) – Fatonero - Passo di Fiocca (1550 m) [innesto sentiero 145] - Capanna di Romecchio - Passo di Sella (1498 m) [innesto sentieri 31, 150, 155].
Nota: il sentiero 31, che passava da Arni, adesso si limita a passare dal Rifugio Puliti da cui prosegue per la via di cava (tratto che per poco tempo era considerato sentiero 31A).

Informazioni sulla zona di partenzaArni

Indicazioni stradali per Arni
Da Massa, passando per Altagnana e Antona (8,4 km) si imbocca la galleria del Vestito (18,1 km) che porta in provincia di Lucca. Si continua e si supera una seconda galleria (del Castellaccio) dopo la quale alla prima curva a U si devia a sinistra e dopo 100 m si trova il parcheggio (21 km). Da Seravezza si segue la strada provinciale di Arni (strada del Cipollaio), si lascia sulla destra il bivio per Ponte Stazzemese, e si arriva poco dopo alla deviazione per Retignano e poi a quella per Levigliani (12 km), si supera il bivio per Terrinca. Poi si continua fino alla Galleria del Cipollaio (20 km) e presso la località Tre Fiumi (20 km) si prosegue a sinistra per Arni superando Campagrina e la chiesa e al curvone a U si devia a destra per il parcheggio (22,7 km). Provenendo da Castelnuovo Garfagnana servono 16,7 km per arrivare a Tre Fiumi e 19,6 per arrivare al parcheggio di Arni.

Descrizione del percorso

Difficoltà: EE (sentiero difficile). A parte il dislivello di 770 m che richiede il giusto allenamento, ci sono alcuni tratti che richiedono attenzione. Sono quelli presso le pareti meridionali del Fiocca, scalinati, ma con un po' di esposizione. Inoltre la zona del Malpasso con tratti su rocce scistose, comunque attrezzati con corde metalliche. Serve poi un po' di attenzione, nel versante settentrionale, su qualche tratto su roccia, uno attrezzato con una vecchia corda metallica. Il resto non presenta difficoltà.

Stato del sentiero: il sentiero è evidente e ben segnato, alcuni tratti iniziali sono invasi dai ginestroni.

Tempi:

andata: 04h 50'; ritorno: 04h


Sintesi: Il primo tratto segue balze erbose piuttosto ripide e panoramiche su Altissimo e Macina fino ad arrivare a una panoramica cresta rocciosa che si stacca dal Fiocca. Arrivati alla base del monte il sentiero prosegue a destra per tratti scalinati e poi erbosi per poi seguire la conformazione del monte (cresta sud-est). Si comincia a vedere l’inconfondibile sagoma a panettone del Monte Sumbra e il sentiero arriva al Malpasso da cui scende a sinistra in direzione del bosco del Fatonero per un tratto attrezzato di rocce scistose dove è necessaria cautela. Poi si attraversa il bosco per tratto ameno incontrando alcuni rivoli di acqua e una piccola prateria a lamponi. Attraversato il bosco il sentiero prosegue a mezza costa e arriva a una selletta panoramica (passo Contapecore) presso un poggetto. Poi continua in salita, inizialmente per un tratto erboso, poi su roccette e infine percorre un tratto su un lastrone di marmo che porta al Passo di Fiocca. Qua a destra si stacca il sentiero 145 per la vetta del monte Sumbra, si sale a sinistra, si tralascia la traccia per la vetta del Fiocca e poi si scende per una valle carsica. Infine si risale, si attraversa la cresta nord del Fiocca e si arriva ai prati del Passo Sella.

Il percorsoTratto attrezzato sul Malpasso

Il sentiero inizia presso il piccolo parcheggio di Arni dove è presente una fontana.
Si prosegue qualche metro lungo la strada e si trovano le indicazioni per salire a destra sempre su strada asfaltata. Saliamo qualche tornante e ben presto riceviamo da destra una traccia alternativa che sale dal parcheggio. Ancora un tornante e siamo alla Case Oriali.
Alcune delle case sono state risistemate in maniera gradevole e molto rispettosa del luogo con uso di materiali adeguati.
A 7', presso l'ultima casa, sale il sentiero (indicazione) a destra con una breve scalinata iniziale. Adesso seguiamo balze erbose piuttosto ripide con bella vista sul Monte Altissimo e sul Macina, con la vegetazione che può essere molto rigogliosa.
Più in alto poi il sentiero passa attraverso fastidiosi ginestroni che stanno invadendo la sede del sentiero stesso e si comincia a vedere, in basso, il paese di Arni.
Ancora più in alto il sentiero sale per facili rocce scalinate e a 35’ siamo sulla cresta rocciosa presso una palina segnaletica, la vista adesso si allarga al monte Fiocca, che abbiamo di fronte, e al gruppo delle Panie e, a sinistra, al monte Macina e al Sella.
La cresta sale, ma in maniera non molto ripida mantenendosi sempre molto panoramica.
A 1h 18’, dopo un breve tratto su terreno erboso, siamo alla base della parete del Fiocca e proseguiamo sulla destra per un tratto scalinato nel marmo, il sentiero è sempre ben segnato. Il tratto deve essere percorso con attenzione e piede sicuro e, in caso di fondo scivoloso, è bene tornare indietro.
Dopo una decina di minuti troviamo l’ingresso di una modesta grotta (Buca dei Corvi) e poi segue un tratto su roccette, paleo e terra. A 1h 37’, presso un palo di legno, il sentiero gira a destra, seguendo la conformazione del monte (cresta sud-est).
Poco dopo cominciamo a vedere l’inconfondibile sagoma a panettone del Monte Sumbra e a 1h 43’ siamo al Malpasso da cui scendiamo a sinistra in direzione del bosco del Fatonero per un tratto di rocce scistose che bisogna percorrere con un po’ di attenzione.
All'inizio è presente un tratto di corda metallica, posta in loco di recente, che ci aiuta nella discesina, poi riprendiamo a salire e poco dopo c'è un altro tratto di corda metallica dopo il quale entriamo nel bosco del Fatonero a 01h 57'. Il sentiero prosegue ameno nel bosco, supera alcuni rivoli d'acqua e una piccola prateria a lamponi che si trova presso un rudere sulla destra.
A 02h 15' siamo fuori dal bosco e proseguiamo a mezzacosta con il sentiero inciso nel paleo e panoramico sul gruppo delle Panie. Di fronte c'è il Passo del Contapecore dove arriviamo a 02h 35'. Il passo è una selletta panoramica, presso un poggio a quota 1482 metri, con indicazioni di sentiero e una stele di ardesia piena di nomi.
La sella è una ventina di metri più bassa del poggio che fa parte del contrafforte che separa la Valle dell’Anguillaia da quella del Fatonero. Proprio di fronte a noi c’è il Sumbra con la sua imponenza e dall’altra parte il Fatonero che abbiamo appena percorso. Bosco del Fatonero
Continuiamo in salita, inizialmente per un tratto erboso, poi risaliamo roccette e, infine, percorriamo un bel tratto su un lastrone di marmo che ci porta al Passo di Fiocca a 03h.
Il passo è molto panoramico sul Fiocca e il Sumbra, sulle Panie e sul gruppo Sella, Tambura, Roccandagia, in basso vediamo la Valle dell’Edron e il lago di Vagli. Sulla destra il sentiero 145 porta alla vetta del Monte Sumbra per poi continuare per Capanne di Careggine. Continuiamo a salire per la lastronata dove prosperano, in primavera, belle fioriture di Gentiana clusii, Gentiana verna, Androsace villosa e qualche esemplare del minuscolo Galium paleoitalicum.
Dopo una decina di minuti ci spostiamo verso destra per traccia erbosa e a 03h 20' siamo a una selletta da cui è possibile salire alla vetta del Monte Fiocca, questo è il punto più alto dell'escursione a 1604 m (qua una traccia non segnata riporta sul sentiero 144). Adesso il sentiero scende verso sinistra con qualche tratto anche ripido, sulla destra abbiamo l'erboso Monte Croce.
La zona è ricchissima, sempre in primavera, di fioriture di Anemone ranunculoides con le sue belle fioriture gialle e di Primula orecchia d'Orso sulle rocce e qualche esemplare di Pulsatilla alpina. Naturalmente le fioriture sono abbondanti anche di altre specie più comuni.
Il sentiero continua con traccia pianeggiante lasciando a destra un conca erbosa carsica.
Nel complesso la zona è piuttosto appenninica e poco apuana. Continuiamo con tratti tranquilli e a 03h 53' scendiamo per tratto ripido su roccette da percorrere con piede sicuro che ci porta in 4' a un primo boschetto di faggi. Poi ne segue un secondo più fitto nel quale prima scendiamo e poi saliamo, superiamo alcune roccette umide con attenzione e, a 04h 06', affrontiamo un breve tratto di salita attrezzato con un vecchio cavo metallico. Poi il sentiero riprende a scendere fino ad arrivare a 04h 12' nei pressi di un rudere di pastori (Capanna di Romecchio) che rimane sulla destra nei pressi di una radura. Qua prendiamo a salire verso una piccola sella con qualche tornantino ripido più in alto.
Arriviamo alla selletta a 04h 35' qua verso sinistra c'è una traccia per salire al Fiocca per la cresta nord-ovest. Di fronte a noi abbiamo Macina e Sella e, verso destra, il Passo di Sella verso cui siamo diretti. Per facile tratto erboso a 04h 50' siamo al Passo di Sella sotto il monte omonimo dove il sentiero termina. Ricordiamo che qua transita il 31 dalla Cava delle Cervaiole che scende ad Arnetola, esso coincide con la marmifera.
Dal Passo del Vestito arriva il sentiero 150 e dal Rifugio Puliti il 155, questi due sentieri coincidono nella parte finale. Passo di Contapecore

Aspetti di rilievo del sentiero

Arni

Arni è la frazione più settentrionale e più alta (916 metri) del comune di Stazzema.
Il nome potrebbe derivare da Alnus (= alno, ontano), con r da l per dissimilazione, oppure dalla radice mediterranea arno (= alvo di fiume). Essa si trova alle sorgenti della Turrite Secca, a nord-est del Monte Altissimo. Il Colle del Cipollaio la separa dalla Versilia e il Passo del Vestito la separa da Massa.
La valle di Arni ha forma longitudinale, in direzione da ovest a est, per un'estensione di circa 3 Km. Vi si trovano pascoli, boschi e ottime acque.
La valle è dominata dal Monte Macina e dal Monte Fiocca ed è chiusa dal Sella. I monti che la circondano sono ricchi di minerali, in particolare di marmo.
Geograficamente Arni è garfagnina, con legami storici con Vagli, ma economicamente si è poi legata all’alta Versilia anche mediante la costruzione della strada del Cipollaio.
Il borgo nacque agli inizi del 1800 da preesistenti abitazioni di pastori e, nel 1822, fu costruito dagli abitanti l’oratorio di S. Agostino (il campanile invece è del periodo 1910-27), il più antico libro della chiesa è il Registro dei Morti dell’anno 1827.
I giacimenti marmiferi furono sottoposti a intenso sfruttamento che sconvolse l’aspetto della valle a partire dalla fine del XIX secolo favoriti dall'apertura della Galleria del Cipollaio, ma lo sfruttamento, intensivo e velleitario, durò poche decine di anni.
Oggi le cave sono quasi tutte abbandonate e questo ha portato allo spopolamento del borgo.
La strada marmifera presente nella valle conduce verso le cave Ronchieri del versante massese del Monte Sella, invece ancora molto attive. Attiva è pure la cava del Faniello.
Il geografo Repetti (1833) riportò circa 30 famiglie di pastori e 219 abitanti, la popolazione nel 1931 ammontava a 848 unità mentre oggi se ne contano meno di 300.
Ancora oggi l'attività economica prevalente è quella legata all'estrazione del marmo.
Da Arni parte il sentiero 144 per il Fatonero, il Fiocca e il Sumbra; il 33 per il passo degli Uncini e la Foce del Campaccio; il 155 per il passo di Sella che, nella sua prima parte, coincide con il 33.
Inoltre la marmifera che sale dal paese è, poco più in alto, sentiero 31 per Arnetola. Nella parte alta del paese c’è il Rifugio Puliti del Cai di Pietrasanta.Passo Fiocca

Buca dei Corvi

In realtà sarebbe la buca dei gracchi, i corvidi che popolano le Alpi Apuane. Si trova lungo il sentiero 144 alle pendici meridionali del Monte Fiocca a quota 1380 m. si sviluppa per 35 metri con dislivello di 28.

Malpasso

Situato a 1415 metri, lungo il sentiero 144. Esso si trova sui contrafforti meridionali del Monte Fiocca. Da qua si gode di una vista superba sul Monte Sumbra.
Il sentiero 144 scende abbastanza ripidamente per pendii scistosi da percorrere con una certa attenzione (da cui, probabilmente, il nome) e poi entra nel Fatonero. Un paio di tratti sono attrezzati con corda metallica che aiuta nella progressione.

Bosco del Fatonero

Il Fatonero è il nome della faggeta più alta della Regione Toscana, a oltre 1400 metri, posta nella conca omonima a sud-est del Monte Fiocca. L’origine del nome Fatonero è da faeto-a, dal latino fagetum, diffuso nella toponomastica toscana dal X secolo.
Quindi è priva di fondamenta l’idea che il nome derivi da un “fatto nero”, cioè da un episodio di sangue avvenuto nell’antichità. In realtà il nome è riferito a "faggeta nera" cioè al fatto che il fitto bosco non lasciasse passare i raggi solari.
Da lontano, in primavera-estate, il bosco appare come una macchia verde-nera. Nella fantasia popolare il bosco era abitato da folletti tra cui il famigerato Linchetto, dispettoso e disturbatore sia di uomini che di animali.
Gli spiriti e i folletti di notte vagavano per il bosco e danzavano tenendosi per mano e creando magici giochi di luce. Non penso che i pastori vagassero di notte per queste lande, ma certo l’ambiente non doveva essere dei più rassicuranti.
Queste storie sono sopravvivenze di miti e riti dei Liguri Apuani e del loro culto degli alberi e degli spiriti tutelari delle foreste a cui si sono sovrapposti poi miti latini e germanici.
Non dimentichiamo che i liguri furono sostituiti da popolazioni di origine latina che si mescolarono, poi, con tutte le genti che invasero a più riprese la penisola italiana portando con sé le loro tradizioni. Il bosco è attraversato, nella parte bassa, dal sentiero 144 che da Arni porta al Passo di Fiocca e poi al Passo di Croce.

Conca del Fatonero

È la conca erbosa a sud-est del Monte Fiocca, nel comune di Vagli Sotto, che ospita la bella faggeta omonima, intorno ai 1400 metri di quota.
La conca, in basso, si spoglia della vegetazione trasformandosi nel canale roccioso percorso dal fosso omonimo che origina dai rivoli che scendono dalle pareti del Fiocca. Il Fosso del Fatonero, in località Tre Fiumi, confluisce nella Turrite Secca.
A sud la conca è chiusa dal Malpasso mentre a nord si trova il Passo Contapecore dal quale, in pochi minuti, si arriva al Passo di Fiocca. La conca è percorsa dal sentiero 144 per il Passo di Fiocca. L’abbondanza di erba e di acque ne facevano un luogo molto frequentato, in passato, dai pastori.

Passo ContapecorePasso Sella

Anche Passo del Contapecore. È una selletta panoramica, a 1462 m, lungo il sentiero 144 posta tra il Fatonero e il Passo di Fiocca.
Oltre alle indicazioni dei sentieri è presente una stele di ardesia piena di nomi. La sella è più bassa di una ventina di metri di un poggio che fa parte del contrafforte che separa la Valle dell’Anguillaia da quella del Fatonero. Proprio di fronte c’è il Monte Sumbra con la sua imponenza e dall’altra parte il Fatonero con il verde scuro che gli dà il nome.
Inoltre si gode di bel panorama sull'intero gruppo delle Panie. Il nome del passo deriva dall’abitudine che avevamo i pastori di contare le loro pecore in questo luogo, poiché era inevitabile che i greggi si mischiassero tra la Valle del Fosso del Fatonero e quella del Fosso dell’Anguillaia.

Passo di Fiocca

È una larga sella ricoperta da lastroni di marmo tra il Monte Fiocca e il Monte Sumbra posta a 1550 metri. Il luogo é particolarmente panoramico sulle Apuane settentrionali (Sella, Tambura e Roccandagia), sullo spigolo ovest del Sumbra, che si eleva poco distante, sulle Panie e sul gruppo dell’Altissimo.
Inoltre, in basso, vediamo la Valle dell’Edron e il Lago di Vagli. Il passo è attraversato dal sentiero 144 (Arni - Passo di Sella) e da qua parte il sentiero 145 per la vetta del Sumbra.

Capanna di Romecchio

È una vecchia casa di pastori, ormai ridotta a rudere, posta a 1445 metri presso una radura da cui il sentiero 144 inizia a salire diretto all'intaglio nella cresta nord-est del Monte Fiocca e da qua al Passo di Sella.

Passo di Sella

Anche Passo Sella. È un passo erboso, dall’aspetto appenninico, tra le valli di Arni e di Arnetola a 1500 metri. Esso è importante nodo di sentieri.
Qua arriva il 31 (lungo la via marmifera) da Arni che poi scende ad Arnetola. Ancora da Arni, passando dal Passo di Fiocca, arriva il sentiero 144. Dal Passo del Vestito arriva il sentiero 150 che si innesta nel 155 proveniente dal Rifugio Puliti.
Infine, dalla Focetta dell’Acqua Fredda arrivava il sentiero attrezzato Vecchiacchi attualmente non percorribile poiché alcuni tratti sono stati danneggiati dalle frequenti scariche di sassi e il cavo metallico non dà più sicurezza..
Inoltre la marmifera porta alla cava Ronchieri dopo aver traforato la dorsale Sella-Macina. Sono presenti un crocifisso ligneo, varie lapidi commemorative e i resti di una marginetta ormai diruta.
La prima lapide ricorda la morte, nel 1951, di due giovani studenti di Viareggio (Fabio Mari e Franco Andrei) caduti sull’Alto di Sella. Qua fu costruito, nel 1963, un rifugio prefabbricato dal Cai di Livorno che ebbe vita effimera: fu distrutto da una tempesta solo due settimane dopo l’inaugurazione e mai più ricostruito.
Il passo è panoramico su Altissimo, Macina, Sella, Focoletta, Tambura e Roccandagia e sull'Appennino.

Deviazioni e possibilità di escursioni

Sono possibili diversi percorsi ad anello e traversate. Ne citiamo alcuni.

  • Anello: Arni - Passo di Sella - marmifera: Si percorre interamente il 144 e da Passo Sella si scende con la marmifera. Servono circa 6h 30'
  • Anello: Passo del Vestito - Passo di Sella - Monte Fiocca - Arni - Passo del Vestito: Lungo percorso con il 150 (tratti impegnativi) fino al Passo di Sella. Poi si segue interamente il 144 e si sale alla vetta del Fiocca. Da Arni si torna in dietro con il 33. Servono 8/9 ore.
  • Salita al Monte Fiocca: Da Arni si sale al Passo di Fiocca e di qua al Fiocca. Si torna indietro per la stressa strada. Servono circa 5 ore.
  • Traversata su Vagli Sopra: Si percorre interamente il 144 e dal Passo Sella si scende ad Arnetola e da qua si arriva a vagli Sopra. Servono circa 7 ore.

Itinerari relativi al sentiero CAI 144

 

Commento

Il sentiero 144 richiede il giusto allenamento per il dislivello che supera (circa 770 m) e presenta alcuni tratti da affrontare con prudenza. Tre di essi sono attrezzati con corda metallica. Il resto del percorso è di normale difficoltà.
Il sentiero non va affrontato con terreno scivoloso, con neve e ghiaccio. Va tenuto presente che nel versante nord la neve e il ghiaccio possono permanere a lungo. Quindi in caso di difficoltà inaspettate è bene tornare indietro.
Molto belli i panorami su Sumbra, Fiocca, Panie, Altissimo, Macina, Sella e Tambura. Notevoli le fioriture nella adeguata stagione: orchidee, genziane, primule orecchia d'orso, anemone ranuncoloide e il caglio delle Apuane, solo per citare le principali.